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Discussione: Che luogo può essere?

  1. #31
    Moderatore L'avatar di Nitro90
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    Citazione Originariamente Scritto da piesse Visualizza Messaggio
    Beh, è solo fortuna e il fatto che si tratti del mio paese; certo, a pensarci è proprio strano i giri che fanno questi oggetti e come poi, come per destino, dopo tanti anni, alle volte ritornino da dove sono partiti.

    Nel mio paese, anni fa, è stato fatto un libro intitolato "Cecina anni di guerra" e la foto di copertina, poi divenuta un po' la foto-simbolo della seconda guerra in questo paese, raffigura il ponte ferroviario distrutto da uno dei primi bombardamenti alleati; grazie a questo ponte e a quello stradale, sul modesto fiume che delimita, a nord, il paese, i miei concittadini di allora ne subirono ben 44 che naturalmente mon si limitarono ai ponti, ma interessarono un po' tutto il centro abitato.
    Ebbene, questa foto è ricomparsa a Cecina negli anni 80 grazie ad un turista tedesco venuto in vacanza che fece amicizia con un fotografo locale; all'epoca erano già molti i tedeschi che venivano in ferie dalle nostre parti, ma, diciamo la verità, sopportati perché portavano comunque ricchezza, ma non amati, e anche loro lo sapevano, per cui stavano un po' sulle sue; era difficile fare amicizia, ma visto che ciò avvenne, il tedesco raccontò di essere stato soldato tra l'altro anche qui, di essere stato presente durante i bombardamenti e di avere perso un amico durante uno di questi, e di avere, a casa, alcune foto scattate da lui stesso.
    Ecco come questa foto è divenuta uno delle immagini simboliche nella nostra comunità.
    Sono storie davvero emozionanti che hanno quel non so ché ti preziosità, che possono solo che rafforzare la memoria.

  2. #32
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    Tra l'altro è molto interessante che questa foto venga da un soldato della 85^ ID, che teoricamente nel mio paese non ci sono stati.
    Però va detto che dopo essere stati accantonati a Viterbo, intorno al 10 giugno del 1944, i soldati della Divisione furono trasferiti sulla linea dell'Arno, intorno alla metà di agosto, per poi partecipare ai combattimenti sulla Gotica, zona Firenzuola, a metà settembre.
    Durante lo spostamento evidentemente si fermarono un po' anche a Cecina, che dopo il passaggio del fronte, ai primi di luglio, era diventata una grande area logistica, con accampamenti vari, comandi, un ospedale, un aeroporto, e anche un cimitero.

    Secondo quello che mi ha sempre raccontato mia mamma, la Piazza principale, ovvero la Piazza della Chiesa, dove lei abitava dopo il rientro dallo sfollamento, era stato impiantato un cantiere dove si produceva asfalto, trovavano anche il tempo di asfaltare le strade, e la Chiesa era il dormitorio-mensa dei soldati addetti, nonostante una parte di tetto franata per via dei bombardamenti e il buco coperto provvisoriamente con un paracadute.
    Ma bel presto gli americani decisero di ricostruire il tetto stesso e il paracadute fu regalato agli operai che rifecero il tetto, tra i quali mio nonno, che usò la sua parte per fare l'abito da sposa per una mia zia e ne rimase anche per fare delle camicette alle altre tre sorelle, tra le quali mia mamma. Avvenimento ricordato tutt'oggi nella mia famiglia come una grande festa.

    Il Genio Militare USA fece sorgere fin da subito altri cantieri, per le opere urgenti, ricostruire i ponti in primis, sia pur provvisori e sgombrare macerie per ripristinare la viabilità, oltre alla bonifica dei numerosi campi minati presenti un po' dappertutto e allo sgombero e all'accantonamento dei numerosii mezzi e materiali abbandonati dai tedeschi in ripiegamento.

    Inoltre questa retrovia divenne in quattro e quattr'otto luogo di svago dei soldati in licenza, fra sole e mare, e dei quali ancora oggi qualche vecchio ricorda le solenni sbronze e le epiche scazzottate fra di loro e i giovanotti del paese, che vedevano seriamente minacciate le virtù delle ragazze locali, molte delle quali inevitabilmente attratte da questi giovanotti in salute e ben vestiti e pieni di ogni ben di Dio che regalavano con gran generosità.
    Molto riprovevole, per la morale dell'epoca, ma la fame è fame e la guerra è guerra.
    E bisogna pur dire che i quasi due anni di presenza dei soldati alleati in conclusione furono una bella leva per far ripartire anche l'economia del paese, oltre a far ripartire la macchina politico-amministrativa.

    Quindi il nostro sconosciuto soldato della 85^ evidentemente si era trovato ad avere qualche giorno di libertà e immaginiamolo fra bagni in mare, vino e allegre risse, e anche a scattare qualche foto ricordo, una delle quali dopo 73 anni ha deciso di tornare da queste parti.

  3. #33
    Moderatore L'avatar di Nitro90
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    Ma infatti, ci sono rimasto anche io per la 85^ divisione in quella zona, è ben risaputo della 91^ , ma anche cercando online nessuno la menziona a Cecina questa divisione, ma ripartono appunto dalla Gotica, come hai detto da Firenzuola.Importanti sono questi tuoi aneddoti, che ci riportano dettagli importanti, grazie alle testimonianze che hai raccolto, ottime davvero.

  4. #34
    Utente registrato L'avatar di piesse
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    Ma sai, di solito si ricordano i combattenti, quelli in transito fanno meno storia.
    A Cecina specificatamente combatté la 34^ "Red Bull", con un fronte largo circa 6-8Km; sul fianco destro, la 91^, un reggimento della quale peraltro fu per breve tempo aggregato alla 34^; ancora, a destra della 91^, fino alla colline Volterrane, la 88^ "Blu Devil".
    C'erano poi reparti corazzati, logistici e altri.

    Dopo il passaggio del fronte ne sono sicuramente passati molti altri, avanti e indietro, all'epoca la Via Aurelia era la direttrice tirrenica sud-nord principale, non c'erano autostrade e le strade interne erano collinari, strette, tortuose e spesso non asfaltate.

    I Brasiliani ad esempio dopo l'arrivo a Napoli e prima di operare sulla Gotica erano acquartierati qui; anche il loro Quartier Generale era in una grossa fattoria nei dintorni.

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