[justify:2tmwvnh9]Tra le due guerre, per fronteggiare la nuova minaccia, tutti i forti posti a protezione del golfo della Spezia furono riconvertiti ed adattati, integrandone gli armamenti con nuovi pezzi atti alla difesa contraerea della piazza.
In aggiunta alle fortificazioni preesistenti, si procedette anche alla costruzione di un notevole numero di batterie contraeree sparse ad arco sulle alture, nelle posizioni più elevate e con massimo arco di tiro: strutture semplici ed essenziali, ma indubbiamente di più difficile individuazione dall`alto rispetto alle costruzioni ottocentesche.
I pezzi che le armavano erano spesso 76/40 oppure 102/35 (Es. M.te S. Croce) ma anche gli ottimi 90/53, che la tradizione locale ha spesso confuso con l`88 tedesco, saranno installati in alcune postazioni (Es. M.te Viseggi).
Grazie alle felici posizioni scelte, queste batterie avevano anche la possibilità di un`efficace azione antinave e la deterrenza costituita da questa barriera difensiva, aiutata ovviamente anche dall`orografia locale, è testimoniata dal fatto che nessuna incursione navale venisse tentata in tutto l`arco del conflitto contro la piazza della Spezia.
Già esaminata in precedenti discussioni la ben più interessante batteria del M.te Santa Croce, merita tuttavia almeno un breve cenno la batteria del M.te della Madonna (facilmente raggiungibile in quanto situata nella zona della Palestra nel Verde del M.te Parodi) in ottima posizione di crinale a circa 500 metri di altezza ad ovest dell` Arsenale Militare: oltre a godere di un ampio settore di tiro contraereo, era in grado di battere sia parte del golfo che la costa a ponente.

La cartina...
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Priva di apprestamenti difensivi fissi perimetrali, la batteria praticamente era costituita dalle sole piazzole (attualmente sono visibili tre postazioni) edificate in pietra e laterizi con annesse riservette, piccoli depositi e da alcune strutture logistiche di cui oggi non vi è traccia (una pare inglobata in abitazione civile).
Le piazzole sono attualmente piene di sedimenti e di vegetazione per cui non è possibile accertare la presenza di basamenti e conseguentemente determinare l`armamento che, da informazioni raccolte nella poca letteratura esistente, doveva essere costituito complessivamente da 6 cannoni 76/40.
Da citare solo come curiosità , in quanto privo di qualsiasi documentazione storica, è quello che sembra a tutti gli effetti un complesso di trinceramenti situato poco più a sud e leggermente più in alto rispetto alle piazzole, in cui si rilevano apparenti nidi per mitragliatrici e mortaio e tane di volpe unite da camminamenti ormai appena accennati: trattandosi di semplici opere di scavo rinforzate qua e là da pietre non lavorate potrebbe trattarsi anche di tracce di esercitazioni militari in epoche più recenti.

La prima piazzola...
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La seconda piazzola...
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La terza piazzola...
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L'interno della seconda piazzola...
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Un deposito nella prima piazzola...
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L'arco curato con mattoni a vista...
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Una riservetta della prima piazzola...
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Una riservetta nella seconda piazzola...
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Uno dei due basamenti presenti (tralicci per antenne?)...
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Una vasca di raccolta per l`acqua potabile...
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Saluti a tutti.[/justify:2tmwvnh9]