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Discussione: Militari statunitensi cacciatori di teste nella Pacifico

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    Utente registrato L'avatar di storiaememoriagrigioverde
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    Militari statunitensi cacciatori di teste nel Pacifico

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    PREMESSA

    Quella di raccogliere teschi umani o altre parti dai cadaveri dei nemici uccisi è una pratica antichissima, perpetrata sin da tempi preistorici. Inizialmente i trofei erano strettamente legati all’esaltazione del valore dei combattenti quando le guerre erano un semplice susseguirsi di risse sregolate tra orde di singoli combattenti individuali. Col passare dei secoli, soprattutto in occidente tali mutilazioni divennero gradualmente sempre più deprecabili agli occhi di un gran numero di persone parallelamente al diffondersi di determinati valori religiosi e di una sempre maggiore disciplina militare imposta dalle prime rudimentali forme statuali, ma furono comunque portate avanti in circostanze estreme durante tutti i conflitti, in tutti gli eserciti a tutte le latitudini. Anche laddove vennero ufficialmente proibite o sanzionate, una reminiscenza edulcorata di tali pratiche arcaiche rimase comunque visibile nell’uniformologia di molti eserciti europei, particolarmente nell’uso di permettere a reparti o specialità distintisi per valore e sprezzo del pericolo di portare sulla divisa militare il simbolo del teschio in varie fogge. E’assai noto che prima e durante la 2^g.m. i giapponesi in più occasioni decapitarono prigionieri di guerra, sia asiatici che bianchi. Ma la vicenda dei teschi-trofeo presi su scala pressoché industriale dagli americani sul fronte del Pacifico può a buon titolo considerarsi un caso unico. Le decapitazioni e le altre mutilazioni perpetrate ai danni di soldati nipponici vivi e morti non furono affatto sporadiche e occasionali. Esse erano dovute non soltanto a motivazioni razziali o ideologiche, ma anche all’esistenza di un prolifico commercio di tali macabri souvenir, sia fra le truppe che tra i civili in patria. Troppo spesso erano proprio le insistenti richieste di amici e parenti a spingere i soldati a procurarsi tali ambiti ricordi a scapito del nemico. E naturalmente, data la mentalità apertamente mercantilistica vigente negli Stati Uniti, ci fu chi vi lucrò sopra. Dato che il conflitto andava ormai assumendo il carattere di una vera e propria guerra di sterminio ai danni dell’intero popolo giapponese, molti non si fecero scrupoli di tirare su qualche dollaro commerciando in resti umani.
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    CHISSA' A QUALE DI QUESTI ALBERI CI IMPICCHERANNO?

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