Vorrei presentarvi qualcosa di un po' diverso dal solito reportage su qualche opera fortificata. Qualche foto di documenti cartacei che ho scattato in occasione di una mostra tenutasi a Verona nei mesi scorsi per il 150° dell'unità. Immagini che potrebbero raccontare piccoli frammenti di vita quotidiana all'ombra della grande storia, testimonianze di un epoca ormai remota, in una città che verso gli anni '60 dell' 800 era tra le più militarizzate e fortificate d'Europa, e dove la stessa presenza di fortezze in continua espansione, di un imponente apparato militare di supporto e di una numerosa guarnigione influiva, nel bene e nel male, molto direttamente sulla vita economica, sociale e pratica dei veronesi. Il filo conduttore che unisce le immagini, foto di manifesti ufficiali e del testo di una poesia dialettale, è ovviamente l'importanza delle fortificazioni, quelle austriache del Quadrilatero, nella percezione della gente.
La prima foto ritrae un manifesto che venne affisso in giro per la città nel giugno 1866, alla vigilia della 3° Guerra d'Indipendenza. Un avviso alla cittadinanza, emanato dalla giunta civica comunale, che ricorda una volta di più, casomai ce ne fosse bisogno, il divieto assoluto per i civili di avvicinarsi alle numerose fortificazioni (e aree militari) ormai presenti intorno a Verona in questa epoca. Nel '66 la città, oltre ad avere una poderosa cinta continua murata bastionata, era circondata da ben 30 forti esterni.



Rispondi citando





