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Discussione: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela

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  1. #1
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    [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela

    Salve a tutti, volevo inserire qualche foto del forte austriaco Gisela/Dossobuono di cui si era accennato in alcune discussioni precedenti. Il forte è stato costruito tra il 1860 e il '61, si tratta di una classica opera a impianto poligonale con ridotto centrale e di gola, caponiere e opere accessorie in muratura di mattone e pietra e terrapieni per le artiglierie in barbetta.

    uno dei due portali d'accesso simmetrici:
    [attachment=0:18yna1jy]Portale forte gisela 1998.jpg[/attachment:18yna1jy]

    il ridotto centrale, la cui copertura originale in terra "a prova di bomba" è stata sostituita nel 1939 con l'odierno tetto in lamiera:
    Immagine:

    123,51 KB

    una delle camerate per la guarnigione all'interno del ridotto centrale:
    Immagine:

    109,7 KB

    l'interno della caponiera di gola:
    Immagine:

    91,07 KB
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  2. #2
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    Buongiorno, dopo un po' di anni rispolvero questa conversazione che per me è molto utile e interessante. Sono uno studente di architettura dello iuav di Venezia e con altri 3 colleghi stiamo svolgendo una tesi di resturo appunto sul forte in questione e sul gemello forte Lugagnano.
    Avrei alcuni quesiti da porvi.
    1. Qualcuno di voi sa qualcosa di più relativamente l'uso che ne è stato dei forti quando erano proprietà dell'Esercito Italiano, nello specifico riguardo l'uso degli ambienti interni di ridotto e caponiera di gola?
    2. Relativamente le baracche laterali al ridotto ho letto nella discussione che furono realizzate nel 1939. Sapreste indicarmi la fonte che attesta tale informazione? La funzione di tali strutture quale poteva essere? A forte Lugagnano gli spazi interni risultano partizionati da muri divisori, mentre a forte Dossobuono non vi sono patizionamenti dello spazio interno.
    3. Per quanto riguarda le coperture di ridotto e fronte di gola di entrambi i forti, sapreste indicarmi quando furono modificate/rimaneggiate (e il relativo documento che lo attesti)? Se non sbaglio a forte Dossobuono oltre la copertura del ridotto che ora è in lamiera metallica, fu modificata anche la copertua della caponiera di gola; mentre per forte Lugagnano ho letto nella discussione che la copertura del ridotto subì dei lavori di coibentazione, ciò vale anche per la copertura della caponiera di gola?

    Vi ringrazio anticipatamente per le risposte. Tra non molto mi recherò all'ISCAG a Roma, spero di trovare delle informazioni riguardo i forti all'interno degli archivi.

    Al link di seguito troverete le pagine di 2 volumi che riportano particolari costruttivi, dettagli ecc.. relativi le fortificazioni austriache di quell'epoca. Io personalmente l'ho trovato molto interessante.
    https://fotki.yandex.ru/users/pasha2777/album/531068/

  3. #3
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    Anzitutto mi scuso del ritardo nel rispondere, ma purtroppo negli ultimi tempi la estrema scarsità di tempo libero mi tiene lontano non solo da questo come sempre eccellente forum, ma da tutto il web in generale. Tenterò di rispondere almeno ad alcune domande di Francesco87, a cui faccio i complimenti per la tesi sul restauro di questi forti.

    1- Purtroppo sull'uso dettagliato degli ambienti interni di questi forti in epoca italiana so poco o nulla, le informazioni comunemente reperibili essendo pressochè nulle... Immagino che le destinazioni d'uso siano poi cambiate nel tempo, dal 1867 sino al 1897 circa i forti erano ancora considerati opere difensive di prima categoria come quando erano in mano austriaca, da fine '800 sino alla loro dismissione dal militare nei primi anni '70 vennero declassati a depositi di munizioni e materiali vari prendendo atto della loro obsolescenza. Bisognerebbe andare a scavare negli archivi militari italici, cosa tutt'altro che facile e produttiva, come avrai realizzato a questo punto...

    2-3: Come avevo scritto all'inizio, nel 1939 venne realizzata la copertura in lamiera ondulata metallica del ridotto centrale del forte Dossobuono-Gisella, rimuovendo la copertura in terra originale "alla prova", perchè quest'ultima già allora dava problemi di infiltrazioni d'acque piovane nelle strutture sottostanti, adibite a deposito munizioni. In quell'anno venne realizzata una serie di lavori di manutenzione nel Gisella. La data precisa ha una fonte specifica: la testimonianza orale di un anziano del quartiere, raccolta nel 1999-2000, che aveva lavorato all'esecuzione delle lamiere sul tetto, e ricordava bene l'anno dei lavori. Con ogni probabilità nello stesso anno venne realizzata anche la copertura in tegole del ridotto e caponiera di gola sempre del Gisella, tegole poi rimosse verso l'anno 1999 per riportare almeno questa parte del forte a condizioni simili a quelle originali.
    Non saprei se altri lavori, come la demolizione dei muri del recinto difensivo tra i 2 ridotti e altre cose di cui abbiamo discusso qui siano riconducibili allo stesso anno.
    Purtroppo non ho dati invece per le baracche laterali di entrambe i forti, concordo che probabilmente fossero già presenti durante la 1° G.M.

    Citazione Originariamente Scritto da Francesco 87 Visualizza Messaggio
    Buongiorno, dopo un po' di anni rispolvero questa conversazione che per me è molto utile e interessante. Sono uno studente di architettura dello iuav di Venezia e con altri 3 colleghi stiamo svolgendo una tesi di resturo appunto sul forte in questione e sul gemello forte Lugagnano.
    Avrei alcuni quesiti da porvi.

  4. #4
    Moderatore L'avatar di maxtsn
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    Ciao Francesco, sarebbe buona norma passare dalla stanza delle presentazioni.
    Grazie
    Massimiliano
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    Max

    Frangar non flectar

  5. #5
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    Ahimé dopo la visita agli archivi dell'ISCAG non ho ottenuto risposte specifiche ai miei quesiti..
    Ho fotografato alcuni documenti che per divieto di pubblicazione non posso postare.

    Riguardo la domanda che avevo fatto sulla costruzione delle baracche forse posso affermare (non con certezza) che le baracche laterali il ridotto centrale dovevano essere già presenti durante la prima guerra mondiale, in quanto in archivio ho trovato una fotografia il cui soggetto era un aerofono e con la seguente dicitura: "aerofono per la segnalazione degli aeroplani installato a forte tomba (Verona)". All'interno della foto, sullo sfondo dietro l'aerofono si vede la parte retrostante curva del ridotto, a una quota più bassa si può vedere la copertura a falde di una delle baracche laterali. Con buona probabilità quindi, essendo le baracche ubicate nella stessa posizione per i forti gemelli, si può dire che risalgano a quel periodo.

    I documenti relativi l'area del veronese presenti all'ISCAG riguardano il periodo che va da dopo la terza guerra d'indipendenza agli ultimi anni del 1800. Relativamente i periodi successivi non hanno niente, almeno questo è quello che mi è stato dello dall'archivista.

    Poco sono riuscito a trovare realivamente i forti, e rigurdano soprattutto documenti relativi proposte e progetti.

    L'archivista mi ha consigliato di recarmi all'ufficio storico di via Lepanto (Roma), ma non ne ho avuto la possibilità. Ho scritto una mail ma non ho ricevuto risposta.

    Cercando su internet ho letto qualcosa riguardo la biblioteca militare di presidio di Verona, e che attualmente i documenti si trovano alla caserma di Santa Caterina da Siena di Verona, in via Cantarane. Qualcuno sa darmi qualche informazione? Ad esempio se è accessibile?

  6. #6
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    Citazione Originariamente Scritto da Francesco 87 Visualizza Messaggio
    Riguardo la domanda che avevo fatto sulla costruzione delle baracche forse posso affermare (non con certezza) che le baracche laterali il ridotto centrale dovevano essere già presenti durante la prima guerra mondiale, in quanto in archivio ho trovato una fotografia il cui soggetto era un aerofono e con la seguente dicitura: "aerofono per la segnalazione degli aeroplani installato a forte tomba (Verona)". All'interno della foto, sullo sfondo dietro l'aerofono si vede la parte retrostante curva del ridotto, a una quota più bassa si può vedere la copertura a falde di una delle baracche laterali. Con buona probabilità quindi, essendo le baracche ubicate nella stessa posizione per i forti gemelli, si può dire che risalgano a quel periodo.
    Forse la foto potrebbe essere questa qui sotto, che posto scusandomi per la qualità orrenda?

    aerofono forte tomba.jpg

    In caso affermativo, se davvero l'immagine risalisse alla Grande Guerra 1915-18 non ci sarebbero dubbi, le baracche (peraltro in muratura) presenti a suo tempo al Tomba-Stadion così come tuttora negli altri 2 forti gemelli risalirebbero quantomeno all'epoca del 1° Conflitto, ma con ogni probabilità anche a prima di esso.
    Uso il condizionale perchè ho qualche dubbio sull'attendibilità del periodo temporale a cui allude la didascalia della foto, dubbio forse ingiustificato, non me ne intendo per niente di aereofoni, mi sbaglierò ma a intuito mi sembrano più apparecchiature da collocare in epoca Seconda G.M. che nel 1915-18, ma a questo proposito chiederei il parere degli esperti del forum...


    Citazione Originariamente Scritto da Francesco 87 Visualizza Messaggio
    Cercando su internet ho letto qualcosa riguardo la biblioteca militare di presidio di Verona, e che attualmente i documenti si trovano alla caserma di Santa Caterina da Siena di Verona, in via Cantarane. Qualcuno sa darmi qualche informazione? Ad esempio se è accessibile?
    Mi spiace moltissimo, purtroppo non ne ho idea, mai frequentata, una rapida ricerca con google mi colloca la bliblioteca militare di presidio a Verona presso il circolo Ufficiali a Castelvecchio, magari la sede staccata è in via Cantarane. Se non ricordo male qualche anno fa alcuni amici appassionati hanno tentato di farvi delle ricerche, rinunciando però pressochè subito mettendosi le mani nei capelli data la caoticità dell'archiviazione, ahimè... Non per scoraggiarti...

  7. #7
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    Caro Festungsartillerie ti ringrazio molto per le risposte che mi hai dato. Immaginavo che vi fossero grosse difficoltà nella consultazione degli archivi.
    Non appena concluderemo la tesi caricherò alcuni materiali da noi prodotti, così se qualcuno fosse interessato può visionarli.

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