Durante il concerto tenuto dai “Doors” il 3 gennaio del 1969 a Miami, Jim Morrison, salito sul palco in evidente stato di alterazione psicofisica a causa di alcool e altre sostanze, mimò un atto sessuale su un altro membro della band. Oltre all’ immediato arresto ciò gli costò una denuncia per oscenità e lo mise nel mirino di tutte le autorità statunitensi, sia locali che federali, scatenando una lunga e complessa vicenda processuale. La cosa curiosa è che al momento del fattaccio - come dimostrano foto e filmati dell’ epoca - Morrison indossava un ben singolare copricapo, che poco prima gli era stato lanciato sul palco da un fan. Si trattava di un cappello da cow-boy ornato sul davanti da teschio e tibie. Poteva forse essere una Totenkopf da ussaro tedesco, riportata come preda bellica da qualche soldato americano della Grande Guerra, o anche solo una copia per uso cinematografico, o anche qualcos’ altro. Purtroppo l’ interessante cimelio è andato disperso subito dopo, poichè quando i poliziotti presenti salirono sul palco per interrompere il concerto, Morrison (ormai totalmente perso) strappò il berretto dalla testa di uno dei tutori dell’ ordine e lo gettò alla folla sottostante. L’ agente non reagì alla provocazione ma - sorridendo - fece altrettanto col cappello del cantante. Due pari, e addio totenkopf. Che oggi indipendentemente dalla sua autenticità o meno, varrebbe certo parecchio…
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