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Magazine Lee Enfield - MLE - Sparkbrook
Questo è un fucile non raro ma neanche tanto comune.
Come molte delle armi che mi piace collezionare, ha una lunga storia alle spalle,
alcuni passaggi chiari, altri un po meno e naturalmente l'alone di mistero non manca.
Vediamolo un po...
Come di consueto una vista "intera"
Si presenta decisamente bene, legni molto belli (forse fin troppo) e vedremo il perchè..
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Presenta ancora il suo volley-sight perfettamente funzionante.
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Particolari del volley sight...
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Qui la fascetta del Receiver ... e iniziano subito le prime stranezze 
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Si legge chiaramente V.R. (Regina Vittoria, Regnante dal 1837 al 1901), quindi
coerente con l'anno di produzione 1894, poi il modello II .... e qui la prima stranezza.
il modello MLE è entrato in produzione solo nel 1895 e non è mai andato oltre la versione
MKI*. Di conseguenza non può essere altro che un MLM (Magazine Lee Metford) a cui è stata
sostituita la canna aggiornando l'arma al più moderno profilo "Enfield" trasformandolo così in
un MLE. Dopo tale conversione le armi venivano denominate MLE come fossero "nate" in quella
configurazione e non convertite da armi pre-esistenti.
Qui vediamo l'otturatore, tipico degli MLE con sicura e parafango (gli MLM non avevano sicura).
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Qui otturatore aperto, si nota la presenza del cut-off, che combinato al Volley-Sight, vedeva a
quell'epoca il suo periodo di massimo utilizzo per creare fuoco di sbarramento "a pioggia" sulle
linee nemiche.
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Qui vediamo la sua bella tacca di mira regolabile in deriva e in altezza, tramite cursore orizzontale,
da 200 a 600 yarde e in verticale da 600 a 1900 yarde (il tiro a 1900 yarde era forse un po "utopico",
ma in pratica andava a doppiare il tiro con l'utilizzo del volley sight che andava da 600 fino 2800 yarde).
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Le origini di quest'arma le abbiamo più o meno viste, ora andiamo a conoscere qualche "dettaglio".
Tolti il legni, i marchi si sprecano...
Iniziamo dalla canna che, come abbiamo visto, non è originale Sparkbrook in quanto l'originale doveva
avere rigatura tipo Metford ma è stata sostituita da una BSA marcata con il classico marchio dei
fucili incrociati incorniciati che caratterizzava le canne per la produzione civile; esse, però, venivano
indistintamente utilizzate anche nelle conversioni/riparazioni di armi militari in base alla necessità.
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Oltre al marchio BSA si vede sulla culatta una vistosa "stella". In realtà non è una stella ma è il
normale marchio di "cancellazione" ovvero i baffi, più volte impressi e sovrapposti. Il motivo?..
anche questo lo vediamo dopo. 
Qui vediamo una bella collezione di marchi di ispezione presenti sulla canna, troviamo il numero
1080 che con ogni probabilità rappresenta la matricola della canna come pezzo di ricambio, matricola poi sostituita
con quelle del fucile rendendo così l'arma nuovamente monomatricola.
Qui la parte misteriosa.... qualcuno riconosce quella specie di riccio?
Tutti gli altri marchi sono facilmente riconducibili a marchi di ispezione, ma quel riccio proprio non
riesco ad identificarlo
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Qui vediamo la nuova matricola della canna, adeguata a quella pre esistente e originale dell'arma.
Si può notare anche il marchio di accettazione "U" del Sud Africa segno che l'arma, dopo la sostituzione
della canna, era in dotazione e ancora in servizio nelle forze armate del Sud Africa.
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Ora vediamo i legni; non presentano eccessivi segni di usura, se non quelli dovuti al normale uso. Il motivo
è semplice; dopo la dismissione dalla vita operativa in Sud Africa è stato ceduto a una delle tante Società di
Tiro a Segno che fino a pochi anni fa la utilizzava regolarmente come arma da dare in comodato ai vari Soci.
La canna è infatti molto vissuta, un tampone passa/non passa di misura .3050 non ha difficolta a scorrere
liberamente, anche se la rigatura è insolitamente ben definita. (non credo che mai userò questo fucile ma se
capitasse non credo che lo userei per gareggiare). Tali società di Tiro a Segno, anche se private, erano molto
vicine al "mondo militare" tanto che, all'atto della dismissioni delle armi, molte Società sceglievano i pezzi
da inviare alla propria sezione contrassegnandoli con segni distintivi come l'insolita "stella" sul receiver
composta da più "baffi" di cancellazione sovrapposti.
Quest'arma in particolare è stata importata da una nota ditta Italiana (il cui nome inizia come la nostra moneta)
direttamente da Cape Town prendendone qualche decina presso una casa d'aste. Molti di questi fucili erano dotati
di diottre da tiro BSA ... purtroppo non il mio ... 
Ora vediamo cosa conteneva la pala del calcio...
Cordino e oliatore come per i modelli successivi.
La presenza di cordino non deve stupire anche se l'arma è ancora dotata della bacchetta infilata sotto la canna.
Tale bacchetta serviva solo per estrarre eventuali bossoli incastrati, infatti, la lunghezza complessiva della stessa non
era sufficente per pulire la canna; per tale scopo era necessario chiedere in prestito da un commilitone un'altra
bacchetta, l'uso del cordino era quindi molto più pratico.
L'oliatore è del tipo Knob-top con broad-arrow. Il cordino è una riproduzione e purtroppo si vede, il peso invece è originale
e marcato ma ho avuto la brutta ideadi lucidarlo togliendogli tutto il fascino. 
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Visto che ci siamo .... poteva forse mancare la baionetta?
Si tratta di una 1888 MKI del 2° tipo ovvero con 2 rivetti che fissano le guancette in legno e con foro nell'impugnatura
per permettere di essere inastata su un MLE completo di bacchetta di pulizia.
Nei modelli successivi la bacchetta venne rimossa e sostituita dal "cordino" con peso inserito nel calcio del fucile, pertanto
non fu più necessario forare per la lunghezza l'impugnatura della baionetta.
Nel modello precedente era presente il foro ed erano presenti 3 rivetti per fissare l'impugnatura.
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La lama, come le guancette, sono ricche di punzonature.
Si può vedere (purtroppo molto male in foto) il produttore Wilkinson; le date indicano che è stata
prodotta nel '91 (1891). Sia il marchio sulla guancetta che quello sulla lama sono marchi di ispezione
della Wilkinson. Riarsenalizzata nel '93, probabilmente per una riparazione, nell'arsenale di Birmingham.
La X è il test della lama. WD ... devo proprio dirlo?
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Qui vediamo la matricola sul fodero, uguale a quella sull'impugnatura.
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Qui possiamo notare il marchio di ispezione sulle guancette con W (Wilkinson)
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Ringraziamenti:
- Gli amici del Forum exordinanza
- Gli amici di LERA SA (Lee Enfield Rifle Association South Africa)
Fonti:
The Lee Enfield A Century.... - Yan Skennerton
The lee Enfield Rifle - Major E. G. B. Reynolds
Weapons of The British Soldiers - Col. H. C. B. Rogers
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