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Utente registrato
Enfield N°2 MK IV
Questo gioiellino di tecnologia Britannica è divenuto per forza di cose
il mio preferito, rubando il posto al suo coetaneo in calibro originale
che per anni mi ha dato grandi soddisfazioni sulle linee di tiro. Purtroppo
non potendo più utilizzare armi in "grosso calibro", ho ripiegato sul .22
e per dirla tutta... ne sono molto soddisfatto. Certo sparare in .303 è
tutt'altra cosa però il .22lr contrariamene a ciò che pensavo è calibro
divertentissimo ed economico (la cosa visti i tempi non guasta).
Dovendo ripiegare sul piccolo calibro, dopo parecchie ricerche, finalmente
sono riuscito a scovarne uno con le caratteristiche che maggiormente
mi interessano. Riassumibili in due punti:
1 - è vecchio 
2 - è inglese 
Scherzi a parte... vediamolo un po...
Un paio di foto dell'insieme...
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... perdonate ma questa... il mio ferocissimo cane da guardia nel pieno
svolgimento del suo lavoro... non ho resistito 
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Il 19 Novembre 1921 venne ufficialmente approvato il fucile SMLE n°2
MKIV che a tutti gli effetti era un SMLE, identico a quelli usati nelle 1°
Guerra Mondiale per forma, peso, dimensioni e materiali. Unica differenza
naturalmente il calibro, non più il .303 ma il 22LR.
Prima dell'adozione di questo TRAINER erano stati utilizzati vari sistemi,
dal tubo Morris, (in pratica un tubo rigato che si infilava nella canna dell'arma
d'ordinanza che fungeva da riduttore di calibro, fissato con vari sistemi
che però doveva essere utilizzato con false cartucce o cartucce a carica
ridotta) a carabine normalissime, nate in .22 con l'aggiunta di qualche dettaglio
per farlo somigliare al fucile d'ordinanza (l'aggiunta delle "orecchie" per proteggere
la tacca di mira e altri piccoli accorgimenti per richiamare al pensiero l'uso del
fucile d'ordinanza).
Per farVi un esempio posto qui un paio di foto prese in rete di un Trainer
prodotto dalla LSA nel 1908
immagine-1.jpg
Qui il particolare aggiunto per proteggere la tacca di mira, che lo dovrebbe rendere
vagamente simile al SMLE
immagine.jpg
Questo tipo di fucile è molto apprezzato dai collezionisti, ma personalmente,
nonostante l'adozione ufficiale da parte del WD non mi ha mai attirato molto.
Il "nuovo" fucile adottato nel 1921 altri non era che il buon vecchio SMLE convertito
in calibro da addestramento.
Esistevano 3 tipi di questi Trainer:
1 - Quelli realizzati da SMLE in .303 con canna "finita" a cui veniva montata una nuova canna
in 22.lr (con conseguente modifica all'otturatore per la percussione anulare).
2 - Quelli realizzati da SMLE in .303 con canna "finita" a cui veniva inserita una nuova anima
all'interno della canna, sistema "Parkerifled" (con conseguente modifica all'otturatore per la
percussione anulare).
3 - Quelli prodotti nuovi, nati in calibro .22lr.
Se proprio dovessi trovargli un difetto... direi che è un vero peccato che sia monocolpo.
Il serbatoio privato di elevatore e molla serve solo come contenitore per i bossoli "spenti".
Le munizioni vanno inserite una alla volta direttamete in camera di cartuccia.
I trainer tipo "Parkerifled" in genere si riconoscono abbastanza facilmente dalla scritta
"Parker Hale" o "AJP" sulla culatta
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e dalla scritta "PARKERIFLED" scritto sulla volata
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Per realizzare queste armi si usavano fucili che avevano servito fedelmente
nel primo conflitto mondiale e che avevano dato tutto ciò che potevano dare
fino all'ultima ombra di rigatura. Su quete armi possiamo trovare tutti i vari
passaggi della loro storia operativa.
Qui vediamo che è nato a Birmingham, nel 1915 come comune SMLE MKIII*
(asterisco perchè privo di cut-off)
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... qui una piccola nota a margine sul cut-off....
Il receiver è privo di fessura per il cut-off. Nel Gennaio 1916 fu
ufficialmente adottato il modello MKIII*. La BSA decise quindi di risparmiare
qualche centesimo nella lavorazione e produsse il receiver del “quarto tipo”,
privo di fresatura e di foro della vite. Pare che il WD non fosse particolarmente
felice di questa modifica e dopo una lavata di testa la BSA tornò a produrre
receiver con fresatura per cut-off anche se non utilizzata.
Questo particolare a detta di alcuni collezionisti di oltre oceano lo renderebbe
molto appetibile se in calibro originale... purtroppo è stato convertito in 22...
secondo me (IMHO) è comunqiue interessante, se pochi in calibro originale sono
rari e apprezzati, pochissimi convertiti in 22 dovrebbero essere apprezzatissimi... 
(sapete... uno ci prova sempre
)
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Chiusa la parentesi "cut-off" proseguiamo con il nostro ferrovecchio...
Qui la canna riporta ancora tutti i segni di collaudo del calibro originale
ricoperti dai segni di collaudo del nuovo calibro.
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Tra le tante cose belle di queste armi trasformate con sistema "Parkerifled"
c'è anche la mtricola, non sostituendo la canna, l'arma rimane monomtricola
e in questo caso l'arma è completamente monomatricola, otturatore incluso.
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Qui i classi marchi in prossimità della tacca di mira riguardanti la canna
in aclibro originale
- HV - High Velocity per le canne adatte all’uso delle munizioni .303 MKVII
ad alta velocità
- S.C. - Short Cone (short throat or forcing cone)
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Qui invece un marchio di "declassamento" sempre riguardante il calibro
originale: E Y indica l'uso dell'arma solo in caso di emergenza, significa
che per qualche motivo, forse usura della canna l'arma non era più considerata
affidabile al 100%. Non è insolito trovare questi marchi sui trainer convertiti,
come abbiamo già detto venivano utilizzate armi con canna finita, quindi non
ci sarebbe da stupirsi se in concomitanza con il marchio EY ci fosse anche il
marchio DP (Drill Purpose) ovverro l'ulteriore declassamento all'uso dell'arma
solo per addestramento.
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Un'altra piccola nota a margine....
" Non tutte le armi marcate DP sono da considerarsi "rottami pericolosi",
alcune armi venivano destinate alle esercitazioni e marcati con il "marchio della
vergonga" pur essendo pienamente affidabili. Se però un arma presenta la doppia
marcatura DP e EY ci sono buone probabilità che sia arma finita e pericolosa.
Prima dell'utilizzo è consigliabile un'accurata ispezione da parte di persone
qualificate. A volte alle armi DP venivano forate le camere di cartuccia senza
che vi fossero particolari segnali se non una banda colorata in prossimità del
serbatoio. Col tempo è possibile che il colore sbiadisca e si cancelli dando origine
a molto sgradevoli incidenti. "
Qui si nota sulla tacca di mira modificata con l'incisione 25yarde. Con il cursore
così posizionato, il tiro è azzerato a 50 metri.
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Direi di dare un occhiata alla modifica dell'otturatore resasi indispensabile per
poter passare dalla percussione centrale del .303 a quella anulare del .22LR
Sulla testina è riportato calibro e modello
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La modifica è abbastanza semplice.
Il foro centrale della testina è tato chiuso ed è stato praticato un nuovo foro
disassato. All'interno della testina c'è un piccolo percussore "libero" che viene azionato
dal vero e proprio percussore inserito nell'otturatore, che è stato tagliato e spianato per
poter "battere" sul più piccolo che andrà a causare l'accensione dell'innesco sull'anello
della munizione. Naturlamente anche il dente dell'estrattore è stto sostituito con uno più
lungo e sottile che possa andare a prendere il fondello del .22lr
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Per chi si stesse chiedendo se queste armi, trasformate con l'inserimento
di una sottile anima rigata all'interno di una canna liscia siano precise ....
io direi di si 
(bersaglio standard pistola aria compressa 10m posto a 50 metri)
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Fonti:
- "SMLE (N°1) Rifles" di Stratton,
- ".303 Rifle N°1 SMLE (identification series)" di Ian Skennerton
- "The Lee Enfied Rifle" di Reynolds
- "The British Service" di Ian Skennerton
Ringraziamenti:
- Gli amici del forum Exordinanza
- Armeria Frigerio per le foto del Trainer LSA
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