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Discussione: [VERONA] riemergono resti del Forte Porta Nuova

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  1. #1
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    Re: [VERONA] riemergono resti del Forte Porta Nuova

    E' proprio il caso di dire "meglio tardi che mai"
    Ieri, 30 agosto 2012, è apparso un articolo sul quotidiano locale veronese, L'Arena, che finalmente ci fa sapere della scoperta dei resti del forte Clam, notizia che era apparsa qui sul nostro forum con la presente discussione ai primi dello scorso maggio...
    E, oltre all'articolo, stasera la scoperta è stata argomento di un reportage all'interno del telegiornale locale di Telearena, emittente legata allo stesso quotidiano. Nell'articolo, che riporto di seguito, si avanzano delle ipotesi sul futuro del ritrovamento, anche se di certo non è stato deciso ancora nulla.

    Un forte asburgico tra i Magazzini generali
    SCOPERTE. Davanti alle ex celle frigorifere sono affiorati i resti del manufatto militare parzialmente demolito negli anni Venti per far posto all'edificio industriale. In mezzo al viale che dall'ingresso porta alla cupola, rinvenuti la caponiera e tratti dei muri alla Carnot e di controscarpa

    30/08/2012
    Spunta un forte asburgico davanti alle celle frigorifere degli ex Magazzini generali. I rilievi sono già stati inviati al progettista perché ne tenga conto. Intanto, la porzione di Forte Porta Nuova spuntata verso la fine di aprile tra le ruspe al lavoro negli ex Magazzini, rimane transennata e accantonata, mentre si procede con i lavori in corso. Il ritrovamento dei resti della caponiera orientale del Forte asburgico realizzato a metà '800 proprio nel mezzo dell'attuale viale del Lavoro, è dovuto alla ristrutturazione, avviata all'inizio dell'anno, del Magazzino numero uno, dove si trasferirà l'archivio di Stato. Scavando nel sottosuolo per realizzare la centrale tecnologica dell'archivio, operai e gru sono incappati nel manufatto bellico anche detto Forte Clam, dal nome del conte a cui fu intitolato, che, a quasi un secolo dalla sua demolizione per far posto allo sviluppo industriale della città, torna a reclamare attenzioni. L'abbattimento della costruzione militare, avvenuto con tutta probabilità nel 1926 e proprio per lasciare il campo libero al grande complesso dei Magazzini Generali, oltre alla caponiera ha risparmiato parte del muro alla Carnot e del muro di controscarpa, più bassi rispetto al livello del piano di campagna originario del Forte. Adesso, mettendo mano agli stessi Magazzini che ne imposero la demolizione e nell'ottica di ricavare un ulteriore spazio sotterraneo (che verrà deviato verso il cancello e prenderà una forma trapezoidale), una porzione del Forte grida vendetta, e si affaccia alla luce proprio nel bel mezzo del viale che dall'ingresso principale dell'area sotto il cavalcavia porta dritti dritti alla cupola dell'enorme cella frigorifera che sarà trasformata in auditorium. Dalla Fondazione Cariverona, proprietaria dell'intera area, non trapela però alcuna preoccupazione, e i lavori vengono affrontati passo dopo passo. Mentre il noto progettista Mario Botta, che ha messo la firma sull'area verde che occuperà circa 30mila metri quadri dei quasi 100mila globali, sta consultando, in sinergia con le Soprintendenze ai beni archeologici e a quelli architettonici, i rilievi del ritrovamento per elaborare una nuova proposta che integri nel roseto ipotizzato attorno all'area del Forte anche i resti del manufatto, lo studio di architettura Mattioli procede senza intoppi con il recupero del Magazzino numero uno che, entro la fine del 2013, sarà pronto per ospitare, in affitto, l'archivio di Stato. I cento posti auto a servizio dell'archivio e dei locali destinati agli ordini professionali, saranno sistemati alla destra dell'attuale cancello di via Santa Teresa, e quindi il Forte rimarrà in una posizione centrale: se verrà integrato nel verde o ricoperto per destinarlo nuovamente all'oscurità, pur con i vincoli della conservazione, ancora non è dato di sapere con certezza. Al momento, ripulito e ben sistemato, se ne sta in attesa di conoscere il suo destino, mentre intorno è un pullulare di camion e operai al lavoro. Entro i primi sei mesi del 2014, infatti, la Fondazione consegnerà le chiavi dei Magazzini recuperati all'Archivio di Stato, mentre il limitrofo edificio a galleria più basso diventerà la sede dell'ordine degli Ingegneri. Con tutta probabilità, il prossimo cantiere si installerà intorno agli edifici in punta all'area dalla parte della città, destinati agli ordini professionali, che sono già in fase di progetto. [Chiara Bazzanella]

    Le foto che accompagnano l'articolo:
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  2. #2
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    Citazione Originariamente Scritto da Festungsartillerie Visualizza Messaggio
    ...lo studio di architettura Mattioli procede senza intoppi con il recupero del Magazzino numero uno che, entro la fine del 2013, sarà pronto per ospitare, in affitto, l'archivio di Stato. I cento posti auto a servizio dell'archivio e dei locali destinati agli ordini professionali, saranno sistemati alla destra dell'attuale cancello di via Santa Teresa, e quindi il Forte rimarrà in una posizione centrale: se verrà integrato nel verde o ricoperto per destinarlo nuovamente all'oscurità, pur con i vincoli della conservazione, ancora non è dato di sapere con certezza.
    A distanza di 2 anni dalla scoperta dei resti del forte Clam-Porta Nuova, trovandomi stamattina a passare in zona, posso darvi un aggiornanento sulle sorti della caponiera: sembra proprio che abbia prevalso la soluzione più sbrigativa e facile: tutto ricoperto di terra e in parte di uno strato di cemento. Nulla più è visibile esternamente.
    Con buona pace di noi appassionati che avremmo magari sperato in una valorizzazione, con la struttura integrata a vista tra gli edifici restaurati, o al limite ricoperta con pannelli in vetro e quindi visibile. Nell'area degli ex-magazzini intanto è un fervore di lavori, si stanno abbattendo molti edifici fatiscenti, però difficilmente i lavori metteranno in luce altre parti del forte.

    Le nostre foto in questo reportage acquistano quindi ancora più valore di testimonianza storica.

  3. #3
    Utente registrato L'avatar di brus
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    Citazione Originariamente Scritto da Festungsartillerie Visualizza Messaggio
    A distanza di 2 anni dalla scoperta dei resti del forte Clam-Porta Nuova, trovandomi stamattina a passare in zona, posso darvi un aggiornanento sulle sorti della caponiera: sembra proprio che abbia prevalso la soluzione più sbrigativa e facile: tutto ricoperto di terra e in parte di uno strato di cemento. Nulla più è visibile esternamente.
    ...
    Che schifo, non so chi abbia dato il via libera per procedere in questo modo ma è veramente una cosa indegna.

    Ciao
    Brus

  4. #4
    Utente registrato L'avatar di Festungsartillerie
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    Citazione Originariamente Scritto da brus Visualizza Messaggio
    Che schifo, non so chi abbia dato il via libera per procedere in questo modo ma è veramente una cosa indegna.

    Ciao
    Brus
    Senz'altro una cosa indegna, il permesso in teoria dovrebbe averlo dato la soprintendenza per i beni culturali-architettonici ecc.:

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    Addio ipotesi di integrazione dei resti nelle nuove strutture, come prospettava troppo ottimisticamente l'articolo del quotidiano l'Arena citato più sopra, quindi.
    Va anche detto che la storia si ripete, era successa più o meno la stessa cosa circa 25 anni fa, quando erano stati ritrovati resti di uno dei due forti austriaci nell'area del parco ferroviario di Porta Nuova, il Palio-Alt Wratislaw oppure il S.Lucia-Schwarzenberg. In quel caso non si sa nemmeno che fine abbiano fatto i reperti.

  5. #5
    Utente registrato L'avatar di brus
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    Grazie per la precisazione...

    Questa invece proprio mi mancava:

    Citazione Originariamente Scritto da Festungsartillerie Visualizza Messaggio
    ...Va anche detto che la storia si ripete, era successa più o meno la stessa cosa circa 25 anni fa, quando erano stati ritrovati resti di uno dei due forti austriaci nell'area del parco ferroviario di Porta Nuova, il Palio-Alt Wratislaw oppure il S.Lucia-Schwarzenberg. In quel caso non si sa nemmeno che fine abbiano fatto i reperti.
    ...che dire, in 25 anni nessun passo avanti

    Ciao
    brus

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