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Discussione: quadro di guerra

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  1. #1
    Moderatore L'avatar di maxtsn
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    Data 20/08/1942 Roma, poi vi sono due XX (di nuovo 20 a numeri romani?)
    Le due X indicano l'anno dell'Era Fascista (E.F.) in questo caso XX indica 20° anno E.F. (si parte a conatare dalla Marcia su Roma del 28 Ottobre 1922)

    Belle, nella 3°foto, le mostrine dei reparti chimici!!
    Max

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  2. #2
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    Citazione Originariamente Scritto da maxtsn Visualizza Messaggio
    Le due X indicano l'anno dell'Era Fascista (E.F.) in questo caso XX indica 20° anno E.F. (si parte a conatare dalla Marcia su Roma del 28 Ottobre 1922)

    Belle, nella 3°foto, le mostrine dei reparti chimici!!
    In tutte le foto si vedono solo mostrine del periodo regio con stellette, ciò è dovuto al fatto che solo nel tardo 44 con l' affluenza di nuovi complementi dall' Italia e a formazone di nuovi battaglioni i Nebbiogeni ricevettero capi di vestirio nuovi, bustine con visiera e i relativi attributi repubblicani (gladii e mostrine).

  3. #3
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    Il II° Battaglione nebbiogeno quando fu inviato a Gothenhafen su richiesta tedesca nell' ottobre 1942 era articolato su: Compagnia Comando, 28^ Cp.,34^ Cp., 35^ Cp., 37^ Cp. Il soldato Caratenuto apparteneva invece alla 33^ Cp. E' quindi possibile che sia rimasto in Roma, presso il Reggimento Chimico - sua ultima destinazione - fino all' armistizio. Inoltre tra le sue foto scattate in Polonia non vi sono date precedenti al 43. Durante i combattimenti per la difesa di Roma (8-10 settembre 1943) il Reggimento Chimico operò, insieme ad altre truppe dei depositi, per la difesa delle caserme contro i paracadutisti germanici, ma l' impiego più vasto che comportò molte perdite fu quello dei reparti lanciafiamme. Disarmato il Regio Esercito in Italia, Francia e Balcani, la maggior parte della truppa - circa 900 mila uomini - fu deportata con vagoni piombati in Germania, Polonia e Bielorussia in speciali campi IMI (Internati Militari Italiani) dove agli italiani furono negate la denominazione di prigionieri di guerra e i relativi diritti garantiti a questi dalla Convenzione di Ginevra. Subito iniziarono le richieste di arruolamento nelle FF.AA. tedesche, specie nelle SS e poi per l' arruolamento nell' ENR. Contestualmente gli internati dovettero subire fortissime pressioni - non solo psicologiche - per spingerli all' adesione. Tra queste un graduale ma costante peggioramento delle condizioni di vita e delle razioni alimentari. Lo scrittore e giornalista Giovannino Guareschi, internato prima in Polonia e poi in Germania scrisse che, stando alle tabelle viveri tedesche rinvenute dopo la liberazione, gli IMI non avrebbero potuto esser ancora vivi nell' aprile 1945. Una minima parte degli internati aderì alla RSI perchè fascista, o incolpando la monarchia per lo sfacelo seguito all' armistizio, altri nella speranza di rientrare in Italia o disertare alla prima occasione, altri ancora - e non è il caso di biasimarli - perchè gravemente malati o semplicemente per fame. E se Guareschi nella versione non censurata del suo diario di prigionia, appunto intitolata "IL GRANDE DIARIO" riporta il caso di un ufficiale che si rivolse ai suoi colleghi con la frase "Vado in Italia a mangiare gli spaghetti", cita anche l' episodio dei Nebbiogeni, che aderirono in massa uscendo dai reticolati inquadrati a passo di marcia e cantando "Giovinezza" per ricongiungersi ai reparti del Baltico. Caso quasi unico dopo l' 8 settembre, i tedeschi apprezzavano molto le truppe nebbiogene italiane, seri, fidati, tanto da dipendere per la difesa dei porti, delle industrie belliche e delle armi segrete V1 e V2, proprio dagli altrimenti disprezzati italiani.

  4. #4
    Utente registrato L'avatar di cchr75tj
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    Le sue ipotesi, non sono alquanto fantasiose e spiego il perchè.-
    In primis le faccio i complimeti: la storia, si studia con prove alla mano e poi con gli elementi raccolti si fanno le ipotesi.-
    Può essere che si sia arruolato nella RSI, o ne abbia fatto parte, e le spiego il perchè. Ricordo un episodio divertente ma molto significativo. Negli anni 80 mio padre regalo' al nonno una radiolina di colore rosso fuoco, per ascoltare le partite di calcio, la domenica pomeriggio. Mio nonno ringrazio ma compro della vernice grigia, per dipingere la radio rossa, con un pennello, suscitando le parole di noi tutti (mi escludo io avevo 5/6 anni). Crescendo io ho maturanto la passione per che guevara, e lui nn d'acordo con me mi diceva " ... i comunisti. la fame perde la vista. I comunisti tu lavori e io mangio", ripeteva sempre questo. Con la democrazia ha sempre votato o fiamma tricolore o democrazia cristiana, ma è sempre rimasto al di fuori di ogni movimento politico, si doveva lavorare. Probabilmente poi quando giunse a Roma (diceva che la prima città che ha toccato dalla sua lunga traversata è stata Roma, ove poi è stato soccorso) abbia rinnegato ogni azione, probabilmente per pensare a se stesso, visto che il clima politico era cambiato radicalmente. le allego un altro documento integrativo.
    La saluto e la ringrazio per l'interessamento.
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  5. #5
    Moderatore L'avatar di maxtsn
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    In tutte le foto si vedono solo mostrine del periodo regio con stellette, ciò è dovuto al fatto che solo nel tardo 44 con l' affluenza di nuovi complementi dall' Italia e a formazone di nuovi battaglioni i Nebbiogeni ricevettero capi di vestirio nuovi, bustine con visiera e i relativi attributi repubblicani (gladii e mostrine).
    Assolutamente d'accordo... ma non capisco.
    Io ho precisato che 1942 XX (dove XX indica 20°E.F.) quindi siamo ampiamente in periodo Regio e di sicuro non potevano esserci i gladi.
    Max

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