Forte di Tenna
Costruito tra il 1880 e il 1882 a 608 metri s.l.m. , assieme al forte Colle delle Bene e al forte Pizzo di Vezzena offrivano un triangolare sistema di difesa della Valsugana orientale, inoltre sia il forte di Tenna che quello del Colle delle Bene coprivano la strada di Monterovere, una delle arterie principali dietro la linea del fuoco per portare rifornimenti alle opere fortificate degli altipiani.
Costruito con pietre metamorfiche estratte da una delle cave situate nella "Valle dell`Orco" a Tenna e in seguito ricoperto da uno strato di calcestruzzo e armato con 8 cannoni da 120mm M80 piazzati in casamatta su due batterie e da due obici da 100mm M5 in cupole girevoli a 360°. Era dotato di fossato antistante coperto da 4 mitragliatrici da 11mm.
La guarnigione era composta da 7 ufficiali di cui uno era il comandante( capitano o tenente di fanteria ) 5 subalterni di artiglieria ed 1 ufficiale medico; la truppa invece comprendeva di 223 sottufficiali di cui 72 soldati, 141 artiglieri, 4 specialisti del genio, 6 pionieri, 6 telegrafisti e 4 aiutanti di sanità .
A causa della sua arretratezza edile all`inizio della prima guerra mondiale venne disarmato e usato come osservatorio, mentre i suoi armamenti venivano collocati presso la chiesa di San Valentino ( 2 cannoni ) vicino alla costruzione stessa e altri 2 a est d i Tenna.
Alcuni punti attorno al paese vennero integrati con la costruzione di punti d`osservazione in calcestruzzo posizionati per osservare i movimenti verso la Valsugana.
Con la fine della guerra la struttura venne abbandonata a se stessa e venne successivamente sacrificata per la costruzione delle abitazioni di Tenna e dintorni grazie soprattutto alla qualità delle sue pietre ( è per questo motivo che oggigiorno la costruzione è poco più della metà di un tempo ).
A differenza di altre fortificazioni "il Tenna" non venne completamente demolito per l`interessamento del governo fascista al progetto "ferro per la Patria", visto che di ferro la struttura non ne era traboccante ( eccetto per le cupole tolte con la fiamma ossidrica).
Fu per molti anni proprietà privata del fu signor Barruchelli Giovanni, il quale aveva progettato di trasformare l`intera costruzione in un agriturismo, ma poi bloccato dalla provincia di Trento che rilevò l`intero complesso edile per 198.360 euro e destinato infine a data da destinarsi a centro storico sulla storia del paese di Tenna.
In sintesi il forte di Tenna e quello del Colle delle Bene non ebbero un ruolo importante come lo ebbero i loro cugini più avanzati tecnicamente sugli altipiani, ma vennero rilegati a strutture di osservazione della Valsugana e di pronto intervento se le truppe italiane si fossero spinte fino a Levico o a minacciare la strada di Monterovere.
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