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Rievocazione e lavoro
Apro forse un topic un po' spinoso, ma vorrei sapere cosa ne pensate, dopo la vicenda del vigile.
Io mi sto avvicinando alla rievocazione, in particolare a quella della seconda guerra mondiale (helferin delle trasmissioni). Come lavoro faccio l'insegnante, ad una scuola superiore.
Mi chiedo se una rievocazione storica del genere possa essere utilizzata da enti e luoghi di lavoro come pretesti vari (tra cui licenziamento).
Io pensavo di evitare di mettere le mie foto sui social, a parte il forum proprio per evitare problemi... Secondo voi si potrebbero avere problemi tra rievocazione e lavoro?
Grazie :)
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Con il clima che c'è in giro è più sicuro se impersoni un'ausiliaria dell'armato rossa.
Anzi, avrai più possibilità che qualcuno si complimenti con te.
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Armata Rossa? Non è più di moda...
In Italia, se qualcuno vuole romperti le scatole, puoi avere problemi anche a rievocare le Figlie di Maria.
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In compenso oggi è molto di moda Putin..
Tornando in argomento, non penso tu possa avere problemi. Personalmente eviterei pero' i social.
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Infatti, io eviterei i social... Premesso non rievoco perché sono nazista e non vado in giro con braccia alzate e così via, mi piace la storia del terzo Reich e penso che si sia notato... Però boh, non so perché ma ho paura di avere guai al lavoro... Forse sono paranoica..
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Per me va benissimo che tu ti vesta da helferin e partecipi a rievocazioni, però come già ti hanno consigliato eviterei i social network così da non dare adito ad eventuali inutili polemiche. Tieni le foto per te oppure se vuoi postale qui sul forum. Non solo ci farà piacere ma ti faremo anche i complimenti!
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E' normale che, con gli episodi che si leggono e il conformismo talora esagerato del politically correct ci si possa porre dei dubbi o dei problemi anche in contesti, come quello della rievocazione storica, completamente staccati dall'ideologia. Sarebbe triste però dover rinunciare per questo ai propri interessi e studi: penso che la giusta soluzione sia appunto di esercitarli nelle situazioni e nei contesti adatti, come il forum o una manifestazione rievocativa, e non sui social, che stanno diventando tra l'altro sempre di più per alcuni uno strumento di sfogo delle frustrazioni quotidiane e dove una semplice foto può scatenare polemiche roventi. Non parliamo poi se è accompagnata da esternazioni molto discutibili, come nel recente caso.
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...il guaio è che in una manifestazione pubblica le foto te le può fare chiunque.
E aggiungo che la sfiga ci vede sempre benissimo.
A buon intenditor....
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Anche io eviterei i social,dopo di che un appassionata di storia ha tutto il diritto nel tempo libero di esercitare gli hobby
che vuole, fin che non si dicono frasi offensive e fuori luogo,fin che non si offende nessuno e tanto meno non si fa del
male a nessuno e non si va al supermercato vestito da allgemeine S.S. nessuno può avere potere di licenziare una
persona che come passione rievoca storia.. se così non fosse allora le dittature che fanno scattare questi provvedimenti
sarebbero ancora presenti in loro stessi.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
icarus68
...il guaio è che in una manifestazione pubblica le foto te le può fare chiunque.
E aggiungo che la sfiga ci vede sempre benissimo.
A buon intenditor....
Ho ben paura di quello, e tutto viene postato sui social.. Però proprio mi dispiacerebbe non provarci, era una cosa che volevo fare da tempo, ma forse è troppo rischioso :(
Citazione:
Per me va benissimo che tu ti vesta da helferin e partecipi a rievocazioni, però come già ti hanno consigliato eviterei i social network così da non dare adito ad eventuali inutili polemiche. Tieni le foto per te oppure se vuoi postale qui sul forum. Non solo ci farà piacere ma ti faremo anche i complimenti!
Ti ringrazio carissimo, adesso vedo il da farsi... Con il cosplay (che pratico) non ho mai avuto problemi di questo genere, anche se nel cosplay la gente è davvero ignorante... Però adesso lavorando per una scuola e conoscendo i ragazzini che cercano e trovano su facebook e altrove, non vorrei rischiare il posto per essere una "nazista".
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Citazione:
Originariamente Scritto da
mangusta
Anche io eviterei i social,dopo di che un appassionata di storia ha tutto il diritto nel tempo libero di esercitare gli hobby
che vuole, fin che non si dicono frasi offensive e fuori luogo,fin che non si offende nessuno e tanto meno non si fa del
male a nessuno e non si va al supermercato vestito da allgemeine S.S. nessuno può avere potere di licenziare una
persona che come passione rievoca storia.. se così non fosse allora le dittature che fanno scattare questi provvedimenti
sarebbero ancora presenti in loro stessi.
...Ely ha chiesto un consiglio, io le ho risposto come avrei fatto con una mia amica.
Non sono ferrato in materia uniformi tedesche Terzo Reich, ma suppongo sulla giubba vi sia il simbolo dell'esercito, quindi una svastica.
Stai certo, dettaglio che qualcuno non mancherebbe di sottolineare.
Fosse anche la migliore delle insegnanti nella storia d'Italia, verrebbe buttata a mare in un nanosecondo da chiunque nel suo ambiente.
Poi, siamo adulti, maggiorenni e padroni delle nostre azioni, nonchè -aggiungo- consapevoli del mondo in cui si vive.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Deutschland Ely
....... non vorrei rischiare il posto per essere una "nazista".
Prova a farti convincere da chi continua a sostenere che siamo in democrazia e c'è piena libertà di pensiero e parola: tu ne sei la dimostrazione più evidente.
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Certo icarus ho capito cosa vuoi dire, io rispondevo solo sul fatto licenziamento, poi su cosa possano pensare o dire nell'ambiente dove
lavora,bhe... quella è una decisione molto individuale... so bene che farsi vedere con svastiche addosso ti possono etichettare nell'ambiente
di lavoro, purtroppo molta gente vede queste cose con diffidenza e come posizione politica e anche se gli spieghi perche lo fai continua a
dubitare sulla tuo ideale.
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Concordo in pieno col parere di Icarus.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
icarus68
...Ely ha chiesto un consiglio, io le ho risposto come avrei fatto con una mia amica.
Non sono ferrato in materia uniformi tedesche Terzo Reich, ma suppongo sulla giubba vi sia il simbolo dell'esercito, quindi una svastica.
Stai certo, dettaglio che qualcuno non mancherebbe di sottolineare.
Fosse anche la migliore delle insegnanti nella storia d'Italia, verrebbe buttata a mare in un nanosecondo da chiunque nel suo ambiente.
Poi, siamo adulti, maggiorenni e padroni delle nostre azioni, nonchè -aggiungo- consapevoli del mondo in cui si vive.
Ti ringrazio per la tua grande sincerità. Direi che per ora è meglio non rievocare, questo paese non è pronto per la libertà che le persone meritano. Lo vedo tutti i giorni, pure per un'immagine di un soldato con un orsacchiotto che avevo su wat's up ho ricevuto delle critiche.. Quindi sarà meglio accantonare per ora questo desiderio.
Vi ringrazio per tutti i vostri commenti, siete stati gentilissimi :*
- - - Aggiornato - - -
Esatto kanister, purtroppo anche nell'ambiente scolastico c'è un bigottismo e un'ignoranza allucinante. Non insegno storia, e non pretendo di saperne di più dei colleghi di storia, ma non puoi effettivamente apparire in un certo modo, perchè pare che l'apparenza sia tutto, qui.
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Citazione:
Prova a farti convincere da chi continua a sostenere che siamo in democrazia e c'è piena libertà di pensiero e parola: tu ne sei la dimostrazione più evidente.
In una democrazia la mia libertà finisce dove comincia la tua, e per idee antidemocratiche e totalitarie non deve (dovrebbe) esserci spazio.
Poi se andiamo a discutere dei pregiudizi della gente normale... diciamo che verso il nazismo e i suoi simboli in Italia c'è (ci dovrebbe essere) una giustificata avversione.
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Quindi è giusto che D.E. abbia paura a vestirsi come vuole? Vestendosi da volontaria tedesca limiterebbe la libertà di qualcuno? A me sembra che sia solo la sua libertà ad essere conculcata.
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In conto è la libertà personale, un conto è offendere la sensibilità degli altri.
A casa propria puoi vestirti da sultano dell'Oman, da zar di tutte le Russie o da esquimese, in pubblico certe cose non andrebbero fatte, vedi le vignette di Charlie Hebdo per il terremoto in Italia o il raduno della Decima a Gorizia.
Dove finisce la libertà di espressione e dove inizia la provocazione pura e semplice?
Non è un confine oggettivo, ma una soggettività personale.
Ricordo di chi si inferociva a vedere soldatini AU nelle rievocazioni della grande guerra.
Dimenticavo la grande massa degli ipocriti del politicamente corretto...
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Citazione:
Originariamente Scritto da
kleiner pal
In conto è la libertà personale, un conto è offendere la sensibilità degli altri.
A casa propria puoi vestirti da sultano dell'Oman, da zar di tutte le Russie o da esquimese, in pubblico certe cose non andrebbero fatte, vedi le vignette di Charlie Hebdo per il terremoto in Italia o il raduno della Decima a Gorizia.
Dove finisce la libertà di espressione e dove inizia la provocazione pura e semplice?
Non è un confine oggettivo, ma una soggettività personale.
Ricordo di chi si inferociva a vedere soldatini AU nelle rievocazioni della grande guerra.
Dimenticavo la grande massa degli ipocriti del politicamente corretto...
Però secondo questo pensiero ogni rievocazione sarebbe sbagliata, mi spiego: tutti i popoli durante le guerre hanno comesso dei crimini, banalmente se mi vesto da antica egizia offenderei la memoria di tutti gli schiavi massacrati per costruire le piramidi, e se mi vesto da spagnola del 1500 ricordo un periodo in cui gli Indios vennero sterminati... Non capisco perchè il tutto si debba ricondurre ad una mera strumentalizzazione.
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Contestualizza sempre la storia, non mescolare avvenimenti avvenuti secoli fa con ieri, dei crimini degli Egizi o di Torquemada o di quelli di Napoleone non interessa più a nessuno...
la memoria della seconda guerra mondiale invece è ancora calda, tanto calda, troppo calda...
Il problema è il politicamente corretto, figlio dell'ipocrisia e del perbenismo borghese.
Mi scandalizzo per le troppe ruberie ma, se posso, rubo anch'io...
Troppe professioniste sulle strade, uno scandalo, ma qualcuno (e non pochi) con loro ci va, altrimenti non ci sarebbero...
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Capisco che sia ancora molto viva, ma non è che c'è stata solo la Seconda Guerra Mondiale, secondo me questo avvenimento manca ancora dello studio approfondito che merita e questo in parte è colpa delle scuole, oltre che delle persone che si accontentano di leggere poche righe in proposito: per la maggiorparte della gente la Seconda Guerra Mondiale è questo;
- Hitler e Mussolini terrorizzano l'Europa, con deportazioni e stermini di massa
- Arrivano gli alleati e portano la democrazia
- Si lanciano le bombe atomiche altrimenti la guerra non sarebbe finita
- Inizia la guerra fredda
Ecco fatto, ho visto che la maggiorparte delle persone la pensano in questa maniera.
Che amarezza...
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Decontestualizzare: bella parola.
Le crociate sono finite intorno al 1300, eppure qualcuno chiama ancora gli europei "crociati" (senza considerare che gli statunitensi all'epoca nemmeno esistevano).
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Davvero non so più che cosa pensare... Basta così poco per essere giudicati... Pure la foto di due fidanzati, lui aviatore e lei volontaria: mi sono sentita dire che magari lui aveva carbonizzato qualche ebreo..
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Magari il Matrose della tua foto ha silurato qualche nave di civili... ti ripeto, contestualizza sempre.
Andare nei paesi della ex Jugoslavia vestito da nazista non sarebbe una buona idea, l'accoglienza potrebbe essere un po' "caldina", anche se esistono gruppi neo-nazisti anche la (e leggere prima il Mein Kampf?)...
Anche vestito da soldato russo nella ex DDR... non penso ti regalino fiori...
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..spero di non alimentare polemiche che peraltro, come si vede, non spostano di una virgola le convinzioni e le idee dei rispettivi detentori.
Comunque lungi da me l'intenzione di far cambiare idea a chichessia.
Si ragiona esclusivamente sulla domanda di Ely circa il perchè vi sia tanta attenzione/disapprovarzione/rischio nel suo paretcipare ad una rievocazione storica vestendo gli abiti di milite dell'esercito della Germania nazionalsocialista, maggiormente a fronte del fatto che la nostra iscritta nella vita è un'insegnante.
Dunque, escludiamo il fascismo, che fu una dittatura si, ma la cui ideologia originaria non ha mai previsto la sopraffazione e la conseguente la superiorità di una razza sull'altra, nè di una religione sull'altra (almeno fino ai Patti Lateranensi del '29 ed alla deriva delle leggi "a difesa della razza" del '38).
Viceversa, il nazionalsocialismo nasce già con l'idea di una razza che prevale sulle altre, che le deve dominarle e soggiogarle, schiavizzarle e poi, una volta esauritene le energie lavorative dei popoli, eliminarle fisicamente, previa conquista dei territori, con la teoria dello "spazio Vitale" necessario alla realizzazione della "Grande Germania".
Tutto fu scritto da Hitler -letteralmente- nel Main Kampf, ben prima di venire eletto (e sottolineo eletto) a cancelliere del Reich nel '33; quindi non si può dire che fu il potere a instillare tali mire di sopraffazione in Adolfo Hitler, ma invece, è chiaro che il nazionalsocialismo nasce con l'intrinseca volontà di sopraffazione e di conquista propria dell'animale da preda, del più forte in natura (concetto che il dittatore tedesco ripetè infinite volte e che veniva inculcato alle giovani leve tedesche sin dall'infanzia, durante il nazismo).
Questo, a parte nei pensieri di taluni filosofi come tra gli altri Nietsche, almeno nella Storia moderna delle nazioni, non era mai esistito.
Vero, come fai notare, ci sono state le conquiste dell'Antica Roma (dove però il razzismo non esisteva ed anzi si tendeva ad includere i vari popoli nell'Impero), ci sono state le invasioni dei Saraceni, la Santa Inquisizione, la Rivoluzione Francese, le guerre Napoleoniche, su su nel corso dei secoli fino al comunismo e le sue purghe...ma trovami in uno di questi governi o di queste ideologie il dogma fondante, intrinseco ed imprescindibile dell'annientamento morale, della cancellazione fisica dalla faccia della terra e dalla storia di uno o più popoli (forse, per averne vago un riscontro si deve tornare alle guerre tra tribù narrate nella Bibbia).
Certo, molte delle religioni monotesite principali, così come il socialismo e poi il comunismo hanno determinato stragi immani.
Che non vanno mai dimenticate.
Ma restano ideologie che non sono nate per sottomettere l'uomo (almeno nelle intenzioni originarie) bensì con l'illusione -e a mio giudizio l'utopia- di giustificarne le sofferenze terrene e dare speranza di una vita di beatitudine le une, ed il paradiso in terra per il proletariato, l'altro.
Parlando di nazismo, invece, si ragiona di un'ideologia le cui vittime civili (molte delle quali tutt'oggi sono ancora in vita) ebbero la sola colpa di essere nati da un'etnia che quel regime e la sua filosofia ritenevano non appartenere alla razza umana.
Esseri inferiori.
Inferiori persino agli animali.
Queste non sono illazioni o invenzioni dei vincitori (che di nefandezze na han commesse a josa, vedansi i campi di concentramento/sterminio Alleati dei pigionieri tedeschi che non avevano abiurato il nazismo a fine guerra, o le deportazioni di massa ed i gulag russi dei p.o.w.) ma sono ciò che l'ideologia nazionalsocialista, teorizzata e messa in pratica, fu.
Per questo, oltre alla vicinanza tempotrale di tanti lutti, il nazionalsocialismo e tutto ciò ad esso relazionato fa tanto scalpore.
Quindi pur comprendendo che tu, Ely, fai riferimento ad una tua volontà di partecipare a rievocazioni storiche impersonando una volontaria dell'esercito tedesco della Seconda Guerra Mondiale senza sentirti per questo affine all'ideologia che quell'esercito creò e mosse, ribadisco che data la veste professionale che rivesti a mio giudizio corresersti eccome un concreto rischio di vedere associata la tua persona ad un'ideologia che neppure, come dici, abbracci.
Fossi mia sorella, mia figlia, ti sconsiglierei vivamente di postare -neanche qui, come qualcuno ti ha consigliato- tue immagini in tali vesti.
Come giustamente hai detto, i ragazzi hanno accesso ad ogni forma di social e questa piattaforma non è esclusa alle visite di chiunque.
Infne, lasciando da parte i discorsi di quanta democrazia ci sia o meno in questo Paese o più generalamente nel mondo occidentale, sò e sai che viviamo in una società piena di tante brave persone, ma anche di gente invidiosa o, più semplicemente, cattiva.
Allora, basta un/una collega a cui non vai a genio, un alunno bocciato, o un pretendente respinto ai quali una tua immagine, decontestualizzata dall'evento rievocazione, sarebbe un assist a porta vuota per, se non rovinarti, certamente complicarti un bel pò la vita....magari anche tra qualche anno.
Così io la vedo.
Un caro saluto,
Max.
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Ti ringrazio Max, credo proprio che seguirò questo tuo consiglio, mi dispiace rinunciare ma non è opportuno ora.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Deutschland Ely
Ti ringrazio Max, credo proprio che seguirò questo tuo consiglio, mi dispiace rinunciare ma non è opportuno ora.
Che amarezza! Dover rinunciare per le fisime del "vicino di casa".
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Grande icarus!
Amarezza si, kanister, ma fosse solo per questo motivo... questa società vuole un mondo di allineati e coperti su tutto.
Politicamente corretto? Solo ipocriti e opportunisti.
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Esatto, rinunciare per evitare ritorsioni. Bella libertà.
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Esatto, rinunciare per evitare ritorsioni. Bella libertà.
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Scusate non vorrei contraddire nessuno ma dico la mia...
é vero che c'è gente molto ottusa e che potrebbe giudicarti,ma penso che più di giudicare abbia ben poco da fare...
Se sei apposto con la legge e se sei apposto con le regole della scuola cosa pensi che ti possano fare?!?
Non penso che in un ambiente scolastico siano tutti così ottusi, molti ti capirebbero e nemmeno darebbero peso alla tua
passione,altri,fortunatamente pochi secondo me,per cattiveria o invidia o quel che è, proverebbero a parlar male e giudicarti
ma , almeno secondo me, bisognerebbe sbattersene i cosi detti birindelli del pensiero di gente come quella,lasciarli cuocere
nel loro grasso comportandosi sempre con rispetto lealtà anche nei loro confronti e se qualcuno ha qualcosa da dire sulla tua vita
che lo venga a dire in faccia e ad alta voce sperando per loro di non accusarti senza motivo.
Ad esempio, se io fossi un insegnante e un alunno o un collega mi da del nazista e non scherzando, di sicuro gli farei querela con tanto
di testimoni,e certamente gli puoi fare un mazzo come un secchio.
A mio parere i pregiudizi della gente ottusa vanno contrastati anche con indifferenza nei loro ideali comportandosi sempre educatamente.
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La calunnia è un venticello...
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Deutschland Ely
Esatto, rinunciare per evitare ritorsioni. Bella libertà.
Sarà che io ogni hobby che ho fatto non sono mai riuscito a viverlo in modo pienamente sereno.
Ho giocato Softair per quasi 8 anni e non vi dico quante critiche e opinioni negative ho ricevuto, arrivando al punto che anche a scuola alle insegnati ecc non dicevo neppure che sport prarticavo per paura di essere visto "male".
Finita questa avventura nella quale mi sono divertito tantissimo e dove ho conosciuto tanti ragazzi per bene mi sono buttato sul collezionismo di materiale militare e anche qui finchè non stai con una persona (estranea nel settore) per più di 20 minuti a spiegargli in cosa consiste la tua collezione e qual'è il vero spirito che ti porta a collezionare determinato materiale non ci capirà nulla se non che "hai cose di guerra".
In cocomitanza con il collezionismo ho iniziato il tiro a segno e qui si apre un mondo ancora più complicato legato al mondo delle armi che ora non vado ad espandere altrimenti non si finisce più.
E ancora una volta anche qui, mi sento costretto a praticare questa attività in sordina, senza dire nulla magari ai colleghi di lavoro o persone con cui si hanno rapporti di questo genere.
Ciò per dire che purtroppo ci sono certe passioni che seppur praticate nella totale osservanza delle regole e senza infrangere nessuna legge ti portano a non poterle vivere pienamente, perchè la società è saldata a determinati luoghi comuni troppo forti, dove riuscire a cambiare l'idea è difficile perchè c'è sempre qualcuno che ti tiene su quella strada del :"si ma cosi non va mica bene".
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Citazione:
Originariamente Scritto da
mangusta
Ad esempio, se io fossi un insegnante e un alunno o un collega mi da del nazista e non scherzando, di sicuro gli farei querela con tanto
di testimoni,e certamente gli puoi fare un mazzo come un secchio.
A mio parere i pregiudizi della gente ottusa vanno contrastati anche con indifferenza nei loro ideali comportandosi sempre educatamente.
Guarda ho degli studenti che pure per una biro che mia madre mi ha portato dalla Baviera mi dicono che sono nazista, fai tu... Oggi la scuola non è più quella di una volta: i miei colleghi sono persone serie che fanno il loro lavoro, su di loro niente da dire, ma in quanto agli studenti... Io non vi dico che casini succedono con loro...
Citazione:
Ciò per dire che purtroppo ci sono certe passioni che seppur praticate nella totale osservanza delle regole e senza infrangere nessuna legge ti portano a non poterle vivere pienamente, perchè la società è saldata a determinati luoghi comuni troppo forti, dove riuscire a cambiare l'idea è difficile perchè c'è sempre qualcuno che ti tiene su quella strada del :"si ma cosi non va mica bene".
Esatto, anche con il cosplay è così, anche se qui proprio me ne frego perchè al massimo mi danno della bambinetta che si traveste e guarda i cartoni animati...
Quel "non va mica bene" può arrivare a farti avere gravi conseguenze secondo me, nonostante io abbia visto professori che non si fanno problemi di questo genere, che fanno politica in classe e che sui social mettono contenuti ben più spinosi di una divisa storica....
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L'ottusità della gente è senza limiti e questo, ahimè, ha portato anche me a non vivere appieno i vari hobby un po' come Nitro.
Nonostante abbia praticato tiro a segno agonistico per diversi anni per la "gente comune" ero solo un personaggio pericoloso che ama le armi e, nonostante abbia partecipato ad una missione franco canadese riguardo al controllo selettivo degli animali in Quebec altro non sono che un volgare assassino.
Il perbenismo diffuso che in realtà maschera solo una massiccia ignoranza ha portato a questo è quindi, le parole di Max, sono a mio parere oro puro e, anche se può essere triste, sono il miglior consiglio dato tenendo soprattutto conto che hai ancora davanti parecchi anni di lavoro davanti a te.
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Vedo che vi sono stati tanti ed esaurienti pareri e quindi arrivo buon ultimo a dire una mia opinione (non consiglio) sul fatto.
Innanzi tutto io avrei detto alla nostra amica di sentire il suo rappresentante sindacale e il suo dirigente per quelli che sono i suoi doveri/diritti sanciti contrattualmente e elgalmente da fare valere nelle sedi opportune.
Scatta poi il problema di come la possono pensare colleghi, studenti (decisamente spesso di una stupidità unica) e loro genitori.
Poi si potrebbe analizzare il contesto della rievocazione; mi spiego meglio se è un fatto "istituzionale" come mi è capitato di vedere in varie sedi organizzato dai Comuni
per riocradre la Liberazione potresti sempre dire che come in ogni film ci sono attori che fanno i buoni e i cattivi e ti è toccato quella parte (per quieto vivere)
Oppure ti scegli una bella uniforme da ausiliaria americana di marina e vedrai che ricevi solo fischi di approvazione per la bella figura che faresti.
Io ho partecipato solo due volte a piccole manisfestazioni locali vestito una da Alpino cobelligerante e una da cappellano dei partigiani, am ho già più di 50 anni e non mi faccio certi intimidire da qualche giudizio avventato. E se mostrano la mia faccia alla fiera di Militaria di Novegro e qualcuno mi chiede perchè posso sempre dire c he è un posto regolare e in cui tutti possono entrare e se il giornalista ( a me in borghese) mi bolla con epiteti strani si che parte la querela e poi vediamo chi si diverte.
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Ti ringrazio caro Sven. Sai, la mia situazione lavorativa non è proprio il massimo: sono stata assunta come supplente per una cattedra fino a giugno, poi ciao ciao lavoro probabilmente, dato che non sono iscritta a nessuna graduatoria e via dicendo. Non ho ancora un sindacato di riferimento proprio per questa situazione temporanea e per me tutto è nuovo, ero studentessa fino a luglio e stare dall'altra parte non è per niente facile, anche se è un lavoro che personalmente adoro.
Per quanto riguarda la rievocazione, l'avrei fatta soltanto durante le fiere come Novegro e poche altre, quindi quelle 2-3 volte all'anno al massimo.
Penso che a questo punto però potrei rievocare magari semplicemente una donna degli anni '40 piuttosto che una helferin, così da avere un bicchiere mezzo pieno (o mezzo vuoto?) e non abbandonare proprio del tutto la rievocazione...
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Quand'ero (molto) giovane, per un carnevale mi sono vestito da generale tedesco e l'anno dopo da ufficiale scozzese, con il gonnellino (che freddo). Entrambe le volte nessuno mi ha detto nulla, ma c'è gente che se ne ricorda ancora oggi...
Io penso che puoi farti l'uniforme che desideri, magari farti anche una da ausiliaria alleata, e iscriverti a un'associazione di rievocatori seri. Poi usare le uniformi a tuo piacimento o a richiesta dell'associazione in manifestazioni organizzate per bene. Credo che nessuno potrebbe dirti niente.