
Originariamente Scritto da
Me ne Frego
Ti do' pienamente ragione. La frasologia adottata nelle varie descrizioni puo' dare un clue, tipo... "Inequivocabile patina del tempo", "da esaminarsi", "normali tracce d'uso", "in buone condizioni" e cosi' via. Perche' pero' discriminare ed applicare la regola "as is" solo su oggetti dei regimi nazista e fascista? La risposta la conosciamo tutti, sta' di fatto che cio' a mio parere a lungo andare gioca a sfavore della reputazione della casa d'aste. La frasologia adottata e' .... xxxx ribadisce di non assumersi alcuna responsabilita' in merito all'autenticita' dei materiali relativi a questo periodo". Cosa migliore sarebbe, visto che molti utenti non hanno l'opportunita' di esaminare l'oggetto di prima persona, fare uso della perizia degli esperti a disposizione prima ed offrire un rimborso dopo, se non soddisfatti. Cio' si applica solo su falsi d'arte. Come stanno le cose, uno ha piu' protezione sul famigerato noto sito d'aste che su cosidette "rinomate e reputabili" case d'aste..... Mi chiedevo, sintetizzando, dove sia l'apporto degli esperti se il loro giudizio non e' avallato dalla stessa casa d'aste?