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							Ciao a tutti e grazie a Robert 17!
 
 Torno indietro all’ultima foto pubblicata, quella dell’ufficio del comandante alla Caserma De Cristoforis di Como. Lo SS-Untersturmführer (sottotenente) Günter Mackensen, scrisse sul retro “…Mein arbeits zimmer in der CASERMA CAPITANO CARLO DE CHRISTOFORIS…” (…La mia stanza di lavoro nella Caserma….).
 
 cuff-wss-lssah-officers.jpg
 dal web la Ärmelband (fascia da braccio) LSSAH.
 
 Leggendo i commenti sui vari forum tedeschi, risulta che sono in commercio un numero enorme di fotografie falsificate su soggetti militari germanici d’epoca, specialmente sui noti siti d’asta online. Il pericolo è ancor maggiore se le immagini raffigurano reparti di elite, mezzi corazzati oppure famosi soldati pluridecorati. Ciò avviene per le foto singole, ma anche per interi album, che vengono reperiti vuoti e poi riempiti di foto fasulle. Ancora non è garanzia di autenticità l’utilizzo di carte fotografiche d’epoca, che possono essere reperite in fondi di magazzino, ricercatissime e pagate a peso d’oro, oppure la calligrafia Sutterlin sul retro, che viene copiata senza difficoltà dai falsari. Qualche garanzia in più la potrebbe dare il timbro dello studio fotografico, se non copiato anch’esso.
 Per complicare la panoramica, esistono anche fotografie che furono fatte stampare negli anni ’50, ’60 e ’70 dello scorso secolo dai proprietari reduci che ne custodivano i negativi, e poi inserite in album moderni con i fogli di plastica e le scritte a penna biro. In questo caso, però, non si può parlare di falsi.
 Infine risulta normale che la singola foto scattata dal soldato sia stata, in tempo di guerra, riprodotta in più esemplari, destinati ai vari commilitoni che ne fecero richiesta.
 
 Allora come difendersi dai falsi? Non vi possono essere risposte univoche, ma occorre valutare caso per caso ed usare molta attenzione. Quantomeno per diminuire il rischio.
 In relazione alle foto che pubblicherò in questo thread, la loro originalità deriva da diversi fattori: esse provengono da un noto collezionista del settore che ha in corso la dismissione della sua raccolta, vi è sostanziale documentazione di corredo, esse fanno parte di un insieme che rappresenta la storia del singolo soldato, molto ben identificato, dal 1939 al 1961.
 Tenuto conto del loro rilevante valore commerciale/collezionistico, per rendere difficoltose eventuali riproduzioni, ho ritenuto opportuno sovrascriverle prima di pubblicarle.
 
 cypher-lah.jpg
 dal web il simbolo LSSAH in lettere gotiche, venne portato sulle spalline.
 
 L’album fotografico LSSAH di Günter Mackensen inizia con la pagina del giuramento e la didascalia: “30.9.1939 Ich schwöre…” (30.9.1939 Io giuro…), che presenta una cartolina di un monumento interno alla Caserma LSSAH di Berlino-Lichtefelde e due foto:
 
 Günter Mackensen - Pag 13 - cartolina 1 483.jpgGünter Mackensen - Pag 13 - foto 3 484.jpgGünter Mackensen - Pag 13 - foto 4 485.jpg
 
 nella seconda pagina la sua foto a mezzo busto, formato cartolina, con la data 1939, che ho già pubblicato nel primo post, e prosegue con la terza pagina avente tre foto e la dicitura 19. Kompanie Wachbataillon “Reichskanzlei”. Con tale annotazione Günter Mackensen ci riferisce che al tempo fece parte della 19. Kompanie, IV. Wachbataillon, Leibstandarte Adolf Hitler (dicitura dell’unità tra il 1939 ed il 1942). E che col Wachbataillon (battaglione di guardia) ebbe compiti di vigilanza presso la Reichskanzlei, la Nuova Cancelleria del Reich, a Berlino:
 
 Günter Mackensen - Pag 15 - foto 6 492.jpgGünter Mackensen - Pag 15 - foto 7 493.jpgGünter Mackensen - Pag 15 - foto 8 494.jpg
 
 alla quarta pagina la foto con la didascalia “SEPP” ed una cartolina della Caserma LSSAH di Berlino-Lichtefende. La foto a mezzo busto, formato cartolina, raffigura Josef "Sepp" Dietrich (1892 – 1966) che fu un generale tedesco tra i più noti delle Waffen-SS. Godette di grande popolarità da parte dei suoi uomini al comando di varie divisioni corazzate SS. Fu uno dei soli 27 uomini ad essere insignito della Ritterkreuz - Croce di Cavaliere della croce di ferro con Fronde di Quercia, Spade e Diamanti, tra le più alte onorificenze del III Reich. Raggiunse il grado di SS-Oberstgruppenführer und Panzer-Generaloberst der Waffen-SS, il grado più alto delle Waffen-SS, e fu comandante dapprima della 1. SS-Panzer-Division “Leibstandarte SS Adolf Hitler”, successivamente del I. SS-Panzerkorps ed infine della 6. Panzerarmee:
 
 Günter Mackensen - Pag 16 - foto 9 496.jpgGünter Mackensen - Pag 16 - cartolina 2 497.jpg
 
 Bundesarchiv_Bild_101III-Weill-057-37,_Metz,_Sepp_Dietrich.jpg
 dal web, una foto di Josef "Sepp" Dietrich
 
 Saluti, Giovanni
 
 
 
 
 
 
 
 
	
	
	
	
	
	
	
	
	
	
	
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