...e daje co sta spezzoniera...
Ciao a tutti.
Questo materiale è stato trattato ampiamente ed estesamente in questo topic...http://www.milistory.net/forum/bomba...-vt3550-3.html
Per evitare confusioni e non per puntualizzare la chiara descrizione dell'oggetto che ha fatto il buon Stecol, bisogna dire che il contenitore in realta' è una vera e propria bomba d'aereo che il vettore (l'aereo) sgancia e successivamente dopo un tempo predeterminato, durante la caduta, si apre, operazione disposta dalla spoletta a tempo meccanico posta sul naso dell'ordigno, che ne permette contestualmente la dispersione delle submunizioni o bombette o in inglese cluster-bomb/bomblets.
Questo ordigno attualmente si chiama Cluster Bomb Units ma in origine nel secondo conflitto si chiamava Cluster o Cluster Adapter, per distinguerlo dalle bombe d'aereo classiche.
I dispenser sono dei congegni che contengono le munizioni da disperdere, sono agganciati alle ali, alla carlinga o nel vano bombe ma disperdono semplicemente le bombette/submunizioni, rimangono agganciati al vettore e vengono successivamente riutilizzati.
Infine il termine tutto italico di spezzoniera è relativo al sistema che conteneva le bombette, al tempo gli italiani le denominavano spezzoni, ovviamente per complicare le cose chiamavano con lo stesso termine sia gli ordigni di caduta che disperdevano le bombette che i veri e propri dispenser riutilizzabili.
Arcano spiegato...spero.
Ultimo particolare, come per le granate d'artiglieria alleate ( da 105mm aericane e da 25libbre inglesi) che disperdevano volantini e che erano semplici adattamenti campali di munizioni fumogene a base emissione, anche per questo sistema di dispersione impiegato dai velivoli, le prime dispersioni sono avvenute modificando in maniera campale i cluster adapter e solo successivamente ne sono stati sviluppati sistemi dedicati.
Ciao Francesco



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