
Originariamente Scritto da
128legio

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Die Nadel
Condoglianze alla famiglia per questo loro lutto.
La famiglia in sè non c'entra niente in questi casi, perchè non nell'essere permissivi l'errore, (i miei sono oltre il permissivo, siamo al menefreghismo puro, eppure io non faccio uso di droghe, superalcolici, non vado sparato a 120 l'ora in giro per le strade, ecc. anzi sono all'esatto opposto), è proprio nella mentalità* della società* odierna il problema, dove fin da giovani si viene bombardati dall'idea che tutto è permesso, che bisogna essere anticonformisti, fare le pazzie per essere fighi, ecc.
In altri tempi questa mentalità* non esisteva e quindi il problema non c'era.
Saluti
Die Nadel
Credo che tu e la tua famiglia siate stati solo fortunati e comunque non sempre i problemi dei figli sono ravvisabili in comportamenti estremi come quelli che hai descritto.
Un discorso è l'essere permissivi un altro è il menefreghismo(parola tua che mi mette una tristezza incredibile)
L'educazione primaria,quella vera e duratura,non la si riceve nella società* o dalla scuola,ma in primo luogo fra le mura domestiche!E' qui che viene forgiato l'individuo fin dai suoi primi giorni di vita.Quello che impari in famiglia lo porti nella società*!
Il discorso del permissivismo,va visto sotto l'ottica dell'educare il figlio insegnando facendo capire e non indottrinando!
Ovvero:bisogna parlare con i figli facendo capire quali sono i valori importanti e lasciarli liberi di sperimentare quanto il genitore dice e afferma.(e nonostante tutto impareranno sempre dai loro errori)
Non serve a nulla tenere in casa i figli e non fargli fare nulla!Si ottiene l'esatto opposto con l'aggravante che raggiunta la maggiore età*,ci si trova degli adulti che della vita esterna alla famiglia non sanno nulla e non sanno come affrontarla.
Avere il controllo dei figli non vuole dire farli crescere meglio.
Quello che manca oggi è il dialogo vero e aperto;il coraggio di spiegare senza remore e vergogne;il coraggio di raccontare anche i propri errori per evitare che altri li facciano;il coraggio e la voglia di saper premiare e di saper punire,ma sempre spiegando e non per presunta autorità*!
Certo che se i genitori si rembambiscono di fronte ad una partita di calcio o un reality,difficilmente avranno il tempo e la voglia di parlare con i loro figli.
Il mestiere del genitore è il più difficile del mondo e lo si capisce solo quando ci si trova ad affrontarlo.