Visualizzazione Stampabile
-
Allegati: 16
Binocolo Zenith
Ho recentemente recuperato in un mercatino un binocolo marcato Zenith 10 x 30 verniciato in oliva opaco (analogo a quello che si riscontra sui 33 anni 60/70) e munito di tracolla realizzata con una tracolla di borraccia fissata con rivetti di quelli usati per i soggoli del 33 ma privi di verniciatura. Il binocolo si trovava con altro materiale militare italiano degli anni 60/70 (elmetti, teli mimetici, distintivi e uniformi). Il venditore non mi ha saputo dare particolari informazioni sul binocolo tranne la notizia che si trattava di materiale proveniente da un deposito militare. Sull'utilizzo in ambito militare di questo binocolo, pertanto, non dovrebbero esserci dubbi. Da ricerche effettuate in internet ho appurato che la Zenith era una fabbrica russa che ha prodotto materiale fotografico e binocoli sin dagli anni 30 (con diverso nome) ed e' ancora attiva. Chiedo pertanto se qualcuno e' a conoscenza dell'utilizzo di questi binocoli Zenith da parte del nostro esercito.
-
Per quanto ne so io c'erano forniture specifiche per l'EI. Potrebbe essere di acquisizione privata.
-
Riciclaggio di una preda bellica? Il verde potrebbe anche essere di origine russa. Strana però la grafia delle scritte, non in cirillico.
-
La Zenith, inoltre, mi pare che sia giapponese. Quella Russa è la Zenit.
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
maxtsn
La Zenith, inoltre, mi pare che sia giapponese. Quella Russa è la Zenit.
Ciao, dalle ricerche che ho fatto, diversi siti riferiscono che gli zenith (con la "H") sono binocoli russi. Hai maggiori informazioni al riguardo? Vorrei davvero stabilire la nazionalita' e l'epoca di questo binocolo.
-
-
Il mio Zenit (senza h) 7 x 50 ha le scritte rigorosamente in cirillico.
-
Devo ritenerlo un binocolo militare giapponese? Com'è possibile si trovasse con materiale italiano? Puzza di magazzino indice che effettivamente proviene da un deposito militare. A che periodo potrebbe risalire?
-
Allegati: 1
Citazione:
Originariamente Scritto da
danilo43
Il mio Zenit (senza h) 7 x 50 ha le scritte rigorosamente in cirillico.
Come dicevo prima, la differenza fra Zenit (Russia) e Zenith (Giappone)
Citazione:
Devo ritenerlo un binocolo militare giapponese? Com'è possibile si trovasse con materiale italiano? Puzza di magazzino indice che effettivamente proviene da un deposito militare. A che periodo potrebbe risalire?
Come detto prima, acquisizione privata, è una produzione civile anni 60-70
Un esempio dalla rete (10x50):
Allegato 230288
-
Quindi una acquisizione privata di quegli anni ( il colore oliva corrisponde) finito poi in un deposito militare italiano. Magari potesse raccontare la sua storia questo binocolo. Grazie a tutti per gli interventi.
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
maxtsn
Come dicevo prima, la differenza fra Zenit (Russia) e Zenith (Giappone)
Da un noto sito di amanti dei binocoli (Binomania) ho isolato in un topic questa interessante affermazione di un utente relativa a un binocolo Zenith:
Considerando che Zenith era un noto rimarchiatore inglese di prodotti giapponesi e russi, non è improbabile che la provenienza sia quella.
A questo punto mi chiedo quale sia la effettiva origine di questo mio binocolo usato dal nostro esercito.
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
Gertro
........binocolo usato dal nostro esercito.
Posso avanzare una delle mie solite ipotesi dissacranti?
Se fossi stato un militare destinato ad un magazzino e mi fossi trovato con un binocolo mancante nell'inventario piuttosto che dover giustificare tale deficit avrei preferito sostituirlo con un oggetto simile di poco pregio.
Altra ipotesi, peggiore della prima, potrei aver asportato un binocolo di pregio dell'esercito con una ciofeca qualsiasi, per far tornare i numeri.
Mi sentirei comunque di escludere che l'esercito abbia mai utilizzato "roba" del genere, così male assemblata.
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
kanister
Posso avanzare una delle mie solite ipotesi dissacranti?
Se fossi stato un militare destinato ad un magazzino e mi fossi trovato con un binocolo mancante nell'inventario piuttosto che dover giustificare tale deficit avrei preferito sostituirlo con un oggetto simile di poco pregio.
Altra ipotesi, peggiore della prima, potrei aver asportato un binocolo di pregio dell'esercito con una ciofeca qualsiasi, per far tornare i numeri.
Mi sentirei comunque di escludere che l'esercito abbia mai utilizzato "roba" del genere, così male assemblata.
Evidentemente ignori la vasta tipologia del materiale usato dal nostro esercito, anche male assemblato e scadente.
-
Non so oggi, ma quando feci il militare io il materiale veniva consegnato ad ogni uscita e doveva essere riconsegnato e controllato ad ogni rientro, sotto l'occhiuto controllo dei responsabili dei magazzini. E, anche se ciò che ci consegnavano era di origine inglese o statunitense, raramente italiana, mai ho visto una porcheria simile.
-
Specialmente per quanto riguarda i binocoli, quelli nostrani sono tutt'oggi decisamente ricercati per l'alta qualità dei materiali impiegati.
Io ne ho un paio delle Officine Galileo che hanno più di 60 anni ed hanno una visione perfetta!
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
kanister
E, anche se ciò che ci consegnavano era di origine inglese o statunitense, raramente italiana, mai ho visto una porcheria simile.
Evidentemente hai una conoscenza molto limitata del materiale postbellico italiano.
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
Gertro
Evidentemente hai una conoscenza molto limitata del materiale postbellico italiano.
Forse ho dimenticato di dire che il militare l'ho fatto quasi cinquanta anni fa. E che per hobby mi sono sempre dedicato a militaria che fosse più vecchia di me.
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
Gertro
Da un noto sito di amanti dei binocoli (Binomania) ho isolato in un topic questa interessante affermazione di un utente relativa a un binocolo Zenith:
Considerando che Zenith era un noto rimarchiatore inglese di prodotti giapponesi e russi, non è improbabile che la provenienza sia quella.
A questo punto mi chiedo quale sia la effettiva origine di questo mio binocolo usato dal nostro esercito.
Sempre dal forum di binocoli da te citato: I binocoli Zenith, contrariamente a quanto può suggerire il nome "russofono", sono dei binocoli vintage giapponesi abbastanza diffusi in Italia.
Ah, se leggi l'intervento successivo a quello da te citato trovi la risposta di un utente di vecchia data che dice qualcosa a proposito della marca nipponica.
-
Il problema di questa Zenith è che viene riferita sia a binocoli russi che giapponesi. Non è chiaro di che cosa si tratti. Anche in altri siti si fa riferimento a binocoli russi. L'unica cosa certa è che il binocolo proviene da un deposito militare. Contattero' nuovamente il venditore per conoscere la località di questo deposito.
-
Il problema io non lo vedo. Ho trafficato per qualche anno con i binocoli (militari e non) e, come ti ho già detto la Zenit è russa mentre la Zenith nipponica.
Non ci sono sicuramente state, e da conoscitore della militaria postbellica italiana sicuramente lo sai, forniture all'EI.
Poi se ti vuoi convincere di astratte coincidenze, sei liberissimo di farlo! Ci mancherebbe altro.
-
Aggiungo un'ultima caratteristica. Il 99% dei binocoli di dotazione militare, fin dalla WW2, hanno la regolazione del fuoco per ogni oculare e non con messa a fuoco unificata come quello da te postato; tale caratteristica conferiva una maggior robustezza all'insieme.
-
Allegati: 1
Il binocolo è stato verniciato quando era già usato...infatti si vede una scheggiatura su un oculare ricoperta di pittura...
Allegato 230392
La tracolla sembra ricavata da una cinghia della custodia di una maschera anti gas o di borraccia, i rivetti sono di tipo commerciale...il fatto che provenga da un magazzino militare credo non possa essere desunto solo dall'odore...e comunque possono esserci infinite spiegazioni...nel 1986 quando facevo il militare per passare il tempo durante le guardie in altana mi ero portato un binocolo da teatro...che tenevo della custodia della maschera anti gas; al congedo quando riconsegnai la maschera dimenticai di togliere il binocolo dalla sacca...rimase quindi in magazzino...si potrebbe quindi dire che anche quello ritrovato da qualcuno provenisse da un magazzino militare...
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
maxtsn
Il problema io non lo vedo. Ho trafficato per qualche anno con i binocoli (militari e non) e, come ti ho già detto la Zenit è russa mentre la Zenith nipponica.
Non ci sono sicuramente state, e da conoscitore della militaria postbellica italiana sicuramente lo sai, forniture all'EI.
Poi se ti vuoi convincere di astratte coincidenze, sei liberissimo di farlo! Ci mancherebbe altro.
Certamente una fornitura di binocoli Zenith all'esercito italiano e' da escludere. In internet ho trovato confusione sulla origine dei binocoli Zenith. I tuoi interventi sono stati fondamentali per dissipare le incertezze riscontrate. Sicuramente e' un binocolo finito non so come nei depositi dell'esercito. Evidentemente una acquisizione privata da parte di qualcuno (sottufficiale? ufficiale?) rimasta poi definitivamente in ambito militare.
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
adriano
Il binocolo è stato verniciato quando era già usato...infatti si vede una scheggiatura su un oculare ricoperta di pittura...
Allegato 230392
La tracolla sembra ricavata da una cinghia della custodia di una maschera anti gas o di borraccia, i rivetti sono di tipo commerciale...il fatto che provenga da un magazzino militare credo non possa essere desunto solo dall'odore...e comunque possono esserci infinite spiegazioni...nel 1986 quando facevo il militare per passare il tempo durante le guardie in altana mi ero portato un binocolo da teatro...che tenevo della custodia della maschera anti gas; al congedo quando riconsegnai la maschera dimenticai di togliere il binocolo dalla sacca...rimase quindi in magazzino...si potrebbe quindi dire che anche quello ritrovato da qualcuno provenisse da un magazzino militare...
Grazie per il tuo intervento. Sicuramente deve trattarsi di una storia simile o comunque dovuta ad una acquisizione da parte di qualche militare.