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Allegati: 40
poiché in un altro post ho parlato della cannoniera in caverna del forte di Vallalta, ecco di cosa parlavo.
Secondo il rapporto del 1917, la batteria è descritta:
Settore: monte Colonna
Numero e sede del gruppo: XIII° San Martino in Culmine
Numero e tipo di appostamento: 24 in caverna
Armamento: 149A
Denominazione della località: San Martino in Culmine
Quota: 801 mt.l.m.
Obiettivi: zona a nord val di Tresa, valle della Tresa e monte Bederoni ( oggi Monte Tre Termini, I Bedeloni sono una frazione )
Osservatorio: XVIII in pozzo a quota 891
Il rapporto ha come annotazione: "2 caverne ultimate, 2 in corso di ultimazione, 2 ridotte per collocamento di piccoli calibri"
Quello che segue è un estratto dalla cartina in scala 1:500 del Forte di Vallalta, che sto facendo.
Allegato 274348
Per raggiungere il la cannoniera si parte da Cuveglio, al semaforo della provinciali Cittiglio-Luino, si gira a sinistra seguendo le indicazioni Duno-San Martino.
Dopo circa 4 chilometri ed dopo aver passato il comune di Duno, si arriva ad uno spiazzo che si trova in piena curva a gomito.
Questa è la ex piazza d'armi della caserma per gli ufficiali, che è stata fatta saltare dai tedeschi, dopo la battaglia con i partigiani tra il 13 ed il 15 novembre 1943.
Lasciamo la macchina sul piazzale e prendiamo la strada bianca che scende, scollinando verso Mesenzana.
Sulla vostra sinistra troverete le indicazioni per l'osservatorio "buco del diavolo" , nome dato più attirare i turisti che per reale toponomastica. Si tratta del osservatorio XVIII di cui sopra, ma ne parlerò a parte.
Scesi per circa 500 mt sulla strada, non seguitela alla biforcazione a destra, ma proseguite ed arriviamo al piazzale della cannoniera.
Allegato 274350
Il comune di Mesenzana ha attrezzato un'area pic nic nella parte alta.
Allegato 274349
Sulla vostra destra troverete una della due entrate, e, precisamente quella che si trova al centro in basso nel mio disegno.
Allegato 274351
Normalmente la cancellata dell'entrata è chiusa, anche se a volte viene solo lasciata accostata, perché, di lì a poco, ci deve essere una visita guidata.
Meglio dotarsi di torcia, perché alcuni ambienti non sono illuminati.
Entrando troviamo un corridoio sulla nostra destra.
Allegato 274352
Allegato 274354
Salendo i gradini sulla destra si entra nel deposito munizioni. Purtroppo non è molto grande e la mia macchina fotografica non permette un grande angolo. Per terra ci sono i resti delle pareti in calcestruzzo, che sono crollate dopo la deflagrazione, che ha chiuso l'entrata il 15 novembre 1943.
Allegato 274358
Di fronte a noi si presenta una galleria. Si tratta dell'uscita di emergenza, che però è interrotta da una frana.
Allegato 274360
Torniamo nel corridoio principale.
Allegato 274364
Dopo circa 20 mt troviamo sulla destra la prima camera di tiro per i cannoni 105/28, descritti come "piccolo calibro".
So che si tratta dei 105/28, perché la cannoniera in caverna del monte Piambello è destinata esclusivamente a questi pezzi e le camere di tiro hanno la stessa forma e dimensione di queste due.
Allegato 274363
Per permettere alla benna dell'affusto di aver preso è stata ricavata una fossa nel terreno.
Allegato 274365
Visione della camera di tiro, vista dando le spalle alla luce di volata.
Allegato 274366
Non posto le foto anche della seconda camera, perché uguale alla prima.
Proseguiamo ed arriviamo alle camere di tiro per i 149A.
Allegato 274367
Ecco come si presenta la camera di tiro.
Allegato 274369
Nicchie per il materiale e porta di collegamento alle altre camere di tiro, che però non è stata completata.
Allegato 274370
Gradiente per il brandeggio del pezzo. Tutte e sei le camere hanno ancora il gradiente originale per terra. In un paio di punti è stato coperto da piccole stalagmiti, che si stanno formando per percolazione dell'acqua dal soffitto.
Allegato 274371
La camera vista dando le spalle alla luce di volata.
Allegato 274372
Si notano i rinforzi in calcestruzzo ai lati dell'entrata.
Allegato 274373
Torniamo al corridoio ed entriamo nelle ultime due camere. Sebbene, come dicevo prima, lo Stato Maggiore avesse destinato questa cannoniera ai 149A, ciò che è stato costruito è il progetto originale del 1898. Infatti le ultime due camere sono costruite come due camere per batteria costiera in caverna.
Il disegno che segue è stato preso dal post di Harris: "Riconoscere gli armamenti" del 17-09-07 e viene dal testo del Gen. Borgatti: "La fortificazione permanente contemporanea"
Allegato 274374
Se fate attenzione, noterete che la sezione corrisponde.
Allegato 274376
Allegato 274377
Il gradiente ancora in loco.
Allegato 274378
Vista della camera di tiro dando le spalle alla luce di volata.
Allegato 274379
Porta di collegamento all'altra camera, che in questo caso è stata completata.
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Seguendo il corridoio centrale vedremo sulla sinistra un'entrata. Questa porta alle camerette per i serventi.
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Allegato 274386
La seconda.
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Allegato 274388
Riprendendo a sinistra, ci troviamo all'altra uscita della cannoniera.
Allegato 274389
Uscendo ci troveremo in basso, rispetto alla zona pic nic.
Allegato 274390
Voglio concludere con due foto d'epoca del Museo Centrale del Risorgimento, che assomigliano molto a quelle prese da me e che rendono l'idea di come avrebbe dovuto presentarsi la cannoniera, una volta installati i cannoni 149A. Purtroppo non dice dove siano state scattate queste foto, dice solo che sono del 1918.
Allegato 274392
Allegato 274394
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eccoci, brevemente:
a suo tempo, dal disegno tecnico di situazione (non di realizzazione) da dove il commento in elenco dello schieramento delle artiglierie di medio e grosso calibro della 5a armata che recita lo stato provvisorio/definitivo 2 caverne ultimate, 2 in corso di ultimazione, 2 ridotte per il collocamento di piccolo calibro, avevo creduto che le differenze riscontrate tra le 2+2 postazioni per 149 A fossero proprio a causa dei lavori mai terminati!
Qui il disegno di situazione (molto simile al tuo Spinger, soprattutto per la singolare angolazione decisa, che come l'originale non punta a Nord)
Allegato 274565
(questo piano è presente nel WEB e pure su [almeno] due pubblicazioni. Se pur riprodotta molto in piccolo io consiglio di guardarla nel libro "le grandi opere in caverna" di Antonio Trotti che dedica un capitolo al Forte Vallalta, purtroppo senza entrare nei dettagli tecnici meglio espressi da Spinger)
Avevo sovrapposto la "piantina" su una foto B/N CH che tra l'altro porta ancora i resti della caserma!
Allegato 274566
Ecco mai e poi mai avrei pensato ad affusti impiegati nelle batterie costiere! Grazie!
E quindi, delle domande per convincermi di questo (io ero convinto che nelle due camere mancasse il getto finale di cemento, che avrebbe dato la forma definitiva alla feritoia, irrobustendola con le due colonne verticali e riducendone la sezione aperta aggiungendo la mensola e le colonne stesse):
- Forte Vallalta è identificato come appostamento per una batteria di 4 pezzi 149A e una sezione di due 105. A questo punto per le differenze nelle gestione dei 149A perchè non identificarla come appostamento per due sezione 149A e due sezioni 105? Anche perchè il lieve differente orientamento, anche a causa di ostacoli naturali, rende i primi due pezzi più validi al canoneggiamento verso Luino
- l'affuso per batteria costiera, previsto per i cannoni 15GRCRet alias 149G avrebbe retto ai 149A?
- ho trovato il piano delle 4 postazioni simile. Come avrebbero fatto scorrere le minuscole ruote del particolare affusto senza fatica? non ho trovato traccia di binari o piani di scorrimento. Mi pare strano siano stati tolti quando invece sono stati lasciati i 4 archi goniometrici....
Due commenti:
1. foto B/N cannone in batteria: secondo me è un 149G in ogni caso ho riletto ancora che per le postazioni per 149 A previste in caverna (e non), entro i limiti balistici era possibile l'impiego con cannoni 149 G. Ora ricordiamo anche che le opere non sono mai state interamente armate simultaneamente ed era da prevedersi il 149 G quale "jolly" (essendo costruito in maggior numero)
2. non voglio "elvetizzare" la terminologia ma nell' "italiano Svizzero" la
Citazione:
benna dell'affusto
è chiamata vomere (anche se sembra un elemento di aratro) (questo è relativo al 105 per il quale la sua canna ammortizzata permetteva, inserendo il vomere nella fossa, di mantenere il pezzo in posizione durante il tiro)( tra l'altro la stretta postazione va spiegata alla possibilità dell'affusto del 105 di correggere il brandeggio guadagnando parecchio sui lati)
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Allegati: 1
foto storica del portale di ingresso (pezzi e mun):
Allegato 274579
[249
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devo corregge e meglio esprimere:
Citazione:
Originariamente Scritto da
intrac2011
E quindi, delle domande per convincermi di questo (io ero convinto che nelle due camere mancasse il getto finale di cemento, che avrebbe dato la forma definitiva alla feritoia, irrobustendola con le due colonne verticali e riducendone la sezione aperta aggiungendo la mensola e le colonne stesse):
- Forte Vallalta è identificato come appostamento per una batteria di 4 pezzi 149A e una sezione di due 105. A questo punto per le differenze nelle gestione dei 149A perchè non identificarla come appostamentoper due sezione 149A e due sezioni 105? Anche perchè il lieve differente orientamento, anche a causa di ostacoli naturali, rende i primi due pezzi più validi al canoneggiamento verso Luino
- l'affuso per batteria costiera, previsto per i cannoni 15GRCRet alias 149G avrebbe retto ai 149A?
- ho trovato il piano delle 4 postazioni simile. Come avrebbero fatto scorrere le minuscole ruote del particolare affusto senza fatica? non ho trovato traccia di binari o piani di scorrimento. Mi pare strano siano stati tolti quando invece sono stati lasciati i 4 archi goniometrici....
(...) per due sezione 149A e due sezioni 105-----> due sezioni di 149 A (2 su affusto costiero e 2 su affusto campale) e una sezione per due 105
(...) ho trovato il piano delle 4 postazioni simile-----> intendo il piano di appoggio per l'affusto costiero uguale a quello del affusto campale. Stessa lavorazione.
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Scusa se ho utilizzato il termine sbagliato, ma ultimamente scrivo in modo diverso da quello che penso ( mi sono reso conto di aver chiamato il monte Sette Termini come Tre Termini + qualche altro errore ). Rileggo ciò che scrivo prima di pubblicare, ma comunque persevero negli errori.
Si tratta di vomere, come dici tu, e non benna dell'affusto.
Ho copia della piantina della cannoniera, che si trova in rete, ma è in formata A3 ed il mio scanner non permette questo tipo di foglio e quindi ho preferito riportare i miei rilievi.
Per quanto riguarda l'impiego dei 149A in tutte e quattro le camere più grandi, sono convinto che la struttura principale sia quella del 1898, ma adattata alle richieste del momento. Voglio dire che le camere di tiro da batteria costiera hanno le dimensioni ed i rinforzi originali, ma il fondo sia quello delle camere di tiro per i 149A.
Infatti se paragoni le foto e la sezione in bianco e nero, vedrai che non è stato realizzato tutto il pavimento. Anche quello della nicchia di posizionamento del perno dell'affusto non c'è. Questo perché il fondo della nicchia avrebbe dovuto fare presa sul fondo della camera di tiro, su cui correvano le ruote dell'affusto da batteria costiera. Non costruendo quest'ultimo, non è stato neanche costruito il fondo della nicchia.
Credo che sia quindi giusto dire che la cannoniera prevedeva una batteria di 149A completa, più una sezione di 105/28.
Grazie per la foto delle due entrate, perché mi mancavano e le stavo cercando già da un po.
Ho avuto la riconferma che il migliore materiale fotografico sulla Linea Cadorna sia svizzero. Tieni presente che l'entrata a sinistra fu fatta saltare dai partigiani in ritirata nella notte tra 15 e 16 novembre '43, mentre quella di destra fu colpita da una delle bombe, sganciate dai tedeschi, il giorno prima.
E' a pochi metri dal cratere di questa bomba, che ho trovato le due schegge di cui parlo in un altro post.
La foto dall'alto del forte di Vallalta è degli anni '50 ?
Vedo che la caserma è ancora il cumulo di macerie, dopo che i tedeschi l'hanno fatta saltare il 16.11.1943
Inoltre tra la caserma e la cannoniera si vede un rettangolo bianco. Quello è il tetto della cisterna che dava l'acqua a tutto il forte.
Noto però che vicino c'è anche un'altra macchia bianca. In quel punto ho sempre visto solo legname e foglie. Devo indagare se sotto c'è qualcosa, oppure è solo un grosso masso che spicca.
Per quanto riguarda la tua ricostruzione, le dimensioni della cannoniera sono leggermente più grandi del reale. Infatti la prima entrata e l'uscita di servizio della polveriera sono troppo sulla strada che porta alla cisterna. In effetti la dove hai posizionato la prima entrata, lì si trova l'uscita di servizio della polveriera.
Comunque grazie per la ricostruzione.
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Allegati: 3
Grazie Spinger per info.
Brevemente:
- errori penso che entrambi abbiamo poco tempo e di conseguenza non è possibile evitare errori dovuti a velocità nel riportare le informazioni a memoria, o distrazione..
- io ricordo, tra le 2+2 postazioni 149A, grossomodo la medesima altezza della luce di volata ma una larghezza di meno di metà (riferito a quelle presunte Costiere). E l'assenza della "mensola" e delle due colonne laterali "portanti" (colonne che di fatto "stringono" la feritoia). Da qui l'idea di due postazioni realmente "non ultimate" a livello del getto finale in cemento a livello della feritoia (in linea da note storiche riportate). Preciso che è l'unica batteria in caverna che ho visto (qualche anno fa avrei potuto vedere Monte Orsa con Mau 65 ma purtroppo non hanno giocato le date). È proprio l'alta luce di volata presente in Vallalta che si differenza parecchio dalla sezione che riguarda l'affusto per batterie costiere (minimale sulla sezione, veramente minimale) e quindi mi sembra strano che si sia scavato così tanto in altezza.
Allegato 274612
- l'altezza in loco la trovo coerente (in base alle mie limitate conoscenze e deduzioni), con i pezzi da 149 A (o G quale riserva) che per tipologia di affusto imponevano l'impiego dei cunei per smorzare il rinculo, cunei che portavano inevitabilmente in altezza il pezzo con il rischio di picchiare la canna sulla volta della feritoia (se troppo bassa)
- a proposito di questo: ho visto che in alternativa ai cunei esisteva un freno di rinculo idraulico da applicare ai cannoni 149 A+G (dovrei ancora avere un'immagine che se trovo posto). In Svizzera veniva impiegato un sistema simile per i pezzi da 12 e 8.4 cm nelle postazioni a "pivot". Questi erano impiegati nelle postazioni "cadorna"?
-le foto dei portali si trovano in un filmato youtube dedicato al Vallalta
Allegato 274613
- corretto per errori dimensioni su foto B/N (del 23.9.1950). Mi mancavano punti di riferimento e l'ho ridotta in proporzione alla distanza tra i due portali (ca. 51 metri) e la distanza tra portali e caserma. Ma in effetti risulta "grande". Qui è un po' più precisa ma dovrei tornare e prendere dei riferimenti migliori.
Allegato 274614
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grazie per la ricostruzione corretta; ora è perfetta.
Posso utilizzarla per il mio archivio relativo al forte di Vallalta ? Nel caso la foto finisse al Centro Documentale, ti prego di darmi il tuo nome ( con mail privata ), in modo che risulti di tua proprietà. Grazie.
Per quanto riguarda l'uso di pivot, non ho notizia. Le postazioni da me visitate sono molto "basiche". Tieni presente che la Linea dalle nostre parti era considerata come costruzione semi permanente, quindi molti dettagli erano lasciati alla necessità del momento.
Per quanto riguarda i rilievi al'interno della cannoniera, mi sono limitato a quelli in pianta, visto che il soffitto è troppo alto, perché io possa misurarlo da solo e con una bindella da mt 20. Ed in effetti non ho neanche misurato l'altezza al ginocchiello. Vedrò a breve di sopperire a quest'ultima mancanza. In questo modo si vedrà subito se le camere di tiro " da costiera " hanno le dimensioni per i 149A, oppure per i 15GRC su affusto da fortezza, visto questi ultimi hanno un ginocchiello 30cm più alto rispetto ai 149A.
Ho riletto il post di Harris e visto i tuoi commenti sul disegno in b/n, credo che quella di Harris sia stata una ricostruzione sovrapponendo un disegno del cannone alla sezione della camera di tiro. Infatti il cannone della foto ha comunque un rinculo ed una canna che tocca la parte alta della feritoia non ha senso. Quindi il cannone del disegno è sicuramente sovradimensionato rispetto a quello della sezione.
Inoltre se il 15GRC diventerà il 149/23, la Regia Marina a fine 800 aveva altre 3 canne da 149 ( tipo A, B e C ) con lunghezza in calibri da 26,5 a 26,7 ed uno di questi, il tipo B, è stato poi utilizzato come cannone campale. Suppongo che con la possibilità di utilizzo di una canna ancora più lunga, il disegno riporta sicuramente un cannone sovra dimensionato.
Non avendo io l'originale del libro del Borgatti, non posso controllare le misure della feritoia. Sarebbe bello se, tra chi ci legge, ci fosse qualcuno in grado di aiutarci, avendo il libro in mano.
Di seguito il 149RM ( 149/26,5 tipo B della Regia Marina ) in una foto della guerra.
Allegato 274936
Per quanto riguarda la possibilità di resistere agli urti di rinculo del 149A delle camere da "costiera", credo che potessero benissimo resistere, visto che le camere per i 149A veri e propri hanno solo due travi curve, atte ad assorbire il colpo, mentre le camere da costiere hanno l'intera parete posteriore al pezzo coperta di calcestruzzo; quindi studiate per dover assorbire un urto maggiore.
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Allegati: 1
Ciao Spinger, ciao tutti,
per ricostruzione nessun problema, anzi se vuoi ti mando il file di origine; è un documento word con piantina stilizzata in modo da poterla ingrandire/rimpicciolire, cambiare colore e tratto e poi sovrapporre alle immagini. Il problema è trovare i punti di riferimento per collocare l'immagine. In questo caso ho inserito l'inizio dei due corridoi pressapoco dove attualmente si vedono i resti dei due portali originali.
Molti interessante la foto che hai inserito! È stato impiegato nella Cadorna?
Ho visto questa foto sul website esercito.difesa.it ma la didascalia non dice molto (anzi nulla) se non proprio la denominazione affusto di assedio
l'affusto di assedio simile all'"elvetico" pivot sarebbe questo:
Allegato 274951
fotografato dal libro Le batterie corazzate di Walter Belotti. Purtroppo non vi è nessuna fonte nell'immagine riprodotta nel libro quindi difficile risalire ad altri dati (come il periodo ed il luogo di impiego...). la didascalia riferisce affusto di assedio per cannoni 149 G
Per la questione del disegno dell'affusto costiero nel post di harris: per renderlo verosimile avevo immaginato ad un meccanismo a leve che abbassava la canna al momento dell'arretramento della parte mobile dell'affusto.... ora se anche tu mi confermi la ridotta credibilità nel disegno in questione (leggi possibile ricostruzione) ecco:
dobbiamo chiedere @harris e @stefano danesi le spiegazioni del caso!
Resistenza al rinculo del 149A: la perplessità era rivolta non tanto alla camera ma all'affusto (parte metallica), dovendo sostenere un carico maggiore a causa dello sparo di un proiettile di peso superiore
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Se può essere utile ecco il disegno originale Allegato 274955
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Citazione:
Originariamente Scritto da
intrac2011
(...)
Per la questione del disegno dell'affusto costiero nel post di harris: per renderlo verosimile avevo immaginato ad un meccanismo a leve che abbassava la canna al momento dell'arretramento della parte mobile dell'affusto....
Ok! Perefetto! Grazie harris!
Quindi leverismo che abbassa la canna al momento del rinculo. È così spiegata l'altezza minima della feritoia del disegno (in contrapposizione con l'elevata altezza al Forte Vallalta)
Allegato 274956