Citazione Originariamente Scritto da Paolo Marzetti Visualizza Messaggio
Il tuo ragionamento non fa' una grinza, tuttavia ti posso dire che sta prendendo piede in Italia il sistema anglo-sassone dell' "as is". Ovvero ti cedono l'oggetto cosi' com'è a prescindere dal fatto che possa essere originale o meno. Se l'oggetto e' provvisto di 'lifetime guarantee' lo dichiarano nell'offerta all'incanto ed assieme ad esso ottieni un certificato scritto di un perito iscritto ad un tribunale.Il problema puo' sussistere se il certificato e' estero (in genere USA o dei paesi dell'ex Est):
in questo caso chi ti dice che non sia contraffatto o stampato in serie? (com'è avvenuto qualche tempo fa' in una rinomata asta britannica).Insomma e' un bel problema che si puo' evitare solamente dopo accurato studio dell'oggetto,preso in mano e valutato secondo le proprie cognizioni. PaoloM
Paolo, non bisogna confondere istituti derivanti dalla "common law" con le peculiarità della "civil law", ossia la normativa di matrice anglosassone con i princìpi del diritto romano. L'adozione della formula "as is" non aiuta, nemmeno per il fatto che stia prendendo piede nel nostro paese. La "lifetime guarantee", poi, é una sciocchezza giuridica per il solo fatto che non é dato di sapere se le obbligazioni rinvenienti dalla garanzia siano riferite alla vita dell'acquirente , del cedente od entrambi. Se il venditore schiatta qualche mese dopo la vendita, il certificato di garanzia a vita posso pure incorniciarlo ed appenderlo al muro. Idem possono fare gli eredi dell'acquirente scomparso prematuramente. Il fatto, poi, che si ponga il problema dell'autenticità finanche del certificato, lo trovo spassoso. Alla fine, l'ultima frase che hai scritto é la regola, non rassicurante, ma all'atto pratico sempre valida.
MP