Soldati tedeschi...... si fa presto a dire tedeschi, ma quanti lo erano davvero?
Recentemente ho approfondito la storia di alcuni "tedeschi" disertori, uno era un danese e due polacchi.
Il danese era stato arruolato nella marina tedesca e, appena giunto in Italia, aveva disertato, passando con i partigiani. Quindi, grazie alla conoscenza dell'inglese era stato aggregato ad una missione alleata che fu scompaginata, quindi ad un'altra che la sostituì. Con questa giunse alla fine della guerra.
Il primo polacco invece fu catturato dai partigiani ad agosto 1944 e stava per essere ucciso insiema ad altri 17 camerati, quando ebbe l'ispirazione di salutare a pugno chiuso e si salvò. Purtroppo morì in un banale incidente (un MP40 appeso ad un muro cadde e partì una raffica) a fine novembre.
Molto più avventurosa la vita del terzo, abbastanza famoso dalle nostre parti: ex tenente dell'esercito polacco, ebreo, per salvarsi iniziò a lavorare per la Todt. Dopo aver lavorato in Finlandia ed in Germania arrivò in Italia con l'intento di navigare sino alla Corsica, venne scoperto, fuggì, passò tra i partigiani e scalando la gerarchia divenne capo di una divisione sino a pochi giorni prima della fine della guerra quando venne sollevato dal comando. Nel dopoguerra si trasferì negli Stati Uniti.
Quindi fate attenzione quando parlate di "tedeschi": indossare una divisa non vuol dire appartenere ad un esercito e condividerne gli ideali.



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