Ciao a tutti!
E' con grande piacere che apro questo thread; sabato 16 maggio il comitato di cui faccio parte, "La nostra Linea Gotica", ha inaugurato alla presenza delle autorità* del comune di Castel San Pietro Terme (BO) e di appassionati un ideale percorso della Memoria, tracciando la storia di quella che è stata la Seconda Guerra Mondiale nel nostro territorio..
Tanto per citare un luogo, probabilmente il più simbolico, Monte Grande: il saliente più occidentale dal quale gli Alleati tentarono più volte invano di rompere la resistenza dei mitici parà* tedeschi della prima divisione, i famosi Diavoli Verdi..
L'iniziativa non prevedeva certo grosse cose; tappe prestabilite con inaugurazione dei pannelli esplicativi i fatti storici dei luoghi interessati.
Procedendo per ordine; dapprima visita alla chiesa di Gaiana, piccola frazione di notevole rilevanza; difatti il torrente Gaiana era la Linea Anna, l'ultimo nonchè sanguinosissimo baluardo tedesco, costato molto caro ai polacchi inquadrati nell'VIII armata britannica (la battaglia per Bologna che leggiamo nei manuali si riferisce proprio alla battaglia di Gaiana..!).
Seconda tappa a Casalecchio dei Conti, teatro di scontri all'ultimo sangue tra reparti del Nembo, facenti parte del ricostituito esercito italiano, e truppe tedesche (giusto per capire la ferocia, i morti italiani nel solo scontro di Case Grizzano sono 34..!).
Non solo parà*; anche i soldati del Gruppo di Combattimento Friuli, anche`essi del ricostituito esercito italiano, danno la vita per la liberazione di Castel San Pietro Terme, come testimonia la lapide in loro onore della quarta foto.
Il terzo step ci ha visti a Monte Cerere, uno dei tre cucuzzoli (la triade di Monte Calderaro, Monte Grande e Monte Cerere, teatro di un tipo di guerra tra i più duri di tutto il conflitto)
di importanza strategica enorme, sia per i tedeschi che per gli Alleati. Da sottolineare che subito dopo l'8 settembre i primi gruppi di resistenti della provincia orientale di Bologna trovarono rifugio proprio a Monte Cerere, nell'antica pieve che verrà* poi sfortunatamente sventrata dai bombardamenti; tra l'altro abbiamo avuto la fortuna di presenziare alla "cerimonia" di inaugurazione insieme a tre partigiani, ed uno di questi è stato uno dei primi a rifugiarsi nell'antica Pieve, formando con gli altri ragazzi la 66° brigata Garibaldi subito dopo l'armistizio.
La quarta tappa ci ha portati sotto monte Grande; a vederlo oggi non si coglie la sua reale importanza, eppure è proprio qui che i parà*, in netta inferiorità* numerica e sotto costante bombardamento, fermano a fine ottobre '44 l'avanzata alleata, aiutati anche dal maltempo e dal fango.
Ultima tappa: Monte Calderaro, chiesa distrutta di San Martino. Ennesima inaugurazione del rispettivo pannello e minuto di silenzio in memoria del sangue versato in quel lontano '44-'45, ma non solo; silenzio in memoria di tutte le vittime, di tutti coloro che inconsciamente, consciamente, scelleratamente, disgraziatamente tolsero e persero la vita nell'esercizio del brutale strumento che è la guerra..
Infine, eccoci ad approfittare dello spuntino partigiano offerto dagli Alpini (viva le penne nere..!); pasta e fagioli, Sangiovese e l'immancabile Grappa ( e poca, poca acqua..)!!!
Immancabile il ringraziamento a tutti coloro che hanno preso parte all`iniziativa (per la verità* non eravamo molti, ma ci accontentiamo..!), in particolar modo ai curatori dell`organizzazione e dei pannelli (particolar merito a Davide Cerè, promotore del Comitato ed "accanito" ideatore di tante belle iniziative).
Spero di non avervi annoiato; sono piccole cose, ma indispensabili per tener viva la Memoria di quei (fortunatamente) lontani giorni..



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