Grazie Andrea58 Enrico62 dell'incoraggiamento
3° Ritrovamento.
17 luglio 2008
Partenza
Nella pianura padana, il caldo torrido insieme, alle zanzare tigre (li mortacci loro) la fanno da padroni.
Ma c`è un chance, un ancora di salvezza, una scappatoia, saltare sul auto e via verso nuove avventure.
Così mentre le nuove generazioni se ne vanno a letto dopo una serata in discoteca noi ci alziamo e partiamo.
Partiamo col buio, ma poi che bello vedere il sole dell` alba che ci sorride, momenti unici.
Colazione
Nel limite del possibile cerchiamo di schivare la colazione agli autogril.
Quando sul percorso non c`è la pasticceria mi organizzo prendendo le paste calde al forno e le consumiamo di sfruso insieme al caffè nell`autogrill.
Le paste dell`autogrill mi ricordano la luisona del libro Bar sport di S.Benny, l`avete letto?...terapeutico, meglio di un massaggio o di una seduta dallo psicologo.
Obiettivo
Va beh torniamo a noi, l`obiettivo della missione questa volta è la zona attorno al passo Manghen.
Di lì passava il fronte per cui sicuramente tutto il crinale era presidiato.
Cerchiamo di schivare le località note, anche se ormai non esiste un posto non battuto, mi correggo esiste eccome ...nella ns. fantasia, tutti noi ricercatori sogniamo posti incontaminati, la mitica caverna, con ancora le brande, le casse di roba e l`elmetto appeso al chiodo...la nostra Machu Picchu
Arriviamo finalmente sul crinale dopo essermi centrifugato lo stomaco nei vari tornanti.
Non ho ancora avuto il coraggio di dire ad Andrea che dovrebbe migliorare la guida. Usa la leva del cambio come faceva mio nonno col cambio del trattore, ho paura che prima o poi gli rimarrà in mano, se il sig. Frood (quello che ha inventato il materiale d`attrito per antonomasia), vedesse che versi fa la frizione dell`auto di Andrea, si rivolterebbe nella tomba.
Divagazione
Scendiamo dall`auto, temperatura 8 °C .....vi rendete conto quasi 20 ° di sbalzo.
I denti incominciano a scricchiolare per shock termico, il cappuccino nella pancia di Andrea si rafferma e floccula, inducendolo a cercare il fido rotolo di carta igienica che sempre l`accompagna nelle sue gloriose avventure. Andrea è così il cellulare in una mano la carta igienica nell`altra, come fa a scavare ? forse trova quando sotterra i suoi prodotti....mah, speriamo che non si sbagli quando risponde al tel. Mentre si sta pulendo.
In Marcia
Scusate...beh il cielo è stupendo di un azzurro incredibile, ed i colori del bosco poi indescrivibili e il pizzico dell`aria, migliore di qualsiasi fragranza. Dopo questa orgia di colori profumi e sensazioni, maledicendo il fatto che abitiamo in pianura, ci mettiamo in marcia.
Prendiamo una strada forestale che dopo poco si innesta in una mulattiera di chiara fattura militare, la classica mulattiera a servizio delle linee.
Inesorabilmente il pensiero immagina come poteva essere 90 anni fa. Sicuramente il sentiero, più ampio ordinato e pulito, con i sassi a secco ben sistemati e muli, carichi di masserizie, che vanno e vengono.
Questa parte di fronte era relativamente tranquillo se confrontato all` inferno del carso o alla palude della somme.
Sicuramente la natura la faceva ancora da padrona, non come a Verdun o sulla Bainsizza ove i bombardamenti non hanno risparmiato neanche un filo d`erba.
Non camminiamo tantissimo.
Arrivati alla sella che ci eravamo fissati posiamo gli zaini e facciamo un giro di ricognizione.
Non facciamo a tempo a fare la foto ricordo che arrivano 2 turisti.
E` sempre così pensi di trovare il posto sperduto poi ti trovi il bazar in cima...scherzo, però i turisti c`erano veramente, va beh .
Ci guardiamo attorno poche presenze di manufatti o quant`altro, solo un muretto di un basamento di baracca.
Rimaniamo abbastanza delusi certo il posto è molto bello e sicuramente presidiato durante la prima, ma scarsi manufatti trincee o quant`altro.
Diamo comunque un occhiata, sotto il basamento della baracca trovo qualche pezzetto di ceramica e di vetro. Per cui decido di seguire la linea di caduta del pendio. Ridiscendo un poco e mi porto a qualche metro sotto il basamento. Come arrivo vedo in mezzo all`erba vicino ad un sasso il fondo di una bottiglia di vetro bianco dalla forma anomala, non un succhino, non una bottiglia di vino. La raccolgo rendendomi conto che potrebbe essere benissimo d`epoca. Bene ci siamo! Forse oggi troverò anch`io la mia prima discarica con bauli di bottiglie calamai ecc.ecc.
Continuo a cercare sposto qualche zolla, emerge qualche scatoletta poca roba, un pezzo anzi no 2 pezzi di fisarmonica a bocca, poi ad un certo punto l`inimmaginabile anzi mi correggo l`incredibile, inimmaginabile è sbagliato perché qual è quel recuperante che non ha sognato di trovare una pipa di ceramica.
Porca vacca
Porca vacca l`ho rotta, senza volere con il piccozzino ne ho rotto un pezzo mannaggia....è oh non si può pretendere tutto dalla vita!!!!
La prendo in mano con cura, c`è raffigurata una bella scena di caccia. Due cacciatori su di una barchetta palustre che sparano a volatili d`acqua. La parte in fondo al fornello è rotta, chissà forse è stata buttata via proprio per quello. La parte abbuffina di me dice: cavolo non poteva esserci un disegno reggimentale o qualcosa di militaresco ? La parte riflessiva invece dice, deo gratia che bel colpo trovarla e poi dipinta, ce n`erano alcuni senza disegnato nulla, per cui va benissimo così.
Chiamo Andrea che con il rotolo e il cellulare stava.....scherzo. Oi (tipico bolognese) ma dai che bello fa vedere mi dice... tanto lo so che in cuor suo mi manda dov`era stato poc` anzi con il ...rotolo.
Illusione svanita
Naturalmente i primi indizi erano dei più propiziatori.....così non è stato.
A parte la pipa e la bottiglia ( che non è poco) non ho trovato nient`altro,
D`interessante Andrea a trovato un pezzo di un attacco da sci Bilgeri e nient`altro.
Comunque la boccia di prosecco ce la siamo bevuta il salame mangiato e pure qualche cubetto di mortazza, c`era il sole il cielo limpido paesaggio da ufo, che vuoi di più dalla vita... un lucano?
Rientro
Con i musi lunghi dal dispiacere c`incamminiamo verso la nostra turbinosa.
Dobbiamo sbrigarci perché alle max 20 c`è da timbrare il cartellino a casa. Addio monti ci rivedremo un di !
Dopo una manciata di tornanti gli occhi languidi si posano su di una baitina con annesso una trattoria dall`aspetto invitate, i nostri sguardi s`incontrano e automaticamente la turbinosa parcheggia davanti alla baitina.... e vai col liscio...
Ciao a tutti alla prossima puntata...anzi pipata c`è un'altra storiella da raccontare.![]()
Mi raccomando se avete storie simili scrivetemi che così mettiamo altre storie e foto



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