Sin dall’ entrata in guerra dell’ Italia nel 1915 la dura realtà della guerra di trincea provocò una vera ecatombe fra gli ufficiali inferiori, tanto che a stento i nuovi sottotenenti appena usciti dalle accademie militari bastavano a sostituire i numerosissimi caduti fra le truppe combattenti. Ci si trovò dunque ad accelerare al massimo la durata dei corsi e si dovette infine creare dal niente un nuovo grado, quello di Aspiranti Ufficiali, categoria universalmente compatita da superiori e sottoposti, a causa delle ridottissime speranze di sopravvivenza una volta giunti sulla linea del fronte. Accadde così che questo continuo e tragico ricambio di personale portò ufficiali giovanissimi, a stento maggiorenni, a comandare maturi ed esperti fanti richiamati, con più del doppio dei loro anni. Quegli inesperti ufficialetti avrebbero potuto benissimo esser figli dei loro uomini e la gestione della catena di comando e dell’ autorita gerarchica assumeva a volte tratti imbarazzanti sia per gli ufficiali che per i soldati. Così una vignetta umoristica nel 1917 ne sintetizzava la situazione.



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