ministro del governo Dollfuß ... si riconosce il naso (che neanche il ritocco ha aggiustato!). E' il quintultimo partendo dal basso
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ministro del governo Dollfuß ... si riconosce il naso (che neanche il ritocco ha aggiustato!). E' il quintultimo partendo dal basso
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"se dan da bere al soldato, è per fregarlo o perchè è già spacciato ..." (Arturo Pérez Reverte, Il ponte degli assassini)
anche se , in effetti, appartenevano tutti e due al 1° Regiment der Tiroler Kaiserjäger. Tonle
"se dan da bere al soldato, è per fregarlo o perchè è già spacciato ..." (Arturo Pérez Reverte, Il ponte degli assassini)
400 - 401 - 402
in questa foto si nota bene la differenza di colorazione degli elmetti germanici (i primi due ben visibili a sinistra) e quelli austriaci (quelli più vicini all'Imperatore al centro; in questo caso due modelli Berndorfer 1918 o ungheresi che dir si voglia) dal colore più chiaro e opaco, meno "riflettente".
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"se dan da bere al soldato, è per fregarlo o perchè è già spacciato ..." (Arturo Pérez Reverte, Il ponte degli assassini)
chiaramente intendo "germanici" come colorazione ... sembrano infatti tutti elmetti di fabbricazione imperiale
"se dan da bere al soldato, è per fregarlo o perchè è già spacciato ..." (Arturo Pérez Reverte, Il ponte degli assassini)
"se dan da bere al soldato, è per fregarlo o perchè è già spacciato ..." (Arturo Pérez Reverte, Il ponte degli assassini)
Nella foto "400" in effetti i due militari di fronte a Kaiser Karl pare siano dotati proprio di due bei Berndorfer cd. "Ungheresi" nuovi di fabbrica.
Interessante anche l'immagine "402" in cui si notano dei berretti calzati da alcuni soldati sotto l'elmetto per proteggersi dal freddo, motivo forse per cui è anche possibile o ipotizzabile che in particolari condizioni climatiche le imbottiture d'origine venissero magari già rimosse dal militare in linea all'epoca, il tutto per permettere al guscio dell'elmo di essere più comodamente indossato anche se probabilmente così facendo l'efficacia della sua protezione andava un pochino a farsi benedire.
Riporto per esemplificare l'immagine dell'interno di un Berndorfer M17 di quelli in versione con imbottitura a cuffia il cui interno è stato asportato probabilmente già poco dopo la sua distribuzione svitando e riavvitando le tre viti di fissaggio del cerchione metallico che, anche ad una superficiale osservazione, risultano inamovibili, fissate e "mummificate" nella loro lontana nel tempo ultima posizione di serraggio.
In questo ultimo caso però, diversamente dalle condizioni riportate nella foto commentata e considerato il particolare tipo di imbottitura di feltro che probabilmente con temperature miti o estive risultava tutt'altro che "refrigerante", l'obbiettivo sarà stato soprattutto quello di tenere le meningi un poco più arieggiate e al fresco.
Non a caso Cocianni nella sua recente ottima pubblicazione ipotizza che l'imbottitura cd. "a cuffia" fosse specificamente pensata per l'impiego da parte di truppe da montagna e lo stesso elmetto, messo in testa magari durante l'estate sul Carso o nel giugno 1918 in riva al Piave, doveva essere peggio di un attuale forno a microonde acceso a pieno regime...
Chi sa?![]()
Molto interessante!! Fino a oggi particolarmente sapevo soltanto degli ungheresi con la taglia unica spesso troppo piccola 64 che i soldati hanno asportati l`interno per portarlo sopra i berretti---contro il freddo....
PS: Amo le "Windjacken". Nel questo tempo queste giubbe certamente erano modernissime, questo tipo di gm1 era paradigmatico per i Windjacken tipici degli anni `30 e le milizie paramilitari austriache (Heimwehr, Frontkämpfer, Schutzbund etc etc.)
"Scio me nihil scire"----"Sine ira et studio"
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