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Vi presento una visita ad un forte poco conosciuto ( Forte Noyeau o Noyon ), demolito in molte parti e degradato per diverse cause (vibrazioni , scolo di acque piovane, vegetazione infestante). Notizie e testi del nostro "fortificazioni"
Come ci si arriva:
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Una vista aerea di Google come tante. Siamo su un tratto della ferrovia in prossimità del fiume Po. Nulla di strano se non fosse perché questo è un forte , o meglio quello che ne rimane. Ne abbiamo viste tante , ma questo tassello mancava: un forte trasformato in piloni per il sostegno della linea ferroviaria. Da Mantova si prende la SS62 in direzione Suzzara. Si supera l'abitato di Borgoforte, dopo aver oltrepassato il ponte sul fiume, si gira a sinistra in direzione Motteggiana. Subito al primo incrocio si gira ancora a sinistra fino ad incontrare un piazzaletto in riva al fiume. Da qui, passando nei campi si trova subito il forte.
Caratteristiche architettoniche :
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L'opera faceva parte della Testa di Ponte di Borgoforte. Venne costruito a sud del fiume Po. Era circondato da un fossato pieno d'acqua e protetto da caponiere. Fu demolito quasi completamente nel 1923 e oggi è sormontato dalla ferrovia.
Sono stati fatti degli interventi recenti del Magistrato per il Po (2000 – apertura di un passaggio) e delle Ferrovie dello Stato (consolidamento della struttura metallica di sostegno).
Qualche notizia storica :
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Ecco la successione degli avvenimenti decisivi: il 5 luglio 1866 alle 4 del mattino 153 cannoni sparano contro il forte di Motteggiana (Noyeau) e la Rocchetta (di Borgoforte). Il 9 luglio Motteggiana viene occupata dopo breve resistenza da bersaglieri e fanteria. Il 16 luglio il generale trasferisce il quartier generale a Croce del Gallo. All’alba del giorno seguente, il 17 luglio, gli Austriaci aprono il fuoco, al quale subito rispondono gli Italiani. Dal campanile di Sailetto il generale ordina di aumentare l’intensità del cannoneggiamento. Il generale Austriaco Stankovics, comandante di Mantova, dà l’ordine di ritirata dopo aver fatto saltare i forti.
A mezzanotte i presìdi austriaci lasciano silenziosamente le piazzeforti ritirandosi su Mantova. Alle 3 si sentono violenti scoppi ai forti di Rocchetta e Boccadiganda. I colpi sparati furono quasi 11.000! Complessivamente modesto il numero delle vittime: gli Austriaci ebbero 7 morti e 34 feriti, gli Italiani 2 morti e 19 feriti. Tre mesi dopo, nell’ottobre 1866, venivano svolti gli attesi plebisciti per l’unione al nuovo Regno: Suzzara era finalmente italiana. Il 17 marzo 1861 viene proclamato il “Regno d’Italia”.
Tour Fotografico:
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Per ora ci fermiamo qui.
Alla prossima.
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