IX Settore MONCENISIO
Caposaldo Malamot
Postazione T
All`interno del rilievo roccioso della Corna Rossa ad una quota di 2650 m. venne ultimata nel 1939 la Postazione T ,un`opera in caverna armata con due mitragliatrici destinate a battere con il loro fuoco il colletto prospicente i Ricoveri del Giaset.La volta delle casematte delle armi era rinforzata con putrelle d`acciaio.
A parere dello scrivente una terza mitragliatrice era installata all`interno dell`ingresso sul lato opposto alla fotofonica ed era destinata a proteggere con il suo fuoco l`ingresso del Centro 1.Tale ipotesi è suffragata dal tipo del basamento dell`arma e dalla sua apertura simili a quelli delle casematte 1 e 2.
Pur essendo stata costruita nel periodo in cui era in vigore la Circolare 7000 la tipologia della costruzione ricorda di più le Tipo 200 con corridoi in caverna non rivestiti, rivestiti,ricovero per il personale e depositi della riserva d`acqua.
L`ingresso,ubicato sul versante S della Corna Rossa, era protetto da una porta blindata(Tuttora funzionante,si apre e si chiude senza problemi) con feritoia che poteva essere utilizzata sia per l`osservazione che per la difesa ravvicinata.
Sempre a fianco della porta d`ingresso era ubicato l`impianto fotofonico che permetteva il collegamento con il Centro di Fuoco N.1.
Come già* detto l`interno della Postazione è in gran parte non rivestito mentre invece lo sono il ricovero per il personale,le casematte delle armi e i corridoi di accesso alle medesime.
Era presente il deposito della riserva d`acqua contenuta in serbatoi in eternit,mentre non si è riscontrata traccia di impianto elettrico e di gruppo elettrogeno.
Caratteristiche le ampie aperture delle casematte delle armi prive di corazzatura.Mi è ignota la destinazione dell`apertura situata a fianco della cannoniera dell`arma 1
A fianco dell`ingresso è presente un vano chiuso da una porta metallica di sicura applicazione post-bellica,probabilmente montata dagli operai che realizzarono l`elettrodotto presente nelle vicinanze.
Nello spiazzo antistante sono presenti i resti di una stufa a legna di cui ignoro la provenienza.
Pur essendo contiguo alla Postazione questo vano non è collegato in alcun modo alla medesima.
Il presidio destinato alla postazione era di 16 uomini.
Apriamo la porta blindata ed iniziamo la visita all`interno.
Percorriamo un tratto di corridoio non rivestito e dopo una svolta a baionetta raggiungiamo il deposito dell`acqua con ancora in loco un serbatoio in eternit,qui il corridoio piega a dx verso il ricovero e subito prima di questo una diramazione a sx rivestite ci conduce alla casamatta dell`arma 1.
Torniamo indietro,attraversiamo il ricovero e dopo un breve tratto rettilineo il corridoio piega a sx per raggiungere la casamatta dell`arma 2.
A coloro che fossero intenzionati a visitare la Postazione si consiglia di lasciare l`autovettura nel solito spiazzo ad W della diga e seguire la strada militare del Malamot fino ai Ricoveri del Giaset.
Qui giunti lasciare la strada e deviare a sx verso il lago Bianco(Sempre alla nostra sx sono già* visibili le aperture delle cannoniere 1 e 2) e dopo poche decine di metri lasciare il sentiero dirigendoci sempre a sx verso un traliccio dell`alta tensione nei cui pressi è ubicato l`ingresso.
Si possono preventivare circa tre ore di cammino.
L`escursione descritta è stata effettuata dallo scrivente il 27 luglio 2008.
Gianfranco

Gianfranco
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