Trattasi di una Feldbluse da capitano di fanteria confezionata in panno.
In pieno periodo bellico, in alternativa alla Feldbluse governativa, per cercare di contenere i costi relativi al suo abbigliamento, l'ufficiale del fronte poteva decidere per l'acquisto di una giacca in panno avente qualità e caratteristiche inferiori rispetto a quelle prodotte in Gabardine o Trikot ma assolutamente meno onerosa e più consona per il servizio in campagna. Anche se somigliante al panno grezzo delle Feldbluse truppa, il panno di queste giacche era di tipo superiore, più morbido e meno soggetto alla miscelazione con la fibra tessile artificiale, anche nel periodo più tardo. La mostreggiatura era la stessa degli altri modelli anche se, sovente, le spalline erano del tipo amovibile e dotate di linguetta ad infilare sul passante posto vicino al giromanica. Il confezionamento era effettuato in modo standardizzato dalle sartorie, quindi non più su misura come era consuetudine in tempo di pace. Questo conferiva un aspetto piuttosto comune ad ogni esemplare e, visto i loro semplici canoni produttivi, erano prive sia della caratteristica etichetta interna recante la ragione sociale della sartoria sia dell'etichetta interna al taschino con il nome e grado del soldato che la indossava.



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