caro Waffen, sono d'accordo, siamo veramente in pochi ad apprezzare il materiale britannico e del Commonwealth, è la cosa per certi aspetti è strana, perché la stragrande maggioranza delle formazioni alleate che hanno combattuto in Italia NON erano dell'US Army, ma britanniche, del Commonwealth (canadesi, sudafrican, indiani, neozelandesi) o di altri alleati (brasiliani, francesi, gli stessi "cobelligeranti italiani). Eppure se uno va a un raduno di mezzi WWII o di "living history" (history???) sembra che in Italia abbiano combattuto solo gli americani. Non hai idea di come ci sia rimasto male quando a un raduno di reenectors ho sentito uno vantarsi di aver ritrovato in un fienile una Willys con ancora la verniciatura e le insegne inglesi della guerra, e di averla "restaurata" in olive drab e insegne americane... non era un "restauro", ma un vero e proprio falso storico. E' vero che gran parte del materiale utilizzato durante la campagna d'Italia era di produzione USA, ma venne impiegato da formazioni non americane, nella stragrande maggioranza dei casi. Le stesse insegne sudafricane che ho postato in un altra stanza sono state apprezzate come praticamente introvabili dal fior fiore dei collezionisti internazionali, ma alle cosiddette "ricostruzioni storiche" è più facile vedere qualcuno vestito da .... australiano! Ti dirò che è anche per questo motivo che ho smesso di fare reenactment: in Italia rimane un'occupazione ludica che con la storia ha poco o nulla a che fare. Diverso è invece il discorso per chi - nel campo del collezionismo - è disposto a spendere cifre notevoli per i consueti elmetti SS o RSI falsi, e magari si fa scappare da sotto il naso un MKII con insegne indiane, autentico e a un decimo del prezzo...




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