Alcune considerazioni sull'ultimo articolo che ho postato qui sopra, insieme con l'interessante aggiunta di Fortificazioni: in sintesi, il sito che ho trovato io ci dice che nel 1997 sono stati demoliti 2 edifici dei vecchi magazzini, identificati coi numeri 2 e 3, e fin qui non ci sono problemi, ma soprattutto che "da uno scivolo ai piedi di uno di questi si accedeva alle "cantine" del forte ora completamente ostruite dalle macerie, ultima testimonianza rimasta della struttura austriaca". Fino a che punto possiamo ritenere attendibile questa notizia?

Lo stesso testo ci dice che il forte sarebbe stato demolito non tanto negli anni '20, ma nel 1913, quindi oltre una decina di anni prima di quello che riportano la quasi totalità delle altre (poche) fonti. A sorpresa, il documento del comune di Verona riportato da Fortificazioni confermerebbe la stessa data del 1913. Forse perchè chi l'ha scritto ha copiato dal sito che cito io?

Questo è solo un esempio, tra i tanti possibili, di come sia difficile orientarsi nella ricerca storica su queste fortificazioni, quando le notizie sono poche ma oltretutto anche contraddittorie tra di loro.

Personalmente non ho certezze assolute, e dico che non si può escludere a priori nessuna ipotesi, finchè non si troveranno documenti di sicura attendibilità o finchè non arriva il rinvenimento "archeologico" come nel caso della nostra caponiera. Tuttavia sulla data di demolizione del forte trovo molto più probabile che sia avvenuta negli anni '20, come affermano i testi degli esperti più autorevoli come lo Jacobacci e Lino Vittorio Bozzetto nella scheda che aveva compilato per il latitante sito di veronafortificata.it. Del resto, è dopo la guerra del 1915-18 che il comune di Verona vuole costruire le strutture dei nuovi magazzini in parallelo alla maggiore importanza che assumeva il vicino scalo ferroviario di Porta Nuova, e quindi avrebbe avuto senso demolire il forte proprio quando serviva costruirci sopra qualcosa.

E' vero che i forti più vicini al Clam (in direzione ovest) che si trovavano nella zona della vecchia Piazza d'Armi che oggi è il deposito ferroviario, il Palio/Alt Wratislaw e il Santa Lucia/Schwarzenberg, sono stati demoliti intorno al 1911-12 proprio per costruire lo stesso deposito.

Anche per le presunte stanze sotterranee del forte sopravvissute alla demolizione e che sarebbero state inglobate negli edifici 2 e 3 dei magazzini poi demoliti nel '97, le "cantine" del forte, a parte la terminologia impropria l'ipotesi è suggestiva, e anche qui non si può escludere niente a priori; in teoria questi locali dovrebbero esistere ancora seppure intasati di macerie.

Mi sento di escludere che queste "cantine" del forte coincidano con la struttura della caponiera appena riportata alla luce, perchè essendo entrato nei magazzini più volte a partire dagli anni '80, ricordo che non c'era niente sopra quell'area. La caponiera era stata parzialmente demolita e ricoperta della terra presa evidentemente dal vicino terrapieno delle artiglierie.
Ammesso che queste stanze del forte esistano davvero, e che per esempio chi ha scritto quel testo non le abbia confuse con i rifugi antiaerei sotteranei scavati nella 2° G.M. come riparo per i lavoratori dei magazzini, rifugi pure essi recentemente tornati alla luce, dovrebbe trattarsi di qualche locale del blocco dei ridotti centrali e di gola o le opere accessorie di gola. Conoscere quali fossero gli ex-edifici 2 e 3 dei magazzini aiuterebbe a fare una sovrapposizione.

Mi chiedo però come mai un autore attento come lo Jacobacci che scriveva il suo libro negli anni '60 (anche se glielo pubblicheranno solo nel 1980) non fosse a conoscenza di queste stanze sotterranee sopravvissute e non le citasse.