-
Moderatore
[TRENTO] Forte Busa Verle.
Forte Busa Verle - Werk Verle
Immagine:

78,31 KB
Il forte Verle venne costruito tra il 1907 e il 1914 per ostacolare eventuali provenienze dalla Val D'assa. La costruzione seguiva il profilo del terreno con un tipico andamento a gradoni del blocco di casematte. Tutte le parti che emergevano erano dipinte a macchie verdi e rossastre.
Immagine:

31,84 KB
Il suo armamento principale erano 4 obici da 100 mm M.9 in cupole girevoli d'acciaio. Disponeva di 2 cannoni da 80 m.05 e altri 4 da 60 mm mod 10, oltre che ad un nutrito numero di mitragliatrici (15). Come tutti i forti austriaci era autosufficiente , disponeva di una cisterna d'acqua, di generatori elettrici. Il fossato interamente scavato nella roccia era largo 8 metri e profondo sempre 8 metri. Il cofano di controscarpata era collegato al blocco delle batterie per mezzo di una galleria.
Immagine:

67,16 KB
Il forte venne pesantemente colpito dalle artiglierie italiane. Ricevette 1710 granate da 305 mm e 3135 da 280 mm dai pezzi appostati al Verena e a Porta Manazzo. Il 25 maggio del 1915 fu colpita una prima cupola che causò 5 morti. Ad agosto un colpo da 305 colpì anche la cupola osservatorio causando 1 morto.
Alla fine rimase operativa una sola delle quattro cupole disponibili.
Immagine:

64,73 KB
Nonostante la situazione , il forte riuscì comunque con l'unica cupola superstite,le mitragliatrici e dal triplice ordine di reticolati a tenere lontani le truppe italiane.
Immagine:

99,49 KB
Foto in direzione del gruppo batterie.
Immagine:

53,82 KB
Come sui rimanenti forti quello che non hanno fatto le bombe italiane , hanno invece potuto le squadre di recuperanti , che a colpi di esplosivo hanno senza troppi riguardi preso tutto il ferro che si poteva recuperare.
Immagine:

53,93 KB
E' uno dei forti più austriaci più famosi grazie agli scritti lasciati dell'alfiere Luis Trenker con il libro "Sperrfort - Rocca Alta" e quelli del tenente Fritz Weber con il suo libro "Tappe della disfatta la fine di un esercito".
Nella foto da sinistra Luis Trenker , il medico del forte Wunderer, il s.ten Julius Papak (futuro comandante) , e all'estrema destra il comandante Giebermann.
Immagine:

59,2 KB
<font color="blue">"Entrare! Tutti! Entrare immediatamente senz'armi!"
Là* ci disponiamo in due lunghe file ; un opprimente silenzio sovrasta i corridoi polverosi delle casematte appena illuminati dalle fioche lampadine. Gimplelmann (nota. non è un errore Trenker non doveva avere una grossa considerazione del comandante , perché la storpiatura del nome in tedesco significa "babbeo") si strattona la giacca della divisa e nervosamente tormenta con le dita il colletto, come se questo fosse talmente stretto da strozzarlo . Vicino a lui si trova il telefonista Beham con un modulo per i telegrammi in mano. Lui è l' unico tra di noi che sa ciò che sta accadendo ma il suo volto dalle sottili labbra è impassibile . Guerra, penso io, su quel foglietto c'è la dichiarazione di guerra.... (Luis Trenker) </font id="blue">
Immagine:

91,95 KB
<font color="blue">La notte del 31 maggio 1015 , dopo cinque giorni di bombardamento pressoché ininterrotto che aveva inflitto seri danni e posto fuori uso un obice da 100 mm , il forte Verle fu oggetto di un attacco condotto da alcuni reparti del battaglione alpini "Bassano" , forse venutisi a trovare inavvertitamente presso le sue difese esterne causa il buio e la pioggia che li aveva colti su un terreno praticamente ignoto.</font id="blue">
Immagine:

33,57 KB
<font color="blue">Sopraggiunsero poi altri reparti della brigata Ivrea,che spettava il compito d'attaccare il Forte e che vennero respinti prima ancora che l'azione potesse convenientemente svilupparsi. Riparati alla meglio i danni subiti, il forte Verle venne sottoposto ad altra spaventosa e decisiva prova nel corso d'un bombardamento, nel quale interverranno anche 2 obici italiani da 305 mm, iniziato il 15 agosto 1915 e conclusosi durante la notte sul 25 successivo allorquando i reparti della brigata Ivrea , ed in particolare il I battaglione del 162 fanteria, mossero all'attacco nella convinzione che l'opera fosse stata distrutta e abbandonata</font id="blue">
Immagine:

28,33 KB
<font color="blue">Viceversa l' unico obice rimasto efficiente, e le ancor valide armi di difesa frontale riservarono una tremenda sorpresa: fra l'ululare delle sirene e lo sciabolare dei fari , mentre una girandola di razzi multicolori illuminava il celo stellato , il tentativo italiano veniva respinto con gravi perdite. (Friz Weber)</font id="blue">
Immagine:

59,76 KB
L' interno del forte riserva una visita rischiosa. Ci sono pavimenti crollati.
Immagine:

29,48 KB
Scale piene di detriti o con parti mancanti.
Immagine:

37,58 KB
Scesi al piano più interno , le scale riservano una sorpresa. Si scende ancora. Non più cemento ma viva roccia.
Immagine:

35,37 KB
Il corridoio centrale tutte le stanze sulla sinistra non sono agibili a causa dei detriti.
Immagine:

61,21 KB
Altro lungo corridoio che sulla parte terminale è crollato.
Immagine:

77,87 KB
29 Ottobre 1915, dal diario del forte Belvedere.
<font color="blue">.. Verso le 10 di sera inizia improvvisamente un bombardamento sui forti Verle e Luserna. Il colonnello Ellison mi chiama e mi ordina di essere pronti per ogni allarme , poiché c'è probabilmente da aspettarsi un nuovo attacco sul forte Luserna...... anche il comandante del Verle mi chiama e mi prega di svolgere assistenza tempestiva con fuoco di sbarramento anche verso il suo forte. Nello spazio di mezz'ora lascio sparare 100 colpi di granata esplosive Schrapnells nello spazio antistante il Verle al fine di dare appoggio alla loro batteria del traditore e fermare già* sul nascere ogni tentativi d'attacco.....</font id="blue"> (nella foto il traditor ai giorni nostri)
Immagine:

64,55 KB
Rilevatosi impossibile ogni tentativo di conquistare il forte, gli italiani progettarono una galleria di mina con obbiettivo di farlo saltare in aria.
Ma la situazione che si venne a creare nel maggio del 1916 con l' incalzare della Strafexoedition fece passare il progetto in secondo piano.
Da parte austriaca non si riuscì a riportare in efficienza le torri degli obici colpite nei forti Luserna e Verle. Si usarono le vecchie cupole come postazioni per mitragliatrici e spostando gli obici restanti in nuove postazioni campali.
Alla fine della guerra fu dismesso dal demanio nel 1927 e nel 1933 fu acquistato dal comune di Levico. Come precedentemente accennato fu smantellato per recuperare il ferro e l'acciaio che poi furono venduti all'Opera Nazionale per il Mezzogiorno d'Italia.
[ciao2] Saluti a tutti.
-
Salve, vorrei sapere se qualcuno ha le immagini di questo articolo, perchè io non le riesco a vedere e sarei davvero interessato dato che ho appena terminato 'Tappe della disfatta' (e mi è davvero piaciuto) ... se qualcuno può aiutarmi gliene sarei davvero grato. Grazie
Permessi di scrittura
- Tu non puoi inviare nuove discussioni
- Tu non puoi inviare risposte
- Tu non puoi inviare allegati
- Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
-
Regolamento del forum