Grazie per aver esposto la storia di questi reparti!
Mi ha particolarmente commosso per l'umanità la testimonianza dell'attentato di via Rasella vista dalla parte delle vittime e soprattutto il rifiuto di eseguire la rappresaglia. Gli ideali cattolici erano evidentemente fortemente sentiti in Alto Adige; richiamo brevemente un'altra terribile vicenda, quella del Battaglione "Brixen" (Bressanone), i cui uomini rifiutarono, in quanto cattolici, di giurare fedeltà al Fuhrer e vennero spediti al fronte senza armi...

Tornando al tema, vorrei precisare due dettagli. La valle in cui il II Battaglione del Bozen compì l'eccidio del 20-21 agosto 1944 è la Val del Biois, in Agordino e non in Cadore: come troppo spesso capita, di un errore di stampa su un libro (Bois invece di Biois) ne fanno le spese gli appassionati che vi si documentano! Una delle cose che mi infastidiscono di più, pur non essendo io indenne da errori, è la faciloneria (non parlo di Marco, ma dell'autore dell'errore originale) con cui si scrive di storia, e non solo, senza controllare.
La rappresaglia od eccidio della Val del Biois, a detta di testimoni dei fatti e di congiunti delle vittime, fu la tragica conseguenza di un'azione di un pugno di partigiani, che colpirono il comandante dello schieramento, provocando la furia dei tedeschi.