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Discussione: Recuperanti a Cassino

  1. #1
    Collaboratore L'avatar di Il Cav.
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    Recuperanti a Cassino

    Come possono le popolazioni sopravvivere in un territorio devastato dalla guerra e ingombro di pericolosi residuati bellici ?
    Dandosi al mestiere del recuperante di metalli, ovviamente !
    1) Far battere le colline e le campagne circostanti ai ragazzini, dopo averli sommariamente istruiti a riconoscere gli ordigni.
    2) Radunare quanto rinvenuto in cataste divise per tipologia (bombe a mano, bombe da mortaio, proiettili da cannone).
    3) Lasciare il tutto incustodito all’ aperto in attesa che, dopo qualche mese passi l’ artificiere a disinnescarli.
    4) Vendere la ferraglia un tanto al chilo.
    5) Mettere in conto un certo numero di “incidenti sul lavoro”.
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  2. #2
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    Poveri ragazzi, si vede che non avevano proprio nulla...
    Comincio un sacco di cose e non ne finisco nes

  3. #3
    Utente registrato L'avatar di gotica68
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    Davvero due stracci addosso...

  4. #4
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    Poche bombe hanno usato...

  5. #5
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    Mio nonno era di quelle zone, un po' più a sud, SS. Cosma e Damiano (LT).
    Ho ritrovato di recente scambi epistolari tra lui (che nel 1943/44 era a Roma) e suo padre (invalido della prima guerra) che invece stava ancora al paese.
    Lettere e messaggi a volte scritte su minuscoli ritagli di carta, dove appunto il mio bisnonno diceva che non avevano nulla e che tutto gli faceva comodo
    per fare scambi con beni di prima necessità, in un passaggio parla di "scarpini in gomma" ricevuti (forse scarpe da ginnastica americane?) e lo ringrazia perché sarebbero stati utili da scambiare con olio da cucina.
    Commovente .

    PaoloZ

  6. #6
    Moderatore L'avatar di Nitro90
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    Citazione Originariamente Scritto da soldatidiplastica Visualizza Messaggio
    Mio nonno era di quelle zone, un po' più a sud, SS. Cosma e Damiano (LT).
    Ho ritrovato di recente scambi epistolari tra lui (che nel 1943/44 era a Roma) e suo padre (invalido della prima guerra) che invece stava ancora al paese.
    Lettere e messaggi a volte scritte su minuscoli ritagli di carta, dove appunto il mio bisnonno diceva che non avevano nulla e che tutto gli faceva comodo
    per fare scambi con beni di prima necessità, in un passaggio parla di "scarpini in gomma" ricevuti (forse scarpe da ginnastica americane?) e lo ringrazia perché sarebbero stati utili da scambiare con olio da cucina.
    Commovente .

    PaoloZ
    mamma mia e pensare che ormai tutti si sono dimenticati come stavamo messi davvero male.

  7. #7
    Utente registrato L'avatar di Deutschland Ely
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    Foto oltremodo significativa, la miseria che c'era era impressionante... E in quanti sono morti così...
    https://ivoltidellaguerra.wordpress.com/

  8. #8
    Utente registrato L'avatar di gotica68
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    Citazione Originariamente Scritto da soldatidiplastica Visualizza Messaggio
    Mio nonno era di quelle zone, un po' più a sud, SS. Cosma e Damiano (LT).
    Ho ritrovato di recente scambi epistolari tra lui (che nel 1943/44 era a Roma) e suo padre (invalido della prima guerra) che invece stava ancora al paese.
    Lettere e messaggi a volte scritte su minuscoli ritagli di carta, dove appunto il mio bisnonno diceva che non avevano nulla e che tutto gli faceva comodo
    per fare scambi con beni di prima necessità, in un passaggio parla di "scarpini in gomma" ricevuti (forse scarpe da ginnastica americane?) e lo ringrazia perché sarebbero stati utili da scambiare con olio da cucina.
    Commovente .

    PaoloZ
    Commovente termine giusto!

  9. #9
    Moderatore L'avatar di maxtsn
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    Purtroppo siamo un paese con la memoria troppo corta...
    Veramente commovente, Soldati.
    Max

    Frangar non flectar

  10. #10
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    Distrutti da una guerra terribile voluta da un regime sciagurato... e dai poteri forti che lo sostenevano.
    Quelli non hanno pagato, la popolazione civile invece si.
    Comincio un sacco di cose e non ne finisco nes

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