Visualizzazione Stampabile
 
	- 
	
	
		Allegati: 8 M42 della Kriegsmarine ? 
		Buona sera a tutti
 Si sono vergognoso !!!  Fino a pochi giorni fa entravo raramente ! ora con molto tempo a disposizione inizio a postare qualche oggetto della mia collezione sperando di mantenere una certa continuità .
 Vorrei condividere con voi un' elmetto Tedesco acquistato mesi fa , trattasi di un M42 produttore CLK taglia 64 numero di matricola 4538.
 Bello e vissuto!! Elmetto sicuramente portato , venduto come elmetto da pompiere riverniciato di nero, esternamente e nelle falde interne .
 Approfittando di queste lunghe settimane di permanenza forzata a casa (come tutti ) con molta pazienza usando acetone puro sono riuscito a sverniciare completamente l'elmo ,  strofinando piano piano la vernice nera  con panni e spugne ,  asportandola tutta  mentre la vernice sottostante rimaneva integra , piano piano con mia iniziale delusione mi resi conto che non avevo tra le mani un elmetto mod. 42 della Whermacht  , mi ero lasciato ingannare dalla vernice originale interna  con timbro ovale,  ma un esemplare di elmo con vernice tipo Luftwaffe .
 Dopo ore di navigazioni nei vari siti Internazionali che trattano elmetti Tedeschi mi sto sempre più convincendo che ho tra le mani un elmo della Kriegsmarine  !! ho visto alcuni esemplari modello 40 con decal ed alcuni esemplari identici al mio M42 ckl con e senza decal .
 vorrei un vostro parere .. magari da qualche utente esperto che colleziona elmi Tedeschi.
 cosa ne pensate ?
 Grazie
 Roberto
 
 
- 
	
	
		Allegati: 3 
		alcune foto di elmetti simili trovati su vari siti internazionali 
 
- 
	
	
		Allegati: 1 
		Ciao.
 
 Ti posso dire che il 4516 era un SS:
 
 Allegato 281008
 
 Altro elenco di numeri di lotto qui:
 
 https://germanhelmetvault.com/lot-numbers-database/
 
 
- 
	
	
	
	
		interessante osservazione ..... [137 
 
- 
	
	
		Allegati: 2 
		dimenticavo ...invio foto di entrambi i lati 
 
- 
	
	
	
	
- 
	
	
		Allegati: 1 
		Da dove è scomparso il 4516 da te segnalato [15
 Allegato 281050
 
 
- 
	
	
	
	
		Grazie robert
 non sono  sicuroal 100 %  che sia unKriegsmarine attendo pareri di qualche esperto.
 
 
- 
	
	
	
	
		
	Citazione: 
		
 
				Originariamente Scritto da  maxtsn  
 
 
 il file di cui alla prima foto lo avevo scaricato e salvato sul pc un anno fa circa, ma non ho fatto il confronto tra la vecchia versione e la attuale. Chissà che è successo? Da qualche parte ho anche un librone con questi lotti, ma lo devo cercare.
 
 
- 
	
	
	
	
		
	Citazione: 
		
 
				Originariamente Scritto da  gicoalova  
il file di cui alla prima foto lo avevo scaricato e salvato sul pc un anno fa circa, ma non ho fatto il confronto tra la vecchia versione e la attuale. Chissà che è successo? Da qualche parte ho anche un librone con questi lotti, ma lo devo cercare. 
 
 
 E' successo che Frank, nella foia investigativa della sua caccia alle streghe, ha scoperto che il "4516" era un elmetto WSS farlocco (con la famigerata decal c.d. "champagne" realizzata ad aeropenna) e quindi l'ha tolto dalla lista dei buoni.
 
 
- 
	
	
	
	
		
	Citazione: 
		
 
				Originariamente Scritto da  MarcoPennisi  
E' successo che Frank, nella foia investigativa della sua caccia alle streghe, ha scoperto che il "4516" era un elmetto WSS farlocco (con la famigerata decal c.d. "champagne" realizzata ad aeropenna) e quindi l'ha tolto dalla lista dei buoni. 
 
 
 Che piacere ritrovarti  Marco
 Sono Roberto di Cividale del Friuli in arte (Pavel)  [257 .. cosa pensi di questo elmetto ?
 qualcuno mi spiega in sintesi  questi database con codici lotti produzione elmetti ?
 grazie ancora a tutti
 
 
- 
	
	
	
	
		La comunità collezionistica non s’è mai messa d’accordo (e, temo, mai lo si metterà) sull’attribuzione degli elmetti tedeschi di colore “grigio-nave”.
 Molti fanno presente che lo Stahlhelm fu riutilizzato dopo il 1945 per un po’ di anni da alcune nazioni. La Difesa Territoriale jugoslava, la Guardia Nazionale danese, i Reparti Mobili della Gendarmeria austriaca sono alcuni che ne fecero uso, pitturandolo di grigio. Pertanto i patiti di elmetti “duri e puri” bollano questi esemplari, argomentando che possono essere stati ridipinti e riadoperati dopo la guerra.
 
 D’altro canto gli elmetti delle marine della 2^GM furono molto spesso verniciati di grigio, magari a bordo delle navi stesse, e non c’è motivo perché la Kriegsmarine, seppur occasionalmente ed extra regolamento, abbia dovuto fare eccezione. Aggiungo che il colore grigio dell’elmetto ha un buon effetto mimetico sul cemento e sul calcestruzzo delle installazioni portuali e delle postazioni di artiglieria costiera.
 
 
	Citazione: 
		
 
				Originariamente Scritto da  Pavel  
Che piacere ritrovarti  Marco
 <>
 qualcuno mi spiega in sintesi  questi database con codici lotti produzione elmetti ?
 <>
 i
 
 
 
 Correva l’anno 2005 quando tale Brian Ice (mi sa tanto di pseudonimo) azzarda delle ipotesi statistiche creative per determinare il quantitativo di elmetti prodotti per ciascun modello da ciascuna fabbrica assumendo a che ciascun numero di lotto individui 500 o anche 400 elmetti. Correla poi queste risultanze  al tipo ed al colore della vernice, alle decal eventualmente presenti ed alle caratteristiche dell’imbottitura (per lo più recante una data e comunque con certe caratteristiche secondo gli anni).   A farla breve, incrociando questi dati fra loro, se compatibili, perviene alla conclusione che ciascun numero di lotto deve rappresentare 500 elmetti identici nel colore, nella decal (ove presente) e nell’imbottitura. In altri termini, se il numero di lotto 1234 é riscontrato su un elmetto M40 prodotto dalla ET di colore feldgrau con decal WH mentre tu hai un esemplare di M40 prodotto dalla ET, marchiato 1234,  di colore feldgrau con decal SS, il tuo elmetto è fasullo o, comunque, la decal è stata applicata dopo la guerra. Fatti salvi gli elmetti re-issue (ricondizionati) che sfuggono a questa regola ferrea. Applicando i medesimi criteri si possono individuare decal non coeve su quegli elmetti con numeri di lotto che indicano una produzione   successiva all’abolizione delle decal.
 
 Il nostro cabalista ha censito così la bellezza di 16mila elmetti i dati dei quali sono riportati nel suo libro GERMAN HELMETS LOT NUMBERS 1935-1945, giunto all’8^ edizione (o ha edito anche la 9^ ?). Nella strenua (e presuntuosa) ricerca , tutta americana , tesa a catalogare e ricondurre a modelli noti tutto ciò che ci circonda e che succede, l’opera certosina ed encomiabile (lo scrivo senza ironia) di Brian Ice ha riscosso un grande successo e viene considerata come la Verità Rivelata sia dai collezionisti neofiti sia da quelli più avanzati. Come la Verità Rivelata sembrava essere, prima, la spettrofotometria XRF ed ancor prima la lampada di Woods. Con adamantina ed apprezzabile onestà intellettuale, l’autore ha riconosciuto di non sapere il Tedesco e di non aver consultato alcuna documentazione ufficiale. Peccato, perché se l’avesse cercata e letta, avrebbe trovato coevi supporti documentali circa i quantitativi ipotizzati , riconsiderando le premesse, i risultati e l’unicità del procedimento induttivo che trova  una più opportuna applicazione in altri contesti.
 
 
- 
	
	
	
	
		Stando alla catalogazione di Brian Ice, il “numero di lotto” dell’elmetto postato da Pavel corrisponde ad un elmetto M42 della ET, con guscio misura 66, senza decal, di colore grigio-ardesia con la “cuffia” dell’imbottitura  in pelle di pecora.
 Quanto al colore grigio ardesia (slate gray nel testo), Brian Ice rimanda ai colori indicati nel vol.2 di GERMAN HELMETS 1933-1945 di Goodapple - Maertz – Weinand (edito in proprio, Quincy 1983) che però non lo indica. Da osservare che il grigio ardesia non è un colore a se’ stante o tardo, perché schiefergrau (=  grigio-ardesia) è una tonalità indicata già sin dal Giornale Ufficiale dell’Esercito (AHM) al n°428 in data 21/3/1940 come standard per la verniciatura dello Stahlhelm.
 
 
- 
	
	
	
	
		Sono trascorsi almeno una decina di anni, quando, all'interno di una nobil casa del capoluogo marchigiano, fu abbattuto un muro celante, all'interno del micro spazio ottenuto, quattro gusci di elmetti tedeschi nascosti dal vecchio proprietario della casa insieme a qualche altra cosuccia (!). Fra di essi era presente uno splendido m35 con vernice Sandfarbe e decal dell'esercito semi coperta e un ottimo m40 (credo di ricordare) verniciato completamente grigio ardesia, esattamente uguale al soggetto in esame. Data la consueta presenza di unità della Kriegsmarine all'interno delle città portuali, suppongo che il suddetto potesse effettivamente appartenere ad un soldato precedentemente imbarcato in qualche unità della KM. Dunque l'effettiva concretezza della teoria sopraesposta. 
 
- 
	
	
	
	
		Come sempre chiaro ed esaustivo il nostro Marco.
 
 Grazie
 
 
	Citazione: 
		
 
				Originariamente Scritto da  Alessandro  
Sono trascorsi almeno una decina di anni, quando, all'interno di una nobil casa del capoluogo marchigiano, fu abbattuto un muro celante, all'interno del micro spazio ottenuto, quattro gusci di elmetti tedeschi nascosti dal vecchio proprietario della casa insieme a qualche altra cosuccia (!). Fra di essi era presente uno splendido m35 con vernice Sandfarbe e decal dell'esercito semi coperta e un ottimo m40 (credo di ricordare) verniciato completamente grigio ardesia, esattamente uguale al soggetto in esame. Data la consueta presenza di unità della Kriegsmarine all'interno delle città portuali, suppongo che il suddetto potesse effettivamente appartenere ad un soldato precedentemente imbarcato in qualche unità della KM. Dunque l'effettiva concretezza della teoria sopraesposta. 
 
 
 
 Che stupendo ritrovamento !!!  immagino che questi elmetti fanno bella mostra in qualche collezione [1334
 Molto interessanti queste informazioni , quindi la teoria si concretizza.
 
 
	Citazione: 
		
 
				Originariamente Scritto da  MarcoPennisi  
La comunità collezionistica non s’è mai messa d’accordo (e, temo, mai lo si metterà) sull’attribuzione degli elmetti tedeschi di colore “grigio-nave”.
 Molti fanno presente che lo Stahlhelm fu riutilizzato dopo il 1945 per un po’ di anni da alcune nazioni. La Difesa Territoriale jugoslava, la Guardia Nazionale danese, i Reparti Mobili della Gendarmeria austriaca sono alcuni che ne fecero uso, pitturandolo di grigio. Pertanto i patiti di elmetti “duri e puri” bollano questi esemplari, argomentando che possono essere stati ridipinti e riadoperati dopo la guerra.
 
 D’altro canto gli elmetti delle marine della 2^GM furono molto spesso verniciati di grigio, magari a bordo delle navi stesse, e non c’è motivo perché la Kriegsmarine, seppur occasionalmente ed extra regolamento, abbia dovuto fare eccezione. Aggiungo che il colore grigio dell’elmetto ha un buon effetto mimetico sul cemento e sul calcestruzzo delle installazioni portuali e delle postazioni di artiglieria costiera.
 
 
 
 Mi fa piacere pensare che realmente potesse appartenere magari ad un soldato della artiglieria costiera della Kriegsmarine !!
 Penso di lasciarlo così , ieri avevo un raptus di follia  !! volevo procedere alla fase di sverniciatura dello strato grigio , sotto e presente quasi  tutta la vernice originale standard di fabbrica.
 
 
- 
	
	
		Allegati: 5 
		guardate un po'
 trovato su altri forum le foto di questo elmetto recuperato in Normandia  molti anni fa nella zona di  Pointe Du Hoc che rientrava nel settore di Omaha Beach .
 Si presume che qualche Ranger Americano abbia ritrovato qualche anno dopo in loco l'elmo e abbia voluto ricordare l'evento.
 
 spero si possono postare foto di altri forum stranieri oppure  Italiani , altrimenti chiedo scusa in anticipo e chiedo all'amministratore o moderatore di rimuovere il post.
 
 
- 
	
	
	
	
		Sverniciarlo sarebbe stato una follia imperdonabile. Io metterai mano ad una sovratinta solo nell'assoluta certezza che sia stata applicata dopo il 1945, certezza che in molti casi è difficile avere, a meno che la vernice non puzzi di fresco o qualcuno ti garantisca di aver riverniciato lui stesso il cimelio. Con il risultato di svalutare comunque l'articolo perché i "puristi" degli elmetti rileverebbero le tracce della sverniciatura  ed argomenterebbero che l'elmetto é stato "pulito" o comunque rimaneggiato. 
 
- 
	
	
	
	
		
	Citazione: 
		
 
				Originariamente Scritto da  MarcoPennisi  
Sverniciarlo sarebbe stato una follia imperdonabile. Io metterai mano ad una sovratinta solo nell'assoluta certezza che sia stata applicata dopo il 1945, certezza che in molti casi è difficile avere, a meno che la vernice non puzzi di fresco o qualcuno ti garantisca di aver riverniciato lui stesso il cimelio. Con il risultato di svalutare comunque l'articolo perché i "puristi" degli elmetti rileverebbero le tracce della sverniciatura  ed argomenterebbero che l'elmetto é stato "pulito" o comunque rimaneggiato. 
 
 
 Si certo rischiavo di rovinarlo  completamente  usando il metodo della raschiatura , con l'acetone non andava via  e poi un probabile kriegsmarine in collezione fa bella figura  !!! mi piace molto il suo interno con il sottogola completo prodotto dalla  ditta "C. Korn” presso Alzey nel 1941.
 Grazie Marco
 
 
- 
	
	
	
	
		nel libro COMBAT HELMET of the Third Reich di Thomas Kibler a pagina 12 è raffigurato un M42 Heer CKL66 n. 2780 di colorazione blu/celeste mentre a pag 50 dello stesso libro c'è un M35 SD Kriegsmarine tutto celeste SE64 (non mi sembra indicato il numero di lotto). Non so se sia possibile ma nel caso fosse utile potrei allegare le foto del libro.
 Per quello Heer è indicato che non si conoscono le ragioni per cui abbia quella particolare colorazione che comunque è sicuramente originale d'epoca.
 Io ho un guscio M42, dove non sono più leggibili i marchi, della stessa colorazione celeste di quello del libro di Kibler a pag. 50, oggi è una brutta giornata e le foto non verrebbero bene ma col sole farò qualche foto
 
 
- 
	
	
	
	
		Grazie Oskar
 attendo con piacere  le foto del tuo guscio M42 … magari se si può allegare anche le foto del libro
 
 
- 
	
	
		Allegati: 2 
		Allegato 281762Allegato 281763
 
 Ecco nella prima foto l'elmetto sconosciuto blu dell'esercito e nella seconda quello celeste della marina (dal libro COMBAT HELMET of the Third Reich di Thomas Kibler) 
 
 
- 
	
	
		Allegati: 3 
		Allegato 281766Allegato 281764Allegato 281765
 
 questo è il guscio di M42 con una fascia portapane utilizzata per mimetismo messa da me solo per far scena (tuttavia è particolare perché ha un terzo gancio messo appositamente per trasportare l'elmetto al cinturone seconde me; sembra proprio un modifica d'epoca).
 I fori di aerazione sono chiusi penso che probabilmente dopo l'utilizzo bellico avrà avuto un altro utilizzo come spesso accadeva
 
 
- 
	
	
	
	
		Molto bello, Oskar.
 Max
 VA
 
 
- 
	
	
	
	
		Se non sbaglio sugli m42 di fine guerra non vi erano i fori di areazione. 
 
- 
	
	
	
	
		Grazie Oskar per aver postato le foto del tuo guscio M42 complimenti pezzo bello e ruspante !! 
 
 molto interessanti gli elmettiblu dell'esercito e della marina  !! informazioni molto utili
 
 vorrei acquistare questo libro
 
 (COMBAT HELMET of the Third Reich di Thomas Kibler)
 
 
 farò una ricerca sul noto sito d'aste .
 
 Grazie ancora  Oskar  
 
 
 
 
 
- 
	
	
	
	
		Un sentito grazie ad oskar anche da parte mia per aver riprodotto le interessanti pagine dal libro di T.Kibler.
 Non so davvero spiegarmi il colore blu dell'elmetto WH/Heer ed avendo un approccio accademico o logico a queste nostre cose, m'astengo dall'ipotizzare possibili attribuzioni.
 Quanto agli elmetti di colore "grigio -nave", non ho mai avuto alcun pregiudizio, benché siano sempre da esaminare attentamente.
 
 PS per pavel: il volume lo trovi anche su Amazon e dai distributori nostrani.
 
 
- 
	
	
	
	
		
	Citazione: 
		
 
				Originariamente Scritto da  dagger1  
Se non sbaglio sugli m42 di fine guerra non vi erano i fori di areazione. 
 
 
 Sì e no.
 Nella tipologia dello Stahlhelm ricade anche una discussa variante, battezzata "M45" dalla comunità collezionistica, priva dei fori d'aerazione  e prodotta in quantità limitate, a giudicare dai pochi esemplari giunti sino a noi. Non ricordo se siano state pubblicate immagini d'epoca che mostrino questa variante in uso. Fu prodotta dall'officina Eisenhüttenwerke, ma non solo, e i cosiddetti numeri di lotto riportano, secondo la tesi di Brian Ice, a gusci stampati nel 1944. A motivo di ciò si desume che siano gusci semilavorati completati in un secondo tempo, negli ultimi mesi di guerra.
 
 
- 
	
	
	
	
		Grazie Marco
 Trovato anche su Amazon ma su e...y  costa 10 euro in meno ora vedrò dai distributori nostrani poi valuto dove acquistare il libro.
 
 
- 
	
	
		Allegati: 1 
		MarcoPennisi aveva osservato che "il colore grigio dell’elmetto ha un buon effetto mimetico sul cemento e sul calcestruzzo delle installazioni portuali e delle postazioni di artiglieria costiera".
 
 
 A sostegno di questa ipotesi ho trovato un sito inglese (© Original German Helmets 2020.) dove si parla di "Bunker Camo Helmet" in colorazione grigio chiaro cemento tipica delle guarnigioni nei bunker in particolare del vallo atlantico. Si dice che è molto raro e non si vede spesso. Allego screenshot (se non fosse consentito mi scuso in anticipo). Segnalo a Pavel che quelli di Kibler sono in realtà 2 volumi, il secondo in particolare si riferisce agli elmetti della Luftwaffe  dell'esercito, le immagini che avevo postato sono del primo volume.
 
 
- 
	
	
		Allegati: 1 
		Grazie Oskar per le  informazioni esaustive
 Cercherò sicuramente i due volumi
 
 elmetto inserito in collezione [257
 
 vi ringrazio  d'avere schiarito un mio dubbio
 
 
- 
	
	
		Allegati: 1 
		
	Citazione: 
		
 
				Originariamente Scritto da  MarcoPennisi  
Stando alla catalogazione di Brian Ice, il “numero di lotto” dell’elmetto postato da Pavel corrisponde ad un elmetto M42 della ET, con guscio misura 66, senza decal, di colore grigio-ardesia con la “cuffia” dell’imbottitura  in pelle di pecora.
 Quanto al colore grigio ardesia (slate gray nel testo), Brian Ice rimanda ai colori indicati nel vol.2 di GERMAN HELMETS 1933-1945 di Goodapple - Maertz – Weinand (edito in proprio, Quincy 1983) che però non lo indica. Da osservare che il grigio ardesia non è un colore a se’ stante o tardo, perché schiefergrau (=  grigio-ardesia) è una tonalità indicata già sin dal Giornale Ufficiale dell’Esercito (AHM) al n°428 in data 21/3/1940 come standard per la verniciatura dello Stahlhelm.
 
 
 
 forse hai un'altra edizione [137, magari leggo male o mi scappa qualche cosa, sulla mia non parla del tipo di imbottitura
 
 Allegato 281924
 
 
- 
	
	
	
	
		Io ho (conservato solo) l'8^ edizione del trattato di numerologia di Brian Ice. Il tipo d'imbottitura  lo si legge nella spiegazione delle sigle  fra i paragrafi in premessa. 
 
- 
	
	
	
	
		
	Citazione: 
		
 
				Originariamente Scritto da  MarcoPennisi  
Io ho (conservato solo) l'8^ edizione del trattato di numerologia di Brian Ice. Il tipo d'imbottitura  lo si legge nella spiegazione delle sigle  fra i paragrafi in premessa. 
 
 
 Grazie, io ho la 7^ , controllato e trovato corrisponde[264
 
 
- 
	
	
	
	
		
	Citazione: 
		
 
				Originariamente Scritto da  ranville  
Grazie, io ho la 7^ , controllato e trovato corrisponde[264 
 
 
 Miscredente! :-)