Re: [F.R.]Tutti i vivi all'assalto
Citazione:
Originariamente Scritto da u03205
1)
Infinitamente più importanti sono i documenti.
chi scrive i documenti ?
2)
E, per esempio, nel Valanga ci finirono combattenti che in Russia si distinsero nei combattimenti più pesanti, come il Cap. Manlio Maria Morelli, del XXX Guastatori.
http://associazioneitalia.blogspot.com/ ... alnga.html
e qui mi ricollego a cio' che avevo detto riguardo al negare l' inefficenza : se parteggi per tizio , non puoi certamente dire che non ti ha organizzato al meglio
chi scrive i documenti ?
1- i documenti come ordini di battaglia, rapporti di forza, rapporti post-operazione, etc raramente sono suscettibili di interpretazione agiografica. Tu mi sa che dei documenti militari d'archivio non li hai mai visti, sennò non faresti una domanda così...
e qui mi ricollego a cio' che avevo detto riguardo al negare l' inefficenza : se parteggi per tizio , non puoi certamente dire che non ti ha organizzato al meglio
2-e da questo si capisce che anche a lettura di semplici memorie siamo messi maluccio, in molti diari di veterani REI passati nella RSI non viene negata l'impreparazione italiana nel 1940-1943, ma questo non gli impedisce di fare le scelte che fecero. Per es:
IL BOCIA VA ALLA GUERRA, di Pierluigi Tajana
Queste sono le memorie di Pierluigi Tajana, artigliere da montagna in Grecia-Albania e poi comandante della 4a Compagnia Mortai del Battaglione Barbarigo della Decima Flottiglia MAS. Le vicende di Tajana, da lui narrate con grande brio, ci trasportano dalla Scuola Allievi Ufficiali di Complemento di Artiglieria Alpina di Bra, dove l`anticonformista Tajana muove i primi passi tra le anacronistiche regole del Regio Esercito, alla Grecia-Albania, descrivendo causticamente la madornale incompetenza di molti Ufficiali italiani, ed è testimone della tragica epopea dei nostri fanti e artiglieri. Rientrato in Italia, in seguito allo sfascio del Regio Esercito all`8 settembre 1943 si arruolerà nel Battaglione Barbarigo della Decima MAS, comandandone la Compagnia Mortai nel Goriziano nel 1944/1945, e nei disperati combattimenti contro gli Alleati sul fronte Sud nell`aprile 1945. Dopo la difficile ritirata oltre il Po, e la resa con l`onore delle armi del Barbarigo a Padova, sarà inviato al POW Camp 211 in Algeria, dove, tra le altre vicende che lo vedranno protagonista, riceverà notizia del cosiddetto "massacro di Sétif", una serie di brutali rappresaglie eseguite dall`esercito francese contro la popolazione civile algerina nel maggio 1945, e avrà modo di conoscere il Maresciallo Graziani, dandone un vivido ritratto.
In appendice, alcune testimonianze sulla battaglia del monte San Gabriele e la morte del tenente Piccoli, MAVM e vice comandante della Compagnia Mortai del Barbarigo, numerose fotografie inedite di proprietà dell`autore e due tavole a colori sulle uniformi e le armi della Compagnia Mortai.
Una vita come tante altre, di Carlo Giacomelli
Carlo Giacomelli, nato nel 1911, iniziò il suo lungo servizio sotto le armi quale Allievo Ufficiale nell`Artiglieria da montagna, quindi nella 17° Batteria "Tira e Tasi" della Julia, per poi essere inviato in Somalia e in Etiopia, in appoggio alle Camicie Nere impegnate contro i ribelli. Dopo un breve intervallo di pace, Giacomelli combatterà in Francia e nella Campagna di Grecia-Albania, dove sarà testimone del coraggio di molti dei nostri soldati, nonostante le gravi carenze organizzative e di Leadership degli Alti Comandi del Regio Esercito, partecipando poi alla repressione della guerriglia in Albania. Dopo l`8 settembre 1943 sarà spinto nuovamente nella lotta, al fianco dei suoi colleghi nel Gruppo Bergamo della Divisione Alpina Monterosa dell`Esercito Nazionale Repubblicano. Il Bergamo sarà schierato contro gli Alleati in Garfagnana, e parteciperà alla riuscita offensiva di Natale, l`operazione Wintergewitter, contro la 92nd Infantry Division "Buffalo". Giacomelli seguirà quindi le sorti della Monterosa durante il ripiegamento nell`aprile 1945 in seguito all`offensiva Alleata.
In appendice numerose fotografie inedite della Monterosa in Garfagnana, alcune foto odierne delle zone interessate dai combattimenti, una scheda storica, con fotografie, della "Buffalo", testimonianze e resoconti sull`operazione Wintergewitter, e tavole a colori sulle uniformi della Monterosa.
Studia, studia. E' meglio.
PS evita tu. Io rispetto chi ha combattuto onorevolmente per l'Italia avversando la RSI e la Germania nella cosidetta "guerra di liberazione" e che nel dopoguerra si è dato da fare per il bene comune senza odio di parte; in Revelli e molti altri l'interesse "per l'Italia" nel dopoguerra era del tutto secondario alla loro adesione ad una data parte politica. Lo dimostrano le castronerie di Revelli quando propugnò che i tedeschi avrebbero ucciso i nostri soldati in Polonia, e riferendosi all'opera di un "ricercatore" storico polacco (J. Wilczur, Le tombe dell'Armir)... bufala poi smentita. Cfr:
RAZZINI MORELLI Valeria, Prigionieri volontari e condannati a morte (1943-1945), ed. Italia Letteraria, Milano, 1988, p. 207. Libro ben documentato sulle vicende degli IMI. L`autrice che, quale membro del "Comitato Ministeriale per le onoranze ai Caduti", ha trascorso un anno inPolonia, smentisce gli eccidi segnalati nel libro di Wilczur "Le tombe dell'Armir" (1964, 1987).
Re: [F.R.]Tutti i vivi all'assalto
u03205 e naviditalia, ho letto con interesse il botta e risposta ma non ho trovato assolutamente carini alcuni passaggi.. per cui se volete continuare a dialogare in maniera pacata, nessun problema.. altrimenti si chiude il topic.. GRAZIE a nome di tutti
Re: [F.R.]Tutti i vivi all'assalto
Citazione:
Originariamente Scritto da Viper 4
u03205 e naviditalia, ho letto con interesse il botta e risposta ma non ho trovato assolutamente carini alcuni passaggi.. per cui se volete continuare a dialogare in maniera pacata, nessun problema.. altrimenti si chiude il topic.. GRAZIE a nome di tutti
Per me è finita qui, tutto quello che avevo da dire lo ho detto (mi spiace tuttavia di averlo detto ruvidamente).
Re: [F.R.]Tutti i vivi all'assalto
Concordo pienamente con Viper
inoltre noto che alcune persone che si sono espresse nel post in modo non corretto nei confronti di altri utenti, hanno spostato la questione su di un piano prettamente politico e sono recidivi in questo tipo di atteggiamento.
Vorrei ribadire che ne in questo post, ne in altri, saranno tollerate ulteriormente simili "derive".
A questo riguardo il regolamento è chiaro ed esplicito ed è altrettanto chiaro quale sarà* il comportamento che verrà* tenuto dall'amministrazione in simili casi.
Se ci si vule esprimere sul piano storico e tecnico il forum è aperto a tutti se si vuole polemizzare o dare pareri politici questo è l'indirizzo sbagliato
Buon lavoro
Giovanni
Re: [F.R.]Tutti i vivi all'assalto
io lo letto alcuni anni fa ed è un bel libro , ho letto diversi libri che non mi sono piaciuti ma non ne ho certo mai criticato lo scrittore(almeno fino ad oggi) anche xchè dietro ci sono quasi sempre testimonianze epocali x cui anche allora non tutti la pensavano nella solita maniera( come noi oggi)ma non mi piace neppure che vengano discreditate le testimonianze degli ALPINI che ahimè sono stati sbattuti in RUSSIA ma che hanno svolto pienamente il loro compito forse anche + dell'alleato tedesco e che quello che oggi raccontano lo hanno vissuto certamente sulla loro pelle.
Re: [F.R.]Tutti i vivi all'assalto
Citazione:
Originariamente Scritto da cuit
io lo letto alcuni anni fa ed è un bel libro , ho letto diversi libri che non mi sono piaciuti ma non ne ho certo mai criticato lo scrittore(almeno fino ad oggi) anche xchè dietro ci sono quasi sempre testimonianze epocali x cui anche allora non tutti la pensavano nella solita maniera( come noi oggi)ma non mi piace neppure che vengano discreditate le testimonianze degli ALPINI che ahimè sono stati sbattuti in RUSSIA ma che hanno svolto pienamente il loro compito forse anche + dell'alleato tedesco e che quello che oggi raccontano lo hanno vissuto certamente sulla loro pelle.
Non certo discredito, ma se vogliamo avere una conoscenza storica dell'argomento e non memorialistica (con tutto ciò che ne consegue A VOLTE - non sempre - come la storia del presunto comunicato sovietico degli Alpini invitti o la pretesa di Revelli degli italiani uccisi dai tedeschi in Polonia nel 1943) non si può prescindere dai libri basati sui documenti storici; non si ripeterà* mai abbastanza l'incredibile importanza di questi due libri, basati sulla documentazione della parte avversa:
Libro: L'Armata Rossa e la disfatta italiana (1942-1943)
Autore: Scotoni Giorgio
Editore: Panorama
Argomento: armata rossa, unione sovietica-storia, italia-storia
Genere: storia d'europa
data publ.: 2007
Libro: Retroscena della disfatta in Russia nei documenti inediti dell'8ª armata
Autore: Scotoni Giorgio - Filonenko Sergej I.
Editore: Panorama
Argomento: russia, campagna di, guerra mondiale 1939-1945
Genere: storia d'europa
data publ.: 2008
Un libro interessante su tali temi è poi questo (a parte il titolo italiano, molto engagè e che non dà* la giusta idea del taglio scientifico dell'opera...); tra l'altro, sono interessanti le citazioni dei rapporti italo-tedeschi, con notizie curiose sulle "prevaricazioni" tra alleati, che scopriamo andassero in entrambi i sensi...
Thomas Schlemmer
INVASORI, NON VITTIME
La campagna italiana di Russia 1941-1943
Sulla base di documenti d`archivio italiani e tedeschi, l`autore inquadra la campagna di Russia in un contesto più ampio, prendendo in esame la conduzione della guerra, la politica d`occupazione italiana sul fronte orientale e descrivendo il comportamento della popolazione civile, il trattamento dei prigionieri di guerra, il clima che si respirava nell`Armata italiana e i reali rapporti con gli alleati tedeschi.
L'autore ha studiato all`Università* Ludwig-Maximilian di Monaco di Baviera storia moderna e contemporanea, storia sociale, storia dell`economia e scienze politiche.
Dal 2001 al 2005 ha lavorato come ricercatore all`Istituto Storico Germanico di Roma. Successivamente ha ricoperto l`incarico di ricercatore all`Istituto di Storia Contemporanea di Monaco e Berlino. Nel 2009 ha conseguito la libera docenza presso l`Università* Ludwig-Maximilian di Monaco.
Fra i suoi ambiti di ricerca privilegiati vi sono la storia della Repubblica Federale Tedesca, il fascismo italiano e l`Italia nella seconda guerra mondiale.
e poi i volumi editi dall'Ufficio Storico dello SME.
Se prima non si leggono questi, la lettura dei soli diari dei veterani non può minimamente dare una reale conoscenza storico-militare della campagna di Russia, 1941-1943.
Il leggere memorialistica può essere una lettura interessante, avvincente, ovviamente commovente e coinvolgente, ma può dare solo una limitata visione del reale svolgimento di un avvenimento storico complesso come le operazioni militare sul fronte dell'est.
E sull'argomento chiudo.
Chi è in buona fede e si interessa anche solo superficialmente di storia militare non può che essere, tutto sommato, d'accordo con le linee guida sopra esposte.
Liberissimi gli altri ovviamente di pensarla diversamente; in questo caso parleranno però di altri argomenti che non siano lo studio delle storia militare.