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					Re: Vecchi strumenti di aerei militari: possibile pericolo
				
					
						
							Capisco meglio quello che vuoi dire: hai ragione.
 Purtroppo, però, in materia ci dobbiamo necessariamente rivolgere a prodotti, produttori, esperti e mercati esteri, se vogliamo una gamma soddisfacente. L'Italia ha scelto di bandire il nucleare e non ha miniere di isotopi dunque l'utilizzo dei contatori è molto marginale, professionale ed industriale: molto raro, insomma. Negli USA ha raggiunto gli hobbisti cinquanta anni fa e il mercato è molto più maturo e completo.
 
 Io non ho mai detto che il CDV700 non serva a nulla, anzi: ci sono molti amatori che l'usano con discreta soddisfazione.
 Si può modificare, aumentandone la sensibilità e si può rendere collegabile al PC.
 A dire il vero non ne ho parlato affatto.
 Un mio conoscente me ne ha offerto uno in regalo, ma, a conti fatti, tra spedizione dagli USA e dogana, non sarebbe valsa la pena.
 è un progetto dell'inizio degli anni '60, finanziato dalla protezione civile USA, per dotare i cittadini statunitensi di un kit da utilizzare in caso di conflitto atomico.
 Ne sono stati prodotti centinaia di migliaia, da diversi produttori, a basso costo, dunque con circuito semplificato, ed una sola scala di misura.
 
 http://www.civildefensemuseum.com/cdmus ... dv700.html
 
 Nel kit, denominato CDV 777, http://www.civildefensemuseum.com/cdmus ... 77kit.html contenuto in una grossa scatola di cartone, avrebbero trovato posto i contatori CDV 715 (sordi come campane, perchè nati per rilevare il livello di radiazione nell'immediatezza dell'esplosione atomica e dunque dotati di una scala di sensibilità molto elevata), dei dosimetri, con charger, e un CDV700.
 Passate alcune settimane dall'attacco, misurata l'aria all'esterno dei rifugi con il CDV 715, i superstiti avrebbero usato il CDV700 per misurare il cibo, l'acqua e gli oggetti di uso quotidiano, dopo il fall out.
 I kit, nelle diverse configurazioni, più o meno completi, dovevano avere basso costo, facilità di utilizzo e massima diffusione ed erano in vendita in tutti i supermercati.
 
 L'FH-40T non ha stabilizzatore di tensione, ma considerato il consumo dell'unità la cosa non comporta grossi sacrifici: i contatori consumano pochissimo.
 Se ben tenuto e calibrato... dovrebbe essere affidabile.
 Il video da me postato fa capire bene quanto la sensibilità sia di importanza relativa, rispetto alle dimensioni. Il contatore militare più sensibile, se ben ricordo, negli anni '70, aveva sonde da 500CPM/mR/h...
 Ci sono usi in cui una simile sensibilità è sufficiente o addirittura necessaria. Magari perchè hai solo un Eberline 120 e la HP 260 lo manda a fondo scala...
 HP260 e Lud. 44-9 hanno 3600 e 3300 CPM/mR/h.  Delle bombe. Ce ne sono di più sensibili, ma ogni sonda ha la sua applicazione e il suo uso. Io ho un paio di end window da 500 circa, ma belle ampie (35 mm circa)... e vanno bene..
 L'importante è sapere che il dato rilevato è basso perchè la sensibilità lo è e non perchè ho perduto impulsi per via della ridotta superficie.
 Poi, nel calcolo delle rilevazioni, ovviamente, tengo conto della sensibilità, perchè divido il numero che mi appare sulla scala per 500 e non per 3600....
 
 
 
 
 
 
 
 
	
	
	
	
	
	
	
	
	
	
	
	
		
		
			
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