La Guerra Franco Prussiana del 1870 aveva chiaramente dimostrato come una tecnologia superiore per quel che riguardava anche le armi portatili essere decisiva nel confronto di due eserciti parimenti ben addestrati. Da qui l’evoluzione continua degli armamenti negli eserciti della Germania e della Francia. Partendo da questo assunto pare strano trovare nella mani dei Tedeschi un revolver come quello oggetto di questa breve trattazione specie se paragonato a modelli coevi. Per capire le ragioni di una simile scelta dobbiamo fare un passo indietro e considerare come le armi corte nell’esercito prussiano prima e tedesco poi fossero considerate più uno “status symbol” che un vero oggetto di equipaggiamento e che molto spesso venivano acquistate privatamente dagli ufficiali. Come conseguenza l’armamento era costituito da una congerie di armi con calibri spesso diversi. Nell’ottica di uniformare l’armamento ed anche di modernizzarlo venne istituita una apposita commissione per decidere quale arma adottare per l’esercito del Deutsches Kaiser Reich comprendente quattro diversi eserciti Preußen, Bayern, Sachsen and Württemberg. La scelta cadde su di un revolver, denominato poi modello 1879, dall’anno di adozione, estremamente robusto, molto rustico ed altrettanto semplice come meccanica. Venne costruito dalla ditta Fredrich von Dreyse ma anche da C.G. Haenel, Gebruder Mauser, Sauer & Son, e V.C. Schilling dal 1879 fino al 1884. L’arma è un revolver molto”voluminoso” con un tamburo a sei colpi di calibro 10,55 molto simile al 44 Russian, ad azione singola caratterizzato da un aspetto arcaico con quella che pare una gioia di bocca a ricordare le canne dei vecchi cannoni. E’ dotato di mezza monta per mettere in sicurezza il cane ma ad abundantiam, è dotato di una sicura manuale che lavora con un traversino che blocca il cane. Visto con ottica moderna parecchi sono gli aspetti che ci lasciano perplessi. In primis la difficoltà che si incontra nello scaricare il tamburo dai bossoli spenti. Infatti il revolver non è dotato di nessun meccanismo di eiezione dei bossoli per cui chi voleva ricaricare l’arma doveva portarsi appresso una bacchetta e farli uscire uno ad uno dal tamburo attraverso la finestrella posta sul lato destro dell’arma. Può sembrare strano ma bisogna pensare che all’epoca dell’adozione ad esempio per la cavalleria, l’arma principale continuava ad essere la sciabola e che al revolver spettava un compito secondari, per cui i sei compi in dotazione erano più che sufficienti. Inoltre nell’esercito tedesco il concetto (come afferma Ian Hogg) era che gli ufficiali dovevano sovraintendere e dirigere senza essere coinvolti in “incresciosi combattimenti”. Se proprio accadeva sei colpi erano più che abbastanza. Nonostante l’aspetto arcaico vi erano dei particolari pregevoli come il fatto che le camere del tamburo fossero macchinate in modo da accogliere completamente il fondello del bossolo.
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