Il poligono di Pistoia è situato nello spazio esistente fra muro e contromuro dell'antica cinta muraria della città*. Si sviluppa in lunghezza per circa 400 metri con una larghezza più o meno di trenta.
Originariamente era allestito con linee a 300 metri ma dopo la guerra venne ristrutturato dividendolo nelle specialità* a 50 metri, 25 metri, aria compressa e bersaglio mobile a 50 metri.
Cessata la disciplina del bersaglio mobile a fuoco (cal. .22) il terreno disponibile è stato in seguito recuperato con 4 linee per fucili di "grosso calbro" (tutto ciò che è superiore al .22 per noi si definisce così).
Ovviamente il problema maggiore è il rumore, visto che il vecchio fermapalle dei 300 metri adempiva adeguatamente il suo compito.
La soluzione adottata funzionava in modo ottimale:
Una costruzione rettangolare a tetto piano alta 3 metri con una parte rivolta verso i bersagli con tetto spiovente.
Divisa in due ambienti collegati da un passaggio grande quanto una normale porta. Ognuno di questi ambienti ospita 2 linee di tiro separate da un muro che arriva poco oltre il bancone di appoggio.
Dalla postazione di tiro in avanti si ottiene così una camera di assorbimento lunga circa 2 metri e col soffitto degradante che termina con una parete nella quale è realizzata la feritoia che ho descritto.
Questa camera è rivestita con spugna anecoide di grande formato (8 cm) mentre la stanza dietro il tiratore è completamente rivestita con pannellature fonoassorbenti in alluminio forellato e riempito di apposito materiale.
Il banco di tiro mi sembra di ricordare che sia in legno rivestito di gomma e fornito di uno sgabello regolabile.
Anche la porta di accesso alla struttura è rivestita di materiale assorbente.
Nella zona retrostante i tiratori sono presenti dei tavolini di servizio ed una rastrelliera con tubicini di aria compressa per la ventilazione forzata delle canne.
Un cancello allarmato al fianco della costruzione consente di raggiungere la zona bersagli per il cambio degli stessi.
Durante l'uso dall'esterno si avverte un suono sordo e cupo che non disturba più di tanto.
Nell'occasione delle gare che ho svolto in quel poligono ho sempre passato il tempo libero in quella installazione chiacchierando con i tiratori ed osservandoli nel tiro.
Ragionando col senno di pòi viene da pensare che non ci fosse una seconda porta dal lato opposto all'ingresso principale...
La maggiore attenzione negli impianti di tiro è nell'assicurare la massima tranquillità* nel maneggio armi ed il costante controllo delle attività*, a scapito di questi subdoli problemi che si scatenano in modo violento e rapidissimo....
Già* in altri poligoni ci sono stati incendi dovuti al deposito delle polveri incombuste e memori di ciò nella Sezione di Tiro dove sono iscritto abbiamo preso tutte le precauzioni del caso.



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