
Originariamente Scritto da
kleiner pal
Dovevo scrivere un articolo per una rivista sugli strumenti a volte ridicoli della propaganda di guerra ma, "more solito", è rimasto tutto "in nuce".
1918, nella tranquillità delle retrovie viene ricreata una scena di assalto con passaggio di un fiume, presumibilmente uno dei rami secondari del Piave, su una passerella improvvisata ma...
uomini che corrono ritratti di spalle...
non va bene, la scena potrebbe essere facilmente interpretata come una fuga e non un attacco, i soldati voltano le spalle al nemico...
allora cambio di scena, i soldati corrono verso il fotografo, effetto sicuramente migliore, anche se la domanda che sorge spontanea è "come ha fatto il fotografo ad arrivare nelle linee nemiche da conquistare prima dei propri soldati?".
Ma è un dettaglio più difficile da notare, la propaganda era ed è destinata ad anime semplici...
Naturalmente ho riscontrato lo stesso sistema di lavoro anche "dall'altra parte".
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